– Tesoro, abbiamo altre cose a cui pensare – replicai, costringendomi a sorridere per apparire calma, mentre con un angolo della mia mente immaginavo di vedere un’ambulanza rosa che si fermava fuori con uno stridore di freni e scaricava parrucchieri del pronto intervento muniti di forbici, pettini e lacca. – Possiamo aspettare domani per occuparci dei miei capelli. Invece è molto più importante scoprire chi ha fatto questo, e perché.

Eric fissò Sam con occhi roventi, come se lui fosse stato responsabile dell’accaduto.

– Certo, il suo locale è molto più importante della tua sicurezza e del tuo benessere – commentò. Sam si mostrò stupefatto di fronte a quel rimprovero, e l’ira cominciò ad affiorargli sul volto.

– Se Sam non fosse stato tanto rapido a usare l’estintore, saremmo in condizioni peggiori – affermai con un sorriso, conservando la calma. – Sia il locale sia la gente che c’era dentro avrebbero riportato danni molto maggiori. – La mia falsa tranquillità cominciava a esaurirsi, e naturalmente Eric se ne rese conto.

– Ti porto a casa – disse.