Gli appassionati del fantastico la conoscono soprattutto come Robin Hobb, ma lei, Margaret Astrid Lindholm Ogden, di romanzi ne ha scritti anche utilizzando il nome Megan Lindholm: dieci sono i libri firmati Megan Lindholm, contro i quattordici sotto lo pseudonimo ‘Robin Hobb’, nome scelto per omaggiare gli Hobbit di J.R.R. Tolkien.

Californiana di origine, classe 1952, Megan Lindholm ha pubblicato una decina di volumi che in italiano non sono stati tradotti: Harpy’s Flight, The Windsingers, The Limbreth Gate, The Luck of the Wheels (che fanno parte del The Ki and Vandien Quartet), The Reindeer People, Wolf’s Brothers (del ciclo Tillu and Kerlew), Wizard of the Pigeons,  Cloven Hooves, Alien Earth e The Gipsy.

Laddove nella produzione della Lindholm sono presenti anche volumi autoconclusivi, l’opera del suo alter ego Robin Hobb si contraddistingue per la possibilità di raggruppare i singoli romanzi all’interno di trilogie.

Quasi tutte le trilogie della Hobb, infatti, con l’eccezione della Soldier Son – in italiano Il Figlio Soldato – sono ambientate nello stesso mondo, il Realm of the Elderlings o Regno degli Antichi, ed esiste una sottotrama comune che si sviluppa nei singoli romanzi.

Nel mondo ricostruito da Robin Hobb, esistevano gli Elderling, un popolo in grado di usare le arti magiche che condivideva il territorio dei Sei Ducati con uomini e draghi. Le ragioni della scomparsa dei draghi e degli Elderling vengono lasciate in ombra dalla Hobb, che ci rende consapevoli dell’esistenza di questo antico popolo disseminando all’interno dei suoi romanzi segnali che riportano ad una civiltà precedente, di cui si è perduta quasi completamente memoria.

Quattro sono le saghe ascrivibili al ciclo degli Elderling, legate a due a due da un rapporto di contiguità: la Farseer Trilogy (Assassin’s Apprentice, Royal Assassins, Assassin’s Quest), la Liveship Traders Trilogy (Ship of Magic, Mad Ship, Ship of Destiny), la Tawny Man Trilogy (Fool’s Errand, Golden Fool, Fool’s Fate) e la Rain Wild Chronicles (Dragon Keeper, Dragon Haven, in corso d’opera).

La Farseer Trilogy e la Tawny Man Trilogy sono state le prime ad essere tradotte in italiano e sono state pubblicate da Fanucci con i nomi rispettivamente di Trilogia dei Lungavista (L’Apprendista Assassino, L’Assassino di Corte, Il Viaggio dell’Assassino) e di Trilogia dell’Uomo Ambrato (Il Risveglio dell’Assassino, La Furia dell’Assassino, Il Destino dell’Assassino). I Lungavista, pubblicati in originale tra il 1995 e il 1997, arrivano in Italia tra il 2003 e il 2005 e tutti i romanzi della saga sono usciti anche nella collana economica TIF extra. L’Uomo Ambrato in originale risale al 2003 e la trilogia è stata conclusa due anni dopo; il primo volume, Il Risveglio dell’Assassino, è attualmente uscito nella TIF extra, così come il secondo episodio, La Furia dell’Assassino.

Le due trilogie, come sottolineato dalle scelte della traduttrice Paola Cartoceti, hanno in comune ben più che l’ambientazione: i sei romanzi sono tutti incentrati attorno alla figura dell’Assassino, il bastardo reale FitzChevalier, detto Fitz, addestrato negli anni dell’infanzia dal vecchio Umbra, assassino di corte dei Lungavista, che regnano sui Sei Ducati.

Fitz è in grado di usare l’Arte, una pratica che permette a coloro che vengono addestrati di comunicare telepaticamente tra loro; è tuttavia in grado di utilizzare anche il meno comune e socialmente malvisto Spirito, una dote naturale che permette ad un uomo di sviluppare una relazione simbiotica con un animale: questo capita all’Assassino con il fedele lupo Nighteyes, Occhi di Notte, che gli sarà accanto nei momenti più bui delle sue avventure. Fitz dovrà aiutare l’erede al trono della dinastia dei Lungavista, suo zio Veritas, a resistere alla minaccia della Navi Rosse, che attaccano le coste dei Sei Ducati e praticano la Forgiatura, una strana pratica in grado di mutilare emotivamente gli uomini, rendendoli simili a bestie.

Figura solitaria e tormentata, l’Assassino è diviso tra l’aspirazione alla normalità e il senso del dovere nei confronti della famiglia reale. Il rimorso per le sue azioni  e i dolori causati dall’eccessivo uso dell’Arte, lo conducono inoltre alla dipendenza dall’Efedra, una droga scaccia incubi.