Dal 9 al 24 giugno p.v. presso la Galleria d'arte Atrebates di Dozza (Bologna) sarà possibile ammirare le ultime opere realizzate da Ivan Cavini per la mostra dal titolo La Penna e la Spada, un viaggio tra il mito e la leggenda.

“Si può considerare l’illustrazione come una forma espressiva autonoma legata all’evoluzione dei linguaggi della pittura. In un’epoca come quella attuale, in cui l’immagine ha prevalicato su tutti i linguaggi della comunicazione, Cavini si distingue per la versatilità e la padronanza nell'uso delle tecniche più disparate riuscendo sempre a creare uno stile personale e a ordinare i dati essenziali di un messaggio senza distoglierne il senso di meraviglia.

Cavini riesce a passare dall'illustrazione su tavola al dipinto su tela, per poi esprimersi con la tecnica digitale come nella creazione di imponenti scenografie realizzate con i materiali più improbabili”

Illustratore e scenografo, Ivan Cavini è nato a Milano nel 1970 e ora vive e lavora a Dozza.

Ha realizzato illustrazioni per numerose case editrici e agenzie pubblicitarie, ha creato scenografie per spettacoli teatrali, trasmissioni televisive, negozi e musei; sue sono le scenografie digitali del film pilota d’animazione “Back to Eptar” che ha vinto il titolo di “Miglior Progetto Italiano 2002”.

Dal 2003, l’artista dozzese è definitivamente indicato tra i più apprezzati interpreti dell'arte fantasy in Italia e tra i più celebrati, anche a livello internazionale, per quanto riguarda l’illustrazione del mondo di Tolkien.

La sua partecipazione dal 2003 al 2005 alle 14 diverse esposizioni in Italia ed Europa all’interno della collettiva internazionale “Image from the Middle Earth” gli ha infatti portato fama e riconoscimenti.

Nel 2006, divenuto illustratore e scenografo di professione, ha iniziato a collaborare con la NEWRED & DIAZFERLAZZO e con la nota agenzia pubblicitaria ARMANDO TESTA per la quale ha creato le immagini della campagna pubblicitaria di CAPITALIA.

Sue opere sono state esposte in Italia (Castel S.Angelo, Villa Celimontana, Mole Vanvitelliana ecc..), in Polonia e in quattro musei in Giappone, tra i quali il prestigioso ”Itabashi Art museum” di Tokyo.

Recentemente ha realizzato due splendide statue degli “Argonath” per il museo internazionale di Tolkien che vedrà la luce nel 2009 in Svizzera. Le scenografie, commissionate dalla direzione del museo all'artista, sono costruite completamente con materiale riciclato e hanno un aspetto davvero imponente; sono infatti alte 3,50 mt.