La somiglianza del modello e attore Robbie Amell, all'anagrafe Robert Patrick Amell, con il cugino e collega Stephen, interprete di Oliver Queen/Arrow nella serie televisiva basata su Freccia Verde della DC Comics, è evidente. E diventa quindi una particolare coincidenza quella che ha portato Robbie, canadese, classe 1988, a entrare nel cast del nuovo adattamento sul piccolo schermo di Flash, che di Arrow è lo spinoff.

Fin da ragazzo appassionato di recitazione, Robbie si è diplomato presso la Canadian Studios Acting Academy e ha iniziato a lavorare a livello professionale nel cinema e nella televisione dal 2005, riuscendo anche a laurearsi l'anno successivo presso il Lawrence Park Collegiate Institute di Toronto.

Per quanto riguarda il piccolo schermo, le sue partecipazioni comprendono, tra gli altri, serial come True Jackson VP e Alcatraz e la sitcom How I Met Your Mother. Il suo ruolo più recente e importante riguarda però la prima e unica stagione di The Tomorrow People, prodotta da The CW, lo stesso network responsabile del successo di Arrow e responsabile dell'imminente The Flash: i ventidue episodi della serie in questione lo hanno infatti visto protagonista nei panni di Stephen Jameson. I lungometraggi ai quali l'attore canadese ha finora lavorato sono stati principalmente prodotti per il mercato televisivo e home video ma anche per quello della principale distribuzione cinematografica, come nel caso della commedia Il ritorno della scatenata dozzina (2005) e il film d'avventura per famiglie Max, atteso per il 2015.

Il logo della serie televisiva The Flash
Il logo della serie televisiva The Flash

Il ruolo che Robbie Amell andrà a interpretare nella prima stagione di The Flash è quello di Ronald 'Ronnie' Raymond, addetto alla manutenzione dei Laboratori S.T.A.R. rimasto coinvolto nell'incidente all'acceleratore di particelle avvenuto a Central City, in base a quanto narrato nel nono episodio della seconda stagione di Arrow. Come è ormai noto al pubblico della serie, questo evento ha modificato le leggi della realtà e ha causato l'apparizione di metaumani, individui che hanno sviluppato poteri sovrannaturali. Tra questi, come già saprete, Barry Allen (Grant Gustin), lo scienziato forense divenuto l'uomo più veloce della Terra, Flash.

Raymond, nella lunga storia editoriale della DC Comics, è l'alter ego di Firestorm, metaumano in grado di manipolare la materia a livello molecolare, e di assorbire ed emettere energia, oltre che di volare.

La copertina di Firestorm #1 (marzo 1978) illustrata da Al Milgrom
La copertina di Firestorm #1 (marzo 1978) illustrata da Al Milgrom
In realtà, sono due i personaggi dall'unione dei quali nasce il supereroe: insieme a Raymond (che nei comics è uno studente di scuola superiore) è infatti Martin Stein, fisico e premio Nobel, a rimanere coinvolto in un incidente nucleare che causa la fusione dei due individui in Firestorm, l'Uomo Atomico. Come i lettori di fumetti americani sanno o possono facilmente immaginare, questa non è l'unica versione del supereroe creato da Gerry Conway e Al Milgrom, la cui prima apparizione risale al 1978.

Nel periodo successivo al crossover Crisi sulle Terre Infinite (1985), John Ostrander riscrisse le origini di Firestorm e lo ridefinì come un elementale del fuoco, eliminandone la doppia identità, mentre il disegnatore Tom Mandrake sottopose contestualmente il supereroe a un restyling del suo aspetto esteriore (1989). Fu, quindi, durante un altro evento che coinvolse tutti i principali personaggi della DC Comics, Crisi d'Identità (2004), che Firestorm venne ucciso dal supervillain Ladro d'Ombre, per poi rinascere poco dopo con un nuovo alter ego, l'adolescente afroamericano Jason Rusch. Ne La Notte Più Profonda (2009-2010) e nel successivo Il Giorno Più Splendente (2010-2011) Ronnie Raymond, insieme ad altri personaggi che avevano incontrato la morte nella continuity ufficiale dell'universo DC, venne poi richiamato dall'oltretomba grazie al potere delle Lanterne Nere, e si fuse con Jason Rusch nella nuova incarnazione di Firestorm.

Infine, in occasione del reboot delle testate della casa editrice fumettistica (I Nuovi 52, 2011), le origini del supereroe furono nuovamente riscritte da Ethan Van Sciver e Gail Simone: erano ancora Raymond e Rusch, entrambi studenti americani, a trasformarsi. Ma, stavolta, ciascuno in un Firestorm. Insieme, i due potevano quindi dar vita a un metaumano ancora più potente.

I due Firestorm de I Nuovi 52 in una double-splash page illustrata da Yildiray Cinar (The Fury of Firestorm: The Nuclear Men #1, settembre 2011)
I due Firestorm de I Nuovi 52 in una double-splash page illustrata da Yildiray Cinar (The Fury of Firestorm: The Nuclear Men #1, settembre 2011)

Resta da vedere se il Ronnie Raymond che vedremo in The Flash subirà cambiamenti tali da permettergli di acquisire poteri sovrumani. E se sarà lui, in questo caso, a rappresentare l'unico Firestorm. Ma le premesse ci sono, considerando che il personaggio interpretato da Robbie Amell sarà stato molto plausibilmente coinvolto in prima linea, suo malgrado, nell'incidente all'acceleratore di particelle di Central City. Per averne certezza, non resta che aspettare il prossimo 7 ottobre, quando la serie televisiva sul Velocista Scarlatto debutterà sugli schermi domestici d'oltreoceano. Nel frattempo, vi riproponiamo di seguito la recensione, in anteprima rispetto all'uscita, del pilot.

The Flash - pilot

The Flash - pilot

Articolo di Pia Ferrara Lunedì, 7 luglio 2014

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