Analizziamo meglio la questione: 8 candidature non sono mica poche, se si guarda ai numeri. E sono categorie tecniche di tutto rispetto quali, per esempio gli effetti speciali visivi e sonori, le scenografia e la fotografia.

Molti appassionati però si aspettavano il bersaglio grosso, ossia la candidatura come miglior film e/o miglior regista per Christopher Nolan. Anche la sceneggiatura di Jonathan e Christopher Nolan, da un soggetto di David Goyer, non è stata reputata degna della candidatura.

Nel frattempo il film ha fatto incetta di altri premi, come il PGA (Producers Guild of America), l'associazione americana dei produttori, e ha ottenuto incassi stratosferici, alla data del 26 gennaio 2009 ha totalizzato 997 milioni di dollari in tutto il mondo (fonte BoxOfficeMojo).

Il rating di Rotten Tomatoes è del 94%, avendo avuto solo 16 recensioni negative su 263. Su Imdb il rating è di 9/10. La stampa USA, dal New York Times, al Washington Post, passando per USA Today  e il Los Angeles Times, ha tributato ottime recensioni al film.

Sarebbe facile a questo punto dire che la giuria degli Academy Awards abbia dei preconcetti nei confronti dei film di "genere".

Questo non è del tutto vero. Ricordiamo infatti che la giuria è composta di addetti ai lavori quali registi, produttori, attori. E ci sono almeno un paio di esempi di registi "mainstream" che hanno effettuato incursioni nel film di "genere". Bryan Singer con I due X-MenSuperman Returns, oppure Sam Raim con i tre Spider-Man.

Ricordiamo che Kenneth Branagh dirigerà un film su Thor, e vogliamo credere che ci sia anche un progetto artistico dietro, non solo il bisogno di denaro.

Nel 2004, Il signore degli Anelli: Il ritorno del Re, diretto da Peter Jackson, vinse ben 11 oscar, al pari di Ben Hur e Titanic; tra essi il premio come migliore regista e per il miglior film. La trilogia diretta da Jackson, una delle più complesse imprese cinematografiche mai realizzate, vinse complessivamente 17 Oscar. L'Academy premiò la capacità di Jackson di portare a termine l'impresa, ma anche il risultato conseguito, sia in termini qualitativi che di incassi (il film è attualmente secondo nella lista dei maggiori incassi di tutti i tempi).

Non abbiamo ancora visto in Italia il grande favorito, The Curious Case of Benjamin Button, che viene presentato come una romantica storia d'amore con elementi fantastici.

Non possiamo dire se appagherà la voglia di fantastico che abbiamo noi appassionati del genere. Pur tuttavia deve avere appagato l'Academy. Le 13 nomination sono lì a testimoniarlo.

Una ipotesi che rimbalza in rete in questi giorni è che a nuocere al film sia il fatto che, alla fin fine, Il Cavaliere Oscuro sia la rilettura di un personaggio già visto molte volte, e con coniugazioni del tema non sempre brillanti, pensiamo per esempio ai film di Joel Schumacher. Questo a prescindere dal valore del film di Nolan.

Di nostro aggiungerei che, Heath Ledger a parte, il film non ha il tipico cast "all-star" dei film "da Oscar". Bale è un ottimo attore, acclamato per The Machinist, ma non è un "divo". Non crediamo sia cinico pensare che l'ottima interpretazione di Ledger non sarebbe stata acclamata con la stessa enfasi nel caso in cui l'attore non fosse morto.

Insomma non è un film ruffianamente concepito per l'Oscar. Molti pensano che sia un capolavoro assoluto, ma sicuramente non è nato allo scopo di accattivarsi le simpatie di un certo "establishment", ma per il favore e il divertimento del pubblico.

Le tematiche trattate non sono affatto rassicuranti, nemmeno per un istante si può definire il finale un Happy End.

Intendiamoci, i film da Oscar non sempre hanno il finale felice da favola, ma in generale anche quelli con il finale triste contengono una morale consolatoria.

Il ritorno del Re di Jackson, non aveva un cast di divi, ma è pur vero che raccontava una storia nella quale alla fine il bene trionfava oltre ogni ragionevole dubbio, almeno a una lettura non troppo approfondita, che è poi il livello medio di percezione del pubblico.

L'unico elemento che avrebbe potuto far pendere la bilancia verso il Cavaliere Oscuro è quello relativo alla resa al botteghino del film, che al momento è quarto nella classifica dei maggiori incassi.

Le nomination "tecniche" sono il segnale che quest'attenzione c'è stata. Il film è stato considerato un pregevole racconto di genere, ben realizzato, ma senza i numeri per essere considerato uno dei migliori di tutti i tempi.

Ce ne faremo una ragione, Blade Runner di Ridley Scott è considerato un capolavoro pur senza aver mai vinto l'Oscar (ed ebbe solo 2 nomination tecniche). Stanley Kubrick ebbe solo nomination nella sua carriera, e l'unica statuetta vinta da 2001 Odissea nello spazio, altro film considerato un capolavoro, fu per gli effetti speciali.

È noto che l'Academy ha sempre avuto simpatie e/o antipatie "storiche". Per anni ha snobbato Martin Scorsese per esempio, mentre ha sempre guardato con simpatia a Meryl Streep o Clint Eastwood (il cui Gran Torino però è stato snobbato quest'anno, quasi come eccezione che conferma la regola). In questo caso più che l'antipatia, può aver giocato la "non simpatia" con il regista o con il tema del film.

Il dibattito non si fermerà qui. Ne siamo certi.  A voi lettori la parola.