La settima e penultima stagione di Il trono di spade è in corso.

Anzi con il quarto episodio ha appena effettuato il cosiddetto giro di boa, dato che questa stagione è composta da soli 7 episodi.

Non entro nel dettaglio degli eventi accaduti, che sono tanti e spettacolari. Come è tradizione della serie, molti sono stati tragici, con personaggi anche importanti e di riferimento uccisi più o meno con violenza.

Prima dell'inizio della stagione Milan Janosov, un dottorando del Center for Network Science della Central European University di Budapest, ha realizzato una rete di relazione tra 94 personaggi della serie basata sui romanzi di George R.R. Martin (o dovremmo dire ormai liberamente ispirata?), pubblicando i risultati della sua ricerca nell'articolo Network Science Predicts Who Dies Next in Game of Thrones, che potremmo tradurre come La scienza delle reti predice le prossime morti ne Il trono di spade.

Lo scopo è cercare di stabilire quali tra essi avessero la maggiore probabilità di non arrivare alla fine della serie.

L'analisi delle reti sociali

Senza entrare nei dettagli, Janosov ha applicato le metodologie di una branca di studi multidisciplinare chiamata Analisi delle reti sociali, o Teoria delle reti sociali, una cui definizione sintetica si può estrarre dalla relativa voce della Wikipedia.

Nella teoria delle reti sociali la società è vista e studiata come rete di relazioni, più o meno estese e strutturate. Il presupposto fondante è che ogni individuo (o attore) si relaziona con gli altri e questa sua interazione plasma e modifica il comportamento di entrambi. Lo scopo principale dell'analisi di network è appunto quello di individuare e analizzare tali legami (ties) tra gli individui (nodes). Diverse classi di misure sono disponibili in letteratura, rivolte fra l'altro all'esame delle proprietà di rete nel loro complesso (coesione, centralità, …), alla ricerca di sottoreti specifiche (gruppi, egonet) ed alla ricerca di somiglianze fra reti (equivalenza strutturale, automorfica e regolare).

La rete di Westeros

Per qualsiasi raccolta dati la fonte è importante. Janosov ha tratto la sua dai dialoghi contenuti nei file di sottotitoli contenuti nel sito genius.com.

La raccolta non è completa, poiché mancano la maggior parte degli episodi della seconda e terza stagione, ma sono disponibili e complete le altre quattro stagioni, che constano di quasi 600 scene. L'insieme dei dati è stato quindi considerato attendibile.

Ricordiamo che l'analisi è relativa a come sono sviluppati i rapporti tra i personaggi nella serie, e non nei libri. Questo dettaglio sarebbe interessante da approfondire, per valutare in modo analitico analogie e differenze tra i libri e la serie di David Benioff e D.B. Weiss

Nella rete sociale di Janosov ogni nodo rappresenta un personaggio della storia ed è quantificata la forza dell'interazione sociale tra coppie di personaggi con una variabile definita come  "peso del collegamento", che definiremo meglio più avanti. 

La rete dei rapporti tra i personaggi in Il trono di spade. Credit: Milan Janosov
La rete dei rapporti tra i personaggi in Il trono di spade. Credit: Milan Janosov

Nel grafico che correda l'articolo tutti i membri delle grandi Case sono contrassegnati con diversi colori: gli Stark in azzurro, i Lannister in rosso, i Martell in giallo e i Targaryen in viola e così via. Chi non appartiene a una Casa è in grigio.

Questa rappresentazione rende abbastanza chiaro quanto e  come interagisce un personaggio nell'economia della serie, perché la dimensione dei nodi è proporzionale al numero di contatti di ciascun personaggio.

Il viaggio è interessante, specialmente se effettuate uno zoom nella versione ad alta risoluzione del grafico, contenuta nell'articolo originale.

Janosov per esempio osserva una comunità separata intorno a Jon Snow, che sta a indicare che chi vive nei pressi della Barriera ha pochi contatti con il resto del regno. Tyrion, nel suo peregrinare tra le zone più estreme di Westeros collega diversi poli d'attrazione: lo stesso Snow,  Daenerys Targaryen che, sia pur in posizione periferica viene così collegata al polo di Approdo del Re, dove sono osservabili le grandi comunità degli Stark dei Lannister e le loro zone di influenza e interazione, come i legami tra le famiglie Stark e Tully e il conflitto tra i Lannister e i Martell, formando una fitta rete nel cuore della storia.

Nonostante non siano più nella serie spiccano ancora le dimensioni dei nodi relativi a Eddard e Catelyn Stark, segno che hanno interagito moltissimo durante i loro archi narrativi.

Il peso di ciascun personaggio nel Gioco del Trono

Janosov ha cercato quindi di dare una misura dell'importanza di ciascun personaggio, identificato da un nodo, basandosi non solo sul numero di scene in cui ciascun personaggio appare insieme a un altro ma anche utilizzando concetti della sua disciplina che considerino anche, nel grafico risultante dalle interazioni altre variabili come per esempio, la distanza dai centri di attrazione.

Lo scopo è quindi trovare una misura matematica utilizzabile per il calcolo della probabilità della sua morte entro la fine della serie. Non è infatti detto che una misura sia più indicativa della relativa importanza di un personaggio nella serie.

La tabella seguente mostra alcuni degli indici, per un gruppo di personaggi a caso, tra le misure di cui si tiene conto è anche il fatto che un personaggio sia morto nella serie.

Misure scelte da Milan Janosov per valutare il peso dei personaggi nella serie Il trono di spade.
Misure scelte da Milan Janosov per valutare il peso dei personaggi nella serie Il trono di spade.

L'analisi: chi vince e chi muore

Dei 94 personaggi considerati, al momento in cui è stata effettuata la ricerca ne erano morti già 61. Questa misura è stata utilizzata per una verifica incrociata degli algoritmi di predizione, che nel 72.3% dei casi hanno dato per altamente probabile la morte di personaggi che effettivamente sono morti nella serie. In otto casi invece il modello ha dato personaggio morti nella serie come candidati a sopravvivere, non riuscendo a "prevedere" la loro dipartita. 

Per quanto riguarda il caso Jon Snow, si è assunto, come evinto dalla tabella precedente, che non sia morto, anche se tecnicamente lo era, ed è risorto grazie alle magie di Melisandre.

Segue quindi una tabella delle probabilità di morte dei personaggi ritenuti più rappresentativi tra quelli che erano vivi alla fine della sesta stagione.

Tabella della probabilità di morte dei personaggi di Il trono di spade.
Tabella della probabilità di morte dei personaggi di Il trono di spade.

Conclusioni

Non commento per chi non avesse ancora visto gli episodi, perché qualche morte in questa lista c'è già stata. La lista è stata pubblicata prima della messa in onda della settima stagione. Ma adesso è già tempo di confronti.

Come in altri articoli che abbiamo pubblicato sul tema, è interessante vedere come tecniche anche molto complesse usate in branche più "serie" vengano usate per analizzare un mondo fantastico. Un mondo che però così conferma la grande suggestione suscitata prima nei lettori dei romanzi e poi negli spettatori della serie.

Quello che vorrei evidenziare è che non si tratta di tempo perso. Se parliamo di discipline che ci aiutino nell'analisi del nostro mondo, avere come campo di esercitazione un mondo da laboratorio con dati certi, nel quale verificare con certezza se gli strumenti sono accurati, è una risorsa preziosa.

Il grafico della probabilità delle morti
Il grafico della probabilità delle morti

Lo si evince proprio dalla verifica incrociata di Janosov con il dato conosciuto con certezza, ossia chi era già morto nella serie. Si tratta di qualcosa che consente quindi, parlando di un mondo che è appassionante da seguire nella sua evoluzione, di apprendere qualcosa che forse potrebbe aiutarci nella vita reale.

L'Inverno è arrivato. Ala fine della settima stagione spunteremo vari nomi da questa lista. E probabilmente alcuni sviluppi sfuggiranno alle regole della statistica e del calcolo delle probabilità, per rispondere solo alle esigenze del narratore.

Ma il bello è anche anche questo, non credete?