Dietro al mondo fantasy di Heroes of Annihilated Empires c’è il lavoro di Ilya Novak, giovane scrittore ucraino che, nel 2005, è stato segnalato all’Eurocon di Glasgow come un esordiente da tenere d’occhio. Dalla sua immaginazione si attendono i tre capitoli di questa nuova saga per personal computer e cinque romanzi dello stesso ciclo, composti parallelamente ai videogame. Coi primi si inizierà a conoscere la storia; con gli altri i produttori del gioco sperano che i fan possano appassionarsi e approfondire i retroscena.

 

Mentre per i libri sembra al momento molto difficile una pubblicazione al di fuori del bacino ex sovietico, l’uscita dei videogame in Italia è già stata programmata da Koch Media, che in queste settimane ha lanciato sul nostro mercato il primo capitolo della trilogia di Heroes of Annihilated Empires. Il più fantasy di tutti. Dalle anticipazioni pare infatti che la serie, nel suo progredire, si sposterà da scenari incantati vicini al Signore degli anelli allo steam punk, fino a incontrare contaminazioni più tecnologiche, debitrici della science fiction. L’idea è che si è ognuno parte di una visione più grande.

Qualche segnale, in tal senso, lo si scorge anche in questo primo episodio, che nasconde qua e là particolari inspiegabili in un mondo altrimenti costruito sulle figure di JRR Tolkien.

L'ingresso della fortezza dei non morti. Vi ricorda qualcosa?
L'ingresso della fortezza dei non morti. Vi ricorda qualcosa?

La trama si concentra sul destino di Elhant, un elfo, discendente di una famiglia di mistici e col dono della chiaroveggenza. Elhant è vittima di un sogno ricorrente, che in Heroes of Annihilated Empires viene raccontato attraverso un maestoso filmato in grafica computerizzata (estratti nel trailer: www.heroesofae.com/en/?page=video#01), ispirato al Signore degli anelli cinematografico di Peter Jackson. La capitale degli elfi sta soccombendo all’attacco di un esercito di non morti.

I non morti sono il nemico misterioso con cui si avrà a che fare nel prologo della saga, dal carattere leggendario. Tanto nei panni individuali di Elhant, in missioni sulla falsariga dei giochi di ruolo, quanto come generali di armate gigantesche, secondo logiche recuperate dagli strategici in tempo reale. 

Potevano mancare gli ent in una produzione fantasy che si rispetti?
Potevano mancare gli ent in una produzione fantasy che si rispetti?

Nel descrivere il videogame, gli autori, gli ucraini Gsc Game World, hanno indicato che i modelli ai quali hanno attinto per il loro progetto sono nascosti nel titolo Heroes of Annihilated Empires. Nell’ordine: Heroes of Might & Magic, Total Annihilation e Age of Empires.

A questo trittico bisognerebbe aggiungere anche Cossacks, strategico di ambientazione storica e probabilmente il prodotto più famoso firmato Gsc, da cui Heroes of Annihilated Empires eredita il gusto per le enormi battaglie campali.

Diverse scuole di pensiero si incrociano in soluzioni tecnologiche ibride, dove la grafica 3D è affiancata da elementi bidimensionali, come per i soldati semplici (un trucco che permette di ottenere migliaia di unità sullo schermo in modo relativamente parsimonioso).

Nonostante tutto, il risultato è un titolo di stampo abbastanza classico, dall’epica focalizzata sulla dimostrazione di potenza e giocato globalmente sull’accumulo di armate e risorse, con gli aspetti ruolistici ad agitare di tanto in tanto il ritmo dell’azione. Dopo l’incipit tolkeniano, siamo però curiosi di conoscere come Heroes of Annihilated Empires andrà avanti. Come presumibilmente molti altri, dato che il biglietto per muovere i primi passi in questo nuovo mondo di creature fantastiche e magia è, anche in ragione della natura seriale della narrazione, a buon mercato: 19,90 euro.

La copertina del primo capitolo di Heroes of Annihilated Empires
La copertina del primo capitolo di Heroes of Annihilated Empires