Pantera Nera

Fantastic Four 52, disegno di Jack Kirby
Fantastic Four 52, disegno di Jack Kirby

Pantera Nera è apparso per la prima volta nel numero 52 di Fantastic Four del luglio 1966 (FQ Corno n. 48, gennaio1973).  È un altro dei meriti di Lee e Kirby. Quello di avere ideato il primo personaggio di colore del fumetto americano che poi assumerà ruoli da protagonista, superando la definizione di comprimario.

Il suo vero nome è T'Challa, monarca dell'immaginario stato africano del Wakanda. Questa nazione è particolarmente ricca e avanzata tecnologicamente perché possiede la maggiore riserva al mondo di un immaginario metallo, il Vibranio, necessario per immagazzinare le onde di energia, tra cui le onde sonore. 

Rispetto ad altri supereroi, T'Challa non sembra dotato di grandissimi poteri, ma in realtà non va per niente sottovalutato.

È divenuto La Pantera Nera, protettore da tempi remoti di Wakanda,  in virtù di un addestramento cominciato sin da piccolo. Le sue facoltà sono state ampliate dall'assunzione di alcune foglie che gli hanno conferito vista, udito e olfatto acuti quanto quelli del felino da cui prende il nome.

Grazie all'addestramento non è solo in grado di primeggiare nel combattimento corpo a corpo, ma anche di muoversi silenziosamente.

In virtù dei suoi studi T'Challa è uno scienziato paragonabile a Reed Richards e Tony Stark, pertanto il suo costume non è solo una tutina aderente, ma essendo rinforzato con il Vibranio, è resistente agli urti e ai colpi di arma da fuoco. I guanti sono dotati di artigli e il costume possiede anche vari attrezzi che sono utili al momento del bisogno.

Pantera Nera ha combattuto insieme ai Fantastici Quattro contro il comune nemico Ulysses Klaw, un bracconiere che ha ucciso il padre di T'Challa ed è diventato poi un essere composto da suono solido.

Successivamente, diviso tra la passione per la vita avventurosa e i doveri di capo di stato, ha militato anche nei Vendicatori e Difensori.

Oltre che apparire nella testata dei Fantastici Quattro dei Vendicatori e Difensori, e apparire più o meno in tutte le serie Marvel, è stato protagonista anche di cicli di storie in solitario in varie miniserie, di cui l'ultima, Chi è Pantera Nera?, pubblicata recentemente in volume, scritta dal regista cinematografico Reginald Hudlin e disegnata  da John Romita Jr., propone una versione riveduta e aggiornata delle origini del personaggio.

Inumani

Gli Inumani in un disegno di Jack Kirby.
Gli Inumani in un disegno di Jack Kirby.

Il gruppo degli Inumani è un'altra della tante creazioni di Stan Lee e Jack Kirby, e apparve per la prima volta nel dicembre 1965, nel numero 45 di Fantastic Four.

Sono dei discendenti di esseri umani mutati geneticamente dagli alieni Kree, che vive nascosto nella città di Attilan.

A guidare la comunità c'è la famiglia reale: il monarca Freccia Nera, che non può proferire parola perché la voce può devastare le città; Medusa, la sua sposa, che ha il potere di usare i suoi capelli come arti; Karnak, capace di calcolare il punto di rottura di ogni struttura e distruggerla con precisione; Triton, essere anfibio che in acqua è dotato di forza e agilità superiori; Gorgon, dall'aspetto di un satiro, i cui zoccoli sono dotati di potere distruttivo; Crystal, sorella di Medusa, capace di manipolare i cosiddetti elementi primari (acqua, fuoco, terra, aria); Lockjaw, dall'aspetto canino, ma in realtà è anch'egli un inumano, capace di teletrasportare sé stesso e i suoi compagni; il folle Maximus, fratellastro di Freccia Nera, che cercherà più volte di spodestare dal trono per comandare su Attilan.

La famiglia reale inumana è stata una presenza più o meno ricorrente nelle storie dei Fantastici Quattro. Ma oltre a loro l'intera Attilan è popolata di personaggi dotati di grandi poteri.

In realtà la prima inumana conosciuta dal quartetto è stata Medusa, nel numero 36 della testata (marzo 1965). L'inumana senza memoria era stata reclutata a forza nel gruppo dei Terribili Quattro. Riavutasi dall'amnesia, si alleò contro il suo carceriere e poi andò in cerca della sua famiglia perduta, che poi apparve nel già citato numero 45.

I Fantastici Quattro furono determinanti poi nella lotta della famiglia reale contro Maximus. La cugina di Medusa, Crystal, ebbe una lunga relazione con Johnny Storm. 

Durante la gestione di John Byrne negli anni '80, Reed Richards salvò la razza inumana dall'estinzione, contribuendo all'esodo della città di Attilan nella zona blu della Luna, un'area inspiegabilmente dotata di ossigeno nella versione Marvel del nostro satellite.

Oltre ad apparire in Fantastici Quattro e in praticamente tutte le serie Marvel, gli Inumani hanno anche avuto serie e miniserie dedicate sia al gruppo che ai singoli personaggi. Recentemente le loro vicende sono state al centro della saga cosmica War of Kings.

Sono anch'essi una metafora dell'odio insensato dell'umanità verso ciò che appare diverso. È una tecnica consolidata non solo da Lee e Kirby, ma anche da Gene Roddenberry in Star Trek, quella di usare le metafore dalla fantascienza per raccontare i difficili tempi vissuti dagli Stati Uniti, una nazione che stentava ad accettare la sua multietnicità. Anche in questo caso Lee aveva visto lungo, con la sensibilità del narratore è riuscito a spiegare con senso della misura l'importanza della conoscenza reciproca e della tolleranza come di un valore. Valore tradito e disatteso è vero, visto che comunque la comunità inumana vivrà isolata, e sarà costretta a fuggire sulla Luna per via dell'eccessivo inquinamento del nostro pianeta, in una parte chiamata Zona Blu, avente atmosfera  e gravità terrestre, un luogo di cui parleremo nella prossima puntata.

In ogni caso se le parabole tragiche degli Inumani o di Silver Surfer sembrano delle sconfitte, è anche vero che questi personaggi continuano indomiti la loro battaglia, e si trovano a fianco umani che invece sanno andare oltre la superficie. È questo è un messaggio di speranza, nonostante tutto.

(3 – continua)