Tessa Gray è una ragazza di sedici anni che, dopo la morte della zia con cui è cresciuta, lascia New York alla volta di Londra per raggiungere suo fratello Nate.

Ad attenderla al porto, tuttavia, ci sono due strane donne che si fanno chiamare le Sorelle Oscure e che viaggiano su una carrozza del misterioso Pandemonium Club, un club elitario nel quale sembra impossibile entrare. Quando Tessa capisce che suo fratello è scomparso accetta di servire le due anziane signore, con la speranza di trovare poi un modo per liberare Nate. All’interno del palazzo delle Sorelle Oscure Tessa scopre di avere il potere di trasformarsi in chiunque, e le due streghe la istruiscono e la addestrano affinché la ragazza diventi abbastanza brava per il giorno in cui il Magister – misterioso e potentissimo capo del Pandemonium – arriverà a chiederla in moglie.

Tessa, che non vuole rassegnarsi a questo destino e che anela ritrovare il fratello scomparso, cerca un modo per salvarsi, ma il controllo delle Sorelle e dei loro servitori è ferreo, così che ogni tentativo di evasione della ragazza si esaurisce in un fallimento. A salvarla saranno due ragazzi – Will e Jem – che sono in realtà dei Nephilim, shadowhunters, cacciatori di demoni con il compito di salvaguardare l’equilibrio tra i Nascosti (le creature soprannaturali) e gli umani. Senza nessun altro a cui appoggiarsi, Tessa accetta di seguirli all’Istituto – quartier generale dei cacciatori –, e di rimanervi finché non troverà un modo per salvare suo fratello e scoprire quello che sta accadendo a Londra e che sembra preoccupare tanto le fila dei cacciatori.

Dopo la trilogia dei Mortal Instruments, (formata dai tre romanzi Shadowhunters. Città di ossa, Shadowhunters. Città di cenere e Shadowhunters. Città di vetro) Cassandra Clare torna a raccontare le avventure e le regole di un mondo popolato da creature soprannaturali dove vampiri, licantropi e stregoni vivono amalgamati agli esseri umani.

Shadowhunters. Le origini – L’angelo è il primo libro di una nuova trilogia – dal titolo The Infernal Devices – che si pone in un contesto cronologicamente anteriore rispetto ai Mortal Instruments. Il nuovo urban fantasy di Cassandra Clare, infatti, si pone come prequel rispetto alle avventure di Clary e Jace, cercando da una parte di arricchire l’universo fantastico della trilogia precedente e dall’altro di creare un prodotto letterario capace di vivere in modo autonomo, senza bisogno di appoggiarsi al successo editoriale dei primi tre romanzi.

In effetti, nonostante siano presenti numerosissimi richiami al lavoro precedente della scrittrice di Teheran, Shadowhunters. Le origini – L’angelo può essere letto agevolmente anche da coloro che si sono persi la prima trilogia, senza correre il rischio di smarrirsi dietro dettagli sconosciuti. La Clare in questo senso ha fatto un lavoro magistrale, creando un universo coerente capace di accontentare i fan più accaniti della saga – che nelle pagine trovano richiami ai personaggi tanto amati nei libri precedenti – e, al contempo, di irretire nuove generazioni di lettori, grazie ad urban fantasy in costume che deve la sua forza ad un’atmosfera di fondo più gotica e vittoriana, dove la povera Tessa si muove senza punti di riferimento. Senza più familiari e abbandonata a se stessa in una città sconosciuta, la ragazza si muove tra le pagine con la stessa ignoranza del lettore, il quale ben presto si trova proiettato nell’interiorità di Tessa, divisa tra l’immagine di sé che ha sempre avuto e quella che viene dipinta nel suo soggiorno londinese. In questo senso il nuovo libro della Clare si pone come romanzo di formazione, dove la protagonista – capitolo dopo capitolo – scopre nuovi tasselli del suo passato e, allo stesso tempo, comincia a costruirsi una propria individualità, senza più basarsi sui consigli di una zia arretrata, né sottostando alle folli idee di streghe e altri Nascosti.

Quello che Shadowhunters. Le origini mette in scena è prima di tutto il percorso di un essere umano che rivendica il proprio diritto di imporsi come soggetto, situazione in cui Tessa si viene a trovare nel momento in cui viene a conoscenza dei suoi strani poteri che la pongono al di là del mondo degli esseri umani, e più vicina a quello degli esseri soprannaturali.

Pur proponendo la stessa struttura dei Mortal Instruments – l’arrogante e affascinante Will sembra una versione più ottocentesca di Jace, nello stesso modo in cui Jem, con la sua pacatezza e maturità, somiglia a Simon – Cassandra Clare riesce comunque a creare un romanzo pieno di azioni e colpi di scena, che impediscono al lettore di posare il libro prima di essere giunti al punto di arrivo.

Seppur con un’impronta troppo poco “vittoriana” – il tempo dell’azione è il 1878 – tutti i personaggi sono caratterizzati con una cura eccellente e con quell’attenzione ai minimi dettagli capaci di trasformare un carattere di carta e inchiostro in un personaggio a tutto tondo, con paure e insicurezze, pregi e difetti.

Grazie anche ad uno stile pulito ed essenziale, che non si perde dietro prosaici esercizi di stile, il nuovo romanzo di Cassandra Clare è una lettura piacevole e adrenalinica, capace di trasportare l’immaginario del lettore in un universo narrativo credibile e ben costruito, nel quale è un piacere perdersi.