Il busto di Gene Roddenberry nello studio di Rick Berman
Il busto di Gene Roddenberry nello studio di Rick Berman

Liberi noi di accettarlo o meno, di giudicare il prodotto, ma non confutare la sua autenticità. D'altra parte, ed è forse questo il caso più eclatante di quanto si sbagli a essere “più realisti del Re”, in un brano di una intervista a Gene Roddenberry contenuta in Trek Nation, in Italia conosciuto come Fan Trek il documentario sul mondo Trek di Eugene Wesley "Rod" Roddenberry Jr., è lo stesso ideatore di Star Trek a dire che “Penso che a questo punto sarebbe bello tornare agli anni in cui Kirk era Capitano dell'Enteprise e incontrò per la prima volta quei popoli. Non c'è niente che mi piacerebbe di più che veder tornare Star Trek agli albori, con nuovi autori e nuovi interpreti e sentir dire: È meglio di quello di Roddenberry. Mi piacerebbe.”

Spesso invece i discepoli pensano di saperla più lunga dei loro maestri e come sempre interpretano, travisando le loro volontà. Nello stesso documentario Rick Berman, il successore di Roddenberry alla guida di Stark Trek: The Next Generation, non ha fatto mistero di essere talmente ligio a quella che lui riteneva essere "la visione di Gene", da bendare un busto di Roddenberry durante un brainstorming tra sceneggiatori, perché “Gene non avrebbe dovuto vedere certe cose”.

Insomma finché esisteranno nuove versioni dei personaggi che amiamo significa che saranno vivi, se no, saranno destinati a cadere nell'oblio o a essere ricordati da pochi adepti di un misterioso culto.

Ma forse noi PUV vogliamo proprio questo vero? Essere gli imperatori del nostro tinello, i supremi monarchi del nostro divano, convinti che la nostra passione sia un piacere onanistico di cui solo noi conosciamo i segreti?

Mi dispiace, la verità è che siamo Legione. Rendiamocene conto una volta per tutte. Non siamo soli nella galassia del fandom e tutti i modi di vivere le nostre passioni sono concessi, perché l'importante è non perdere di vista il divertimento che ci procurano.

I prodotti che verranno realizzati potranno piacerci o meno, potranno essercene di più o meno riusciti, ma quello che è inevitabile è che l'operazione di rinarrare le stesse storie è più che legittima e che ciascuno ha il diritto di gradirle o meno, preferendo le vecchie o le nuove versioni, o entrambe se è il caso.

Imho.