Come è ben noto, J.J. Abrams – già regista di Star Wars VII: Il Risveglio della Forza – tornerà a occuparsi della saga fantascientifica dirigendone il nono episodio. Fin qui nulla di nuovo, ma stanno ora emergendo nuovi elementi che colorano l’intera faccenda. Stando a quanto riferito da Variety, Lucasfilm avrebbe incoronato il regista al ruolo messianico di salvatore cinematografico, confidando che le sue capacità siano in grado di “correggere la rotta” dell’intero brand. 

Il regista Rian Johnson ha infatti sfruttato il suo Star Wars VIII: Gli ultimi Jedi per intraprendere scelte narrative “audaci” con il dichiarato intento di scatenare scalpore attraverso la sovversione delle aspettative del pubblico. L’espediente non ha influito direttamente sugli incassi del film, ma certamente ha lasciato profonde cicatrici nel panorama starwarsiano. Il contraccolpo si è avvertito pubblicamente con l’uscita di Solo: A Star Wars Story, spin-off che ha incassato degli utili molto al di sotto delle aspettative dei produttori. Lontano dagli occhi dei fan è invece il vitale fattore del tracollo delle vendite dei giocattoli di Star Wars prodotti da Hasbro, punto essenziale del mercato dei merchandising. Per qualche motivo nessuno vuole comprarsi un modellino di Rose Tico.

Solo: A Star Wars Story

Solo: A Star Wars Story

Articolo di Emanuele Manco Lunedì, 29 ottobre 2018

La recensione della versione casalinga ad alta definizione dell'avventura in cui scopriamo la giovinezza di Han Solo.

Leggi

L’importanza attribuita ad Abrams potrebbe anche derivare da un estremo tentativo della direzione Disney di imbonirsi il celebre regista, essendo lui ormai prossimo al termine dei contratti stipulati con Paramount Pictures e con Warner Bros. TV. Voci dietro le quinte suggeriscono infatti che Abrams stia progettando di compiere un grande passo professionale firmando un’esclusiva da più di mezzo miliardo di dollari che gli garantirebbe la produzione di film, serie TV, contenuti digitali, fumetti, musica, giochi e attrazioni per parchi a tema. 

J.J. Abrams, Disney, Paramount e Comcast/Universal, interrogati in merito, si sono chiusi in un “no comment”, Warner Bros. si è limitata a non fornire alcuna risposta.