Willie (Morgan Freeman), Joe (Michael Caine) ed Al (Alan Arkin) sono colleghi e amici da una vita. E insieme condividono la fosca prospettiva di una grama vecchiaia. L'acciaieria per la quale hanno lavorato per decine di anni è stata delocalizzata e non solo gli operai sono stati licenziati, ma anche il loro fondo pensione è stato praticamente cancellato, con la complicità della banca di cui sono tutti e tre correntisti.

È proprio durante una visita alla banca che Joe è testimone di una rapina. Gli viene quindi un'idea balzana: perché non rapinarla loro stessi, come novelli Robin Hood che rubano ai ricchi per dare ai poveri?

Dopo aver convinto i due riluttanti amici ad aiutarlo nell'impresa Joe si mette alla ricerca di un consulente, un vero delinquente che li aiuti nella realizzazione.Se e come i tre improvvisati malfattori riusciranno nell'impresa è meglio che lo scopriate al cinema. 

Morgan Freeman, Michael Caine e Alan Arkin
Morgan Freeman, Michael Caine e Alan Arkin

I 96 gustossimi minuti di Insospettabili Sospetti hanno un buon ritmo, rifacendosi allo stile degli heist movie anni '70, con un pizzico di critica sociale, giusto quello che serve per giustificare il macguffin, che nasce appunto nella prima versione di questa storia, raccontata nel 1979 nel film Vivere alla grande, scritto e diretto da Martin Brest.

Poco di quanto vediamo sullo schermo sembra credibile nel mondo reale, ma la maestria dei tre grandi attori protagonisti, la cui chimica interpersonale è semplicemente perfetta, riesce nel miracolo di fare sospendere totalmente l'incredulità.

I tre sono aiutati da un ottimo cast di supporto, tra i quali spiccano Ann Margret, Christopher Lloyd, Matt Dillon e John Ortiz, e da una sceneggiatura impeccabile di Theodore Melfi.

Christopher Lloyd
Christopher Lloyd

Insospettabili Sospetti è un heist movie, ma anche una fiaba moderna a lieto fine, un commedia tinta di nero quanto basta, in cui nessuno alla fine si fa male. Si ride e si sorride, ci si indigna per le storture di un sistema che non garantisce il lavoro e la dignità delle persone. E si esce dalla sala divertiti perché, almeno nell'universo alternativo creato dalle storie di fantasia, ogni tanto giustizia viene fatta, stimolando l'ottimismo che talvolta seppelliamo nel fondo del nostro animo.