Più veloce di un proiettile!

Più potente di una locomotiva!

Capace di scavalcare i grattacieli con un balzo!

Guardate, su in cielo!

E' un uccello!

E' un aereo!

No, è Superman!

Torna sul grande schermo il padre di tutti i supereroi, l'uomo d'acciaio, l'invulnerabile figlio di Jor-El che incarna gli aspetti più puri della cavalleria e racchiude nelle sembianze umane una forza smisurata che lo rende praticamente invincibile.

Probabilmente neppure le critiche più feroci riusciranno a scalfire la scorza adamantina dell'uomo d'acciaio, che ha le sembianze di Brandon J.Routh, ma potrebbero pregiudicare la carriera del regista Bryan Singer, ormai votato a trasformare in carne e ossa i bidimensionali protagonisti delle strisce Marvel e DC Comics.

A giudicare dagli incassi, e dal folle budget impegnato nel progetto (260 milioni di dollari), l'interesse per Superman Returns è molto alto. Nel fine settimana gli spettatori americani hanno potuto assistere alle prodezze di Superman, che prendono il via là dove Superman 2 ci aveva lasciati, e i critici si sono sbizzarriti. Ecco una rassegna dei commenti apparsi su alcuni organi di stampa americani, divisi tra fautori, denigratori e moderati.

Buona lettura

Entusiasti

"Superman Returns è vicino al top, se non al top, della lista di film dedicati ai supereroi. Offre quasi tutto: romanticismo, azione, umorismo. Per Superman un felice ritorno".

James Berardinelli, REELVIEWS

"il mondo ha bisogno di lui, e dovrebbe gradire il suo ritorno".

Amy Biancolli, HOUSTON CHRONICLE

I migliori film di Hollywood sanno sempre come ordine un sottotesto per ottenere una storia di ampio consenso. Superman Returns appartiene alla grande tradizione. E’ più di Super. E’ Superbo.

Richard Corliss, TIME MAGAZINE

"consegna tutti i brividi, la suspense e la sorpresa che i fans potrebbero richiedere da una storia tratta da un comic, saltando di scena in scena con supereroistica agilità.

Colin Covert, MINNEAPOLIS STAR TRIBUNE

"Sebbene il suo film sia un battito di ciglia troppo lungo, Singer e compagnia ci hanno dato un motivo per essere ancora eccitati riguardo Superman.

Eleanor Ringel Gillespie, ATLANTA JOURNAL-CONSTITUTION

"Singer ha avuto successo oltre ogni aspettativa, e si conferma come regista a cui, per gusto e l'intelligenza, dare fiducia.

Terry Lawson, DETROIT FREE PRESS

Una meraviglia artigianale. L’emotivamente risonante e pesantemente nostalgico uomo d’acciaio affascinerà molte generazioni di fan di Superman

Lou Lumenick, NEW YORK POST

"il film possiede un latente dramma personale che vi lascia con un groppo in gola e l’urgente necessità di vedere ancora Superman Returns.

Jack Mathews, NEW YORK DAILY NEWS

"Sono certo che sarà posizionato da molti affezionati al fianco di Spider-Man 2 e Batman Begins nella ristretta lista dei migliori film dedicati ai supereroi.

Todd McCarthy, VARIETY

"Superman Returns è mitologia pop rinvigorita con grandiosità intensità, energia contagiosa e feroce convinzione dal regista Bryan Singer ".

Gene Seymour, NEWSDAY

"Il vero eroe di Superman Return è Singer. Egli ci dà un film che è maturo quando dovrebbe esserlo e stimolante quando occorre. Il che non può essere frutto di un gioco di destrezza.

Philip Wuntch, DALLAS MORNING NEWS

"superman, nato nel 1938, è ancora vivo nel 2006". L'Uomo di Acciaio ha piegato così abilmente le barre della nostra immaginazione che ci sembra reale. E in un certo senso lo è.

Stephanie Zacharek, SALON.COM

Moderati

"il punto principale di Superman Returns è che Singer passa 2 1/2 ore evitando un maldestro franchise.

Michael Booth, DENVER POST

un divertimento generalmente entusiasmante che non è veramente il grande slam che avreste voluto.

Ty Burr, BOSTON GLOBE

"Dove una volta l’uomo d’acciaio volava su, su e via, nel nuovo film di piombo vola giù, giù, giù, mandato dall'alto a salvare umanità dai suoi peccati ".

Manohla Dargis, NEW YORK TIMES

"il primo volo di Singer nei territori di Superman genera brividi sufficienti per assicurare un ritorno. La prossima volta, il regista si sentirà meno costretto a riaffermare l'importanza del suo famoso supereroe.

Robert Denerstein, DENVER ROCKY MOUNTAIN NEWS

"il film potrebbe non essere una pietra miliare, ma Singer ridisegna il padre di tutte le comic-saghe come qualcuno di istruito, arguto e anche sensibile ".

J. Hoberman, VILLAGE VOICE

"il film molto reclamizzato, è lontano dalla grandezza dalla brevità (2 1/2 ore), ma è ancora molto divertente ".

Stephen Hunter, WASHINGTON POST

"Mentre il suo film può essere lento, è costantemente vivo, ed è molto se considerate quante produzioni sono naufragate nell’acqua o perse per terra o cielo. Inoltre, come si può resistere al fascino di una fantasia nella quale ognuno ricava le notizie dai giornali? "

Joe Morgenstern, WALL STREET JOURNAL

"[Singer] desidera restituire il venerabile Supereroe alla vita consegnando una miscela soddisfacente di azione, storia e sviluppo del personaggio. Se il film è mezz'ora più lungo di quanto avrebbe bisogno, contiene anche momenti che non vorreste mai veder finire"

Bruce Newman, SAN JOSE MERCURY NEWSn

In alcuni isolati momenti Singer onora il mito e trova nuove vie per renderlo più drammatico. Il regista è già prenotato per un sequel che verrà rilasciato nel 2009. Forse nel seguito riuscirà a inserire anche un po’ di magia insieme alla deferenza

Michael Phillips, CHICAGO TRIBUNE

"E’ bello riaverlo, anche se un po’ più fragile".

Claudia Puig, USA TODAY

Freddi

" L’ultima coppa di champagne di Singer, il più recente film sui supereroi, ha il gusto del sidro frizzante ".

David Ansen, NEWSWEEK

"Questo è un film triste, opaco dove anche le sequenze di grande effetto sembrano sottomesse, invece che esaltanti."

Roger Ebert, CHICAGO SUN-TIMES

"Superman Returns è il è il film più costoso mai realizzato (260 milioni di dollari), tuttavia lasciate il cinema pensando: wow, quei film di Spider-Man sono davvero buoni ".

Tom Long, DETROIT NEWS

rigorosamente per fans in vacanza da scuola".

Rex Reed, NEW YORK OBSERVER

" non è che Superman returns sia privo di idee, ne ha troppe; "questo è un film che prova troppo duramente e vuole troppo".

Kenneth Turan, LOS ANGELES TIMES