Mr. Pullman, i suoi libri spesso trattano in modo molto onesto e diretto di argomenti difficili come la perdita di persone amate. Perché questa scelta?

Perché credo nelle prerogative umane e nell'importanza e unicità dei sentimenti di cui l'uomo è dotato. Sono fattori universali in cui sono molto più interessato che nella magia o nella figura di maghi e stregoni. Per me il fantasy è un escamotage per parlare di aspetti più fondamentali della vita.

Parliamo un poco della sua partecipazione alla Fiera del Libro. Lei ha tenuto una conferenza con l'autrice italiana Silvana De Mari e la risposta del pubblico è stata eccezionale. Le è piaciuta l'esperienza?

Molto, è stata un'esperienza splendida! Silvana è una persona deliziosa e abbiamo scoperto di avere molto in comune, tra cui una stessa idea del fantasy e di quanto sia importante scrivere di valori come il coraggio, la vita o la capacità di sopravvivere alla guerra. Non conoscevo i libri di Silvana ma ho appena iniziato l'Ultimo Elfo e sono piuttosto ansioso di finirlo.

Il suo libro La Bussola d'Oro sta per diventare un film. Come si sente in merito?

Sono molto curioso del risultato finale e del fatto che il mio libro stia seguendo la stessa strada di altri buoni libri per ragazzi. La produzione di un film è un processo enorme da mettere in moto ed è piuttosto sconvolgente, soprattutto all'inizio.

Cosa ci può raccontare del film?

Sono molto felice di come sta venendo. l'intera produzione è molto coinvolta e impegnata e il livello di cura, lavoro e attenzione messo nella realizzazione dei set è incredibile. Inoltre, di solito film fantasy non hanno grandi star all'interno, ma in questo caso ci sono attori come Nicole Kidman e Daniel Craig. È molto eccitante.

È direttamente coinvolto con la produzione?

No, sono una sorta di consulente esterno. Partecipo fino a un certo livello ma non sono assunto dalla produzione. Mi avevano chiesto di farlo, di essere produttore esecutivo, ma ho preferito rifiutare perché se sei sul libro paga dei produttori sei legato a loro. Io preferisco essere certo di potermi sentire libero e di rispondere solo a me stesso.

Cosa si aspetta dal film?

Ovviamente spero che vada bene ma non ci resta che aspettare e vedere. Da un punto di vista personale credo che sarà una creazione indipendente rispetto al mio libro, ma va bene così. Non mi aspetto che copino il romanzo su grande schermo, è impossibile. Comunque credo che le persone coinvolte nella produzione rispettino il mio racconto; non ci resta che vedere il risultato e giudicare.

Ci può anticipare qualche dettaglio?

Oh, no, mi spiace. Dovrete vederlo, niente dettagli.

Bologna le ha dato un benvenuto caloroso. È una città che le piace? Ed è mai stato in Italia prima?

Sì, sono già stato molte volte in Italia ma è la prima volta a Bologna. È una città molto bella, è stato una gioia e un vero piacere.

Spero che potremo riaverla tra noi presto. Grazie per il tempo che ci ha dato.

Grazie a voi, alla prima occasione mi piacerebbe tornare.