C’era una volta il corpo delle Lanterne Verdi, una sorta di polizia intergalattica creata dai Guardiani di OA per preservare l’ordine in ogni sistema solare. La galassia era stata divisa in settori e ogni settore era stato affidato a una Lanterna originaria del luogo. La Lanterna Verde della Terra era Hal Jordan, un pilota collaudatore di aerei. Ogni membro del corpo era dotato di un anello e di una batteria a forma di lanterna per ricaricarlo, infatti l’anello aveva il potere di trasformare i pensieri di chi lo indossava in realtà, ma aveva una carica massima di ventiquattr'ore. Jordan svolse il suo compito per molto tempo e bene, anche se non brillava di fantasia nell’uso dell’anello, era davvero il terrore dei malvagi e non poche volte si era imbarcato in avventure spaziali divenendo presto un esempio per tutto il corpo delle Lanterne, ma un giorno accadde qualcosa di imprevedibile: Superman morì. Sconfitto dal terribile Doomsday, l’ultimo figlio di Krypton cadde fermando il mostro a Metropolis e nei mesi che seguirono il mondo pianse la perdita del suo eroe più grande. Dopo la dipartita dell’Uomo d’Acciaio ben altri quattro Superman fecero la loro comparsa nei cieli americani. Uno era un uomo di colore, John Henry Irons, che, ispirato dal kryptoniano, si creò un armatura con la quale mantenere alta l’eredità del campione di Metropolis. L’altro era Superboy, un ragazzo clonato da alcune cellule di Superman, ma avere delle cellule complete si era rivelato impossibile così i tratti mancanti di DNA erano stati completati con quelli di Lex Luthor.

Freccia verde e lanterna verde
Freccia verde e lanterna verde

Un terzo Superman era l’Eradicatore, l’incarnazione di un antico manufatto kryptoniano che aveva il compito di far sopravvivere la cultura di Krypton, infine il quarto era mezzo uomo e mezzo macchina: un cyborg. Il cyborg presto si conquistò la fiducia di tutti anche perché le analisi sembravano confermare la sua identità. In realtà egli era un traditore, un vecchio nemico dell’Uomo d’Acciaio che alleatosi con Mongul, un tiranno extraterrestre, voleva trasformare la Terra in un nuovo MondoGuerra. Per fare questo sconfisse gli altri tre Superman e distrusse l’intera Coast City installando al suo posto un gigantesco motore. Successivamente il vero Superman tornò dalla tomba e rimise ogni cosa al suo posto, ogni cosa tranne Coast City, l’intera città era stata vaporizzata.

Ma il nostro Hal Jordan, che in quel periodo si trovava fuori dal nostro sistema solare in missione per conto dei guardiani di OA, abita lì. Al suo ritorno trova morti tutti i suoi amici, i familiari, le persone a cui tiene e che doveva proteggere. Questo è troppo per lui. Cerca così di ricreare la città usando il potere dell’anello, ma non basta. Si reca a OA e implora che gli venga concesso il potere necessario a ricostruire la città e ridare vita alle persone morte. I guardiani glielo negano, Jordan decide di prenderselo. L’intero corpo delle Lanterne Verdi viene mandato a fermarlo, ma senza successo perché egli li uccide tutti. Uccide senza pietà quelli che erano stati suoi amici, suoi alleati, ruba il potere che bramava e si accorge di non poter fare nulla per Coast City. Fugge allora, ma ritornerà di lì a poco, deciso a modificare l’intero corso del tempo pur di rimettere ogni cosa al suo posto e neanche tutti gli eroi della terra riescono a fermarlo, costringendo il suo più grande amico, Freccia Verde, a ucciderlo. In realtà Hal non muore, ma torna nell’ora più buia della terra sacrificandosi per salvarla. Questo gesto estremo gli consente l’accesso al Purgatorio dove rimane per parecchio tempo e da dove è richiamato per indossare i panni dello Spettro, l’incarnazione dell’ira divina. Nel frattempo il corpo delle Lanterne Verdi non esiste più e anche i Guardiani di Oa si sono ridotti a uno solo, Ganthet, che consegna l’ultimo anello rimasto a Kyle Rayner, l’unica e nuova Lanterna Verde dell’universo.

L'ultimo numero di Lanterna Verde
L'ultimo numero di Lanterna Verde

Ciò vi abbiamo raccontato per sommi capi e che si snoda su albi ormai mitici della Dc Comics, fa parte di un espediente teso a svecchiare uno degli eroi più longevi di questa casa editrice, ma sin dall’inizio i fan di Hal Jordan non hanno preso la cosa molto bene. Le petizioni e i reclami, uniti al fatto che Rayner non ha mai fatto davvero breccia nei cuori dei lettori, hanno spinto i creatori della serie alla svolta: l’anello e il manto di Lanterna Verde tornano ad Hal Jordan.

Ancora non si sa come ciò avverrà e che fine faranno gli altri protagonisti di questa grande saga, quello che sappiamo di certo è che tutto inizierà con la miniserie in cinque numeri Green Lantern: Rebirth in uscita questo mese negli States, scritta da Geoff Johns e illustrata da Ethan VanSciver. Gli autori sono una garanzia e questo fa bene sperare per un’operazione che lascia, in definitiva, un po’ interdetti. La caduta di Hal Jordan e il suo tentativo di riabilitarsi erano stati trattati ottimamente e davano all’intero cosmo DC quel realismo che al cosmo Marvel era sempre mancato (con morti e resurrezioni a go-go). Questo ritorno è per molti il segno di un’involuzione creativa che rischia di riportare la DC comics indietro di molto. Naturalmente la storia è ancora da leggere e quindi ogni parere definitivo è rimandato a quel momento. In Italia la vedremo quasi sicuramente l’anno prossimo e non mancheremo di tenervi aggiornati. Intanto la serie regolare di Green Lantern si è chiusa col numero 181.