Il tuo approccio alla scrittura (in genere) e a quella horror di The Tube.

Sono sempre stato incline alla scrittura  e  alla narrazione, anche solo verbale; sono un lettore onnivoro e faccio tesoro degli insegnamenti dei maestri – salvo dimenticarmene appena poso le mani su una tastiera. In genere, mi lascio influenzare dalle mie osservazioni, dai piccoli o grandi fatti del quotidiano; lascio riposare  l’idea e quando inizia a mettere radici, comincio a scrivere. Premesso che  i generi non esistono, l’horror è il mio preferito, da Edgar Allan Poe e H.P. Lovecraft a Stephen King e Clive Barker, passando per C.S. Lewis e Sheridan Le Fanu. Apprezzo The Tube per l’ambientazione metropolitana (nel senso urbano e come mezzo di trasporto), per il taglio ‘in diretta’ delle storie e la linearità delle trame – che NON significa assenza di riferimenti o scarsa complessità narrativa. Come il mezzo meccanico che funge da primo scenario della serie, le storie di The Tube procedono nella stessa direzione: in avanti.

Puoi descriverci l’esperienza del contest di The Tube?

Il contest è una sfida con sé stessi, è entrare in un terreno diverso dal proprio e muoversi insieme a trame e personaggi che hanno già vita propria. Fattore non secondario è l’accettazione di regole e giudizi – e non può essere diversamente, lavorando ad un progetto seriale. Confesso che da quando ho iniziato a partecipare, guardo costantemente il forum: è una tortura ma è divertente.

Ti piacerebbe scrivere in coppia per la saga di The Tube?

Assolutamente SI.

Quali consigli daresti a coloro che partecipano alla selezione?

Di divertirsi, avendo cura di metterci tutto l’impegno e di prendere seriamente il progetto. E soprattutto, di non accettare consigli da me.

Quali gli elementi che distinguono The Tube dalle altre storie Horror?

E’ un lavoro corale, ognuno porta qualcosa di proprio innestandosi sul tronco principale; questo apre maggiori possibilità di varianti al tema, nel rispetto dei ‘‘canoni’’ della zombie-story e dell’incipit del racconto.

Ci descrivi, senza troppi spoiler, la trama del tuo racconto?

Due protagonisti: il Controllore, responsabile dell’importante stazione periferica della metropolitana e il ragazzo-che-vive-nel-parco. Antitetici in tutto eppure simili nella loro tendenza a crearsi un microcosmo di cui rispettano e interpretano le regole. Il diverbio tra loro è la regola: il Controllore cerca di far allontanare il ragazzo dal parco; il ragazzo cerca di rapinare i distributori di cibo e bevande della stazione. Ogni giorno, identica scena. Ma, improvvisamente, arriva il terzo incomodo: gli zombi..

Ci anticipi qualche elemento del prossimo racconto?

Ho appena inviato un racconto per il contest di Chew-9, per The Tube passo alla domanda successiva..

Progetti per il futuro?

Troppi. Innanzitutto scrivere il primo episodio per la seconda stagione di The Tube (originale, vero? Ma so di essere in buona compagnia..); ho anche un’idea per The Tube Exposed, da sviluppare. Nel frattempo, sto scrivendo un romanzo horror (ca va sans dire) con una particolare versione del ‘’morto vivente’’.