Che Marina Lenti, redattrice di FantasyMagazine specializzata nelle notizie potteriane e già autrice del saggio L’incantesimo Harry Potter edito da Delos Books (www.fantasymagazine.it/anteprime/5638), fosse un’appassionata del maghetto di Hogwarts, lo avevamo già scoperto.

Quello che ora questo Harry Potter a test ci consente di scoprire è il piacere di giocare in modo nuovo con alcuni fra i libri più amati dell’intera storia della letteratura, uscendo dall’esperienza arricchiti oltre che divertiti.

Sì, perché questo libretto il cui titolo evidenzia soprattutto l’aspetto ludico potrebbe anche essere definito un saggio, vista la mole d’informazioni presenti nelle sue pagine. E questo senza scontare il principale difetto di buona parte dei testi che si prefiggono di ampliare le nostre conoscenze: quello di annoiare.

Inoltre, proprio perché questo non è esattamente un saggio, l’autrice riesce a toccare molti piccoli ma sfiziosi argomenti, come la biografia di Nicholas Flamel, le Veela o le Gelatine Tuttigusti+1 senza far diventare il testo troppo simile a una noiosa enciclopedia.

Il volume è suddiviso in quattro sezioni dedicate rispettivamente a J.K. Rowling, ai romanzi su Harry Potter, ai film che ne sono stati tratti e a quell’incredibile fenomeno che è divenuta l’attualità potteriana.

All’interno di questa grande suddivisione Marina passa da un argomento all’altro con leggerezza e ironia, toccando gli aspetti più curiosi o ricchi di significato di un mondo che solo se osservato con superficialità può essere confuso con una favoletta per bambini.

 

Anche se a un primo sguardo potrebbe sembrare un normale test a risposte chiuse, in cui il lettore deve solo scegliere quella che gli sembra la risposta giusta, la sorpresa si cela dietro ogni pagina.

Lì, infatti, nelle pagine con numero pari, la conferma – o la smentita – della risposta appena data viene approfondita in un breve ma esaustivo testo dedicato all’argomento su cui si è stati interrogati.

Si finisce così per rimanere affascinati nello scoprire nuove storie di mitologia o folklore, simbologie nascoste, problemi tecnici legati ai film o dettagli curiosi sugli attori che li hanno interpretati e sulle location che hanno ospitato le riprese.

Senza dimenticare che nulla nasce dal nulla, e che spesso i personaggi e le vicende narrati da J.K. Rowling hanno una loro origine nella storia personale della scrittrice, e che questi a loro volta hanno generato fenomeni di costume anche molto diversi fra loro.

L’impostazione è quella di un libro nato probabilmente per gioco, e la possibilità di giocare da soli o con gli amici è sempre presente nello spirito ludico che anima queste pagine. Così, senza neanche rendersene conto, spinti dalla curiosità di rispondere solo a un’ultima domanda, si arriva troppo presto al test di smistamento finale che assegna il lettore a una delle quattro Case. Anche loro non semplicemente elencate ma delineate nelle caratteristiche positive e negative che le contraddistinguono.

 

Pagina dopo pagina, domanda dopo domanda, il lettore è stato catturato dall’affascinante ragnatela d’informazioni che si sono susseguite l’una all’altra, contribuendo a creare il quadro complessivo di un mondo, quello che si può raggiungere partendo dal binario 9 e 3/4, ricco e complesso. Insomma, se i romanzi possono essere letti semplicemente come delle belle storie – e già questo non è poco – Harry Potter a test ci ricorda che quella straordinaria magia che è la fantasia, per essere davvero solida, ha bisogno di una buona base nella realtà.