Alan D. Altieri è tornato boys. Diffida dalle imitazioni man!

Opps, scusate, fatemi uscire dal personaggio, ci sono capitato per caso ed è meglio non rimanerci troppo. Di Altieri ce n'é uno, basta e avanza. Diffidate dalle imitazioni.

Stiamo parlando di un autore al quale i fan perdonano tutto o quasi. Il linguaggio misto di diversi gerghi, di slang americano, di frasi corte, cortissime, di descrizioni che sembrano prese di peso da una sceneggiatura. E chi non lo ama è proprio per queste caratteristiche, che vantano numerosi tentativi di imitazione.

Sotto la crosta di un narratore che cerca l'effetto speciale, iperbolico ed esagerato, si cela uno scrittore che ha delle idee ben precise, sulla guerra, sulla violenza di questo mondo, e le espone nel solo modo che conosce: raccontare storie. Nessun'altra ambizione.

Ma in realtà anche raccontare, e bene, delle storie è tutt'altro che facile. Altieri conosce i ferri del mestiere del narratore, come un mastro falegname conosce il martello e la pialla. Con lui si può star certi che difficilmente una pistola entrerà in scena per non sparare, o che un personaggio sia presente per puro caso. Detto questo anche questa raccolta può suscitare odi o amori, essendo un distillato altieriano quasi allo stato puro. Il rischio dell'assunzione di tanta purezza, specialmente per i drogati di Altieri, è quello dell'overdose. Se invece non conoscete questa dipendenza, potreste rimarrete indifferenti, anche un po' perplessi, oppure potrete valutare con freddezza la cura della struttura narrativa, liberi da preconcetti in qualsiasi senso.

Valutiamo quindi singolarmente i sette racconti di Underworlds.

Scarecrow

Il testo della bandella laterale genera alte aspettative su questo racconto, definedolo, con enfasi promozionale legittima in quella sede, una delle storie più amate dello scrittore.

Non so, a varie letture l'ho trovato confusionario, ambizioso nella volontà di mettere sul fuoco parecchi temi. David riceve l'ospitalità di un padre e una figlia, Ethan e Hannah, che abitano una fattoria in un mondo che sembra sulll'orlo di un'apocalisse. O forse l'apocalisse c'è già stata. Quello che seguirà sarà un viaggio allucinante nella pazzia umana, con blasfemo sacrificio finale. Mi è risultato ostico con le sue ridondanze, l'onnipresenza dello Spaventapasseri del titolo resa fastidiosa dal chiamarlo in inglese senza che questo abbia il senso di un nome proprio, di una qualche entità significativa. Nella testa mi è rimasta una gran confusione e voglia di passare oltre.

Valutazione: 1/5

Giorno segreto

Interessante e ben ritmato. Le streghe sono tornate. Ma in realtà non se ne sono mai andate. C'è una Nazione delle Streghe tra noi. E quello che viene raccontato è un momento cruciale per la sua storia. Di più non posso dire per non rovinarvi il crescendo e i colpi di scena di un racconto ben scritto, il cui finale non è affatto scontato.

Valutazione: 4/5

Tottenanz (inedito)

E' peggio che un pugno nello stomaco. E' una scarica di inaudita violenza quella che inonda il lettore. Violenza che deborda dalle pagine. In una nazione in cui un Demiurgo ha instaurato una finta "demoKrazia", che è in realtà un'autentica dittatura televisiva, l'unica via per garantirsi una sorta di futuro può essere quella di mettersi in gioco in un (ir)reality show in cui uscire dalla "casa" significa farlo distesi, a piedi in avanti.

Il grande fratello elevato all'ennesima potenza. Crudo e sanguinario fino al parossismo. Personaggi tratteggiati con poche frasi, ma resi in modo vitale.

Fuori dalla "casa", il pubblico irretito partecipa con ancora più ferocia, dando vita a disordini controllati, usati chirurgicamente dal potere.

Ma Cassandra, una delle "recluse" della casa, non ci sta.

Valutazione: 4/5

sKorpi@ 6.6

Il racconto dell'alba di una nuova era, dell'ascesa di una nuova razza, misto di mutazione genetica e fusione di umano e tecnologico con... gli aracnidi.

Un altro personaggio femminile che sovverte le regole che sembrano scritte per lei. Il buon senso del ritmo rende il racconto scorrevole, pur senza fare gridare al miracolo.

Valutazione: 3/5

Full Dagon Five

Sotto le profondità marine, un antico male attende di risvegliarsi. Quale migliore occasione per Rober J. Blake, duro comandante del sommergibile nucleare USS Corpus Christi, per mettersi in evidenza? Come ogni buon signore della guerra lui vuole prima sparare e poi chiedere. 

Ma quello che troverà in fondo al mare potrebbe non essere d'accordo.

Siamo di fronte a un omaggio alla mitologia lovecraftiana che ha il sapore di una fiction d'autore. Anche in questo caso il buon ritmo e il crescendo di tensione lo rendono un racconto godibile.

Valutazione: 3/5

L'ultimo rogo della Morte Rossa (inedito)

Dopo H. P. Lovecraft, omaggio a Edgar Allan Poe.

Stavolta è il Presidente degli Stati Uniti d'America Calvin J. Prosper, che deve affrontare un pericolo mortale, un virus dell'apocalisse che metterà a nudo tutte le miserie dell'umanità. Il racconto scorre senza sussulti particolari verso un epilogo annunciato.

Valutazione: 2/5

Un alba per l'Ecclesiaste

Altro racconto a sfondo apocalittico. Seguito di Miss Ecclesiaste, racconto apparso nella precedente antologia Armageddon. Questa volta non violenza o ira, ma esplosioni parossistiche di lussuria, unico modo di rapportarsi in un mondo in disgregazione, con la razza umana alle prese con un altro E.L.E. (Extinction Level Event).

Valutazione 2/5