Il nuovo poster di The Wolverine
Il nuovo poster di The Wolverine

In buona sostanza il prodotto è sicuramente guardabile, è inferiore dal punto di vista qualitativo ai due film di Bryan Singer, ma superiore al troppo fracassone X-Men: Scontro Finale di Brett Rattner. Gavin Hood, che ha all'attivo l'ottimo Il mio nome è Tsotsi (Premio Oscar), è sicuramente un regista di talento, anche se qui ha dovuto piegarsi alle logiche di una produzione che non può, per via dei budget impiegati, e delle conseguenti aspettative d'incasso, mai considerarsi "d'autore". Le musiche di Harry Gregson-Williams sono senza infamia e senza lode. Professionale completamento del film, ma anche causa della mancanza di emozionalità dell'intera operazione.

Nella produzione figura anche il veterano Richard Donner (regista di Superman), oltre che lo stesso Jackman. Ma troppe teste, troppe aspettative, hanno dato origine a un prodotto con poca anima.

Dopo questo film, dall'esito fortunato nonostante le critiche, l'occasione per approfondire meglio i conflitti interiori e le sfaccettature del personaggio arriveranno con il sequel Wolverine: L'immortale.

La gestazione di questo film non è stata facile. Appurato che il primo film non aveva soddisfatto la produzione, la 20th Century Fox decise per un cambio di regista.

Per The Wolverine, questo il titolo originale del film,  il primo regista designato è stato Darren Aronofsky (The FountainBlack Swan).

La scelta di non mettere alcun numero nel titolo andava nelle direzione di sganciarsi dal criticato primo tentativo realizzato un sequel, che però non lo fosse nel senso convenzionale del termine.

Il film, la cui prima stesura della sceneggiatura fu scritto da Christopher McQuarrie (The Usual Suspects, Valkyrie) è basato in parte sulla miniserie di Claremont e Miller.

Il terremoto in Giappone del 2011 blocco l'inizio delle riprese, che dovevano iniziare nel marzo di quell'anno. Poi Arofnosky entrò in rotta con la produzione e abbandonò per divergenze creative.

Gli impegni di Jackman, tra i quali l'intensa lavorazione di Les Miserables, sembravano aver ritardato sine die la produzione. 

Poi parecchi nodi si sono sciolti. Il successo di X-Men: L'inizio di Matthew Vaughn (nel quale Jackman recitò nei panni di Wolverine in un cameo) e i trionfi al botteghino dei film del Marvel Cinematic Universe, convinsero la Fox che valeva la pena investire nel film e nel febbraio 2012, fu annunciata per luglio 2013 l'uscita nelle sale. Alla cabina di regia James Mangold, che aveva già lavorato con Jackman nella commedia fantascientifica Kate & Leopold, il nome primo di una lista che comprendeva anche Gavin O'Connor (Miracle) e Antoine Fuqua (Training Day).

Ora siamo di fronte a una nuova prova per il mutante artigliato.

La scenetta dopo i titoli di coda del primo film sembrava ambientata presumibilmente in Asia, facendo pensare all'immaginaria città di Madripoor. Ma non appariva funzionale, né come completamento della vicende del film, né come ponte su vicende di film successivi. 

Inoltre tante acqua, tante idee sono passate sotto i ponti, per cui se c'era qualche intenzione per questo film in passato, ormai la forma definitiva avrà virato su altre.

Vedremo tra poco se la sceneggiatura sulla quale hanno lavorato anche Mark Bomback, Scott Frank e lo stesso James Mangold, aggiuntisi a McQuarrie manterrà la promessa di un film degno della storia e delle potenzialità del personaggio.