Sono molte le cose che andrebbero scritte su Il sigillo degli Eldowin e cercherò, in questa recensione, di riassumerle tutte. Non vorrei partire da quanto si narra in questo terzo e conclusivo volume della Trilogia degli Eldowin, ma dalle peripezie che questo libro ha incontrato prima di vedere la luce. Già perché noi di Fantasy Magazine, che solitamente non segnaliamo e/o recensiamo romanzi auto prodotti, abbiamo scelto di parlare di Il sigillo degli Eldowin. Facciamo un passo indietro: l'esordio nel fantasy di Laura Iuorio risale al 2007, quando Fanucci pubblicò Il destino degli Eldowin. Due anni dopo, nel 2009, uscì sempre per Fanucci La leggenda degli Eldowin. Di entrambi i romanzi abbiamo scritto e potete leggere qui e qui le nostre recensioni. Questo terzo e conclusivo volume arriva ad anni di distanza in Kindle Edition. Ci è dunque sembrato giusto "concludere il discorso" con i lettori di Fantasy Magazine che magari, in alternativa, non sarebbero neppure stati informati dell'uscita del romanzo. 

Il primo aspetto a colpirmi quando ho iniziato a leggere Il sigillo degli Eldowin è stata la qualità pressoché invariata della scrittura della Iuorio. Non si ha mai l'impressione di sciatteria o di assenza di editing: tutto è esattamente come e dove dovrebbe essere e in questo, avendo letto altri suoi lavori, posso affermare che Laura Iuorio è una garanzia. La storia riprende da dove l'avevamo lasciata al termine di La leggenda degli Eldowin. In questo romanzo l'aspetto corale, già presente nei volumi precedenti, è se possibile persino più accentuato. I destini dei molti personaggi si intrecciano fino al climax finale, in cui anche quelli che nel corso della saga erano sembrati incontri casuali troveranno un loro senso e una loro collocazione. Sembra quasi di assistere a un finale di stagione di una serie televisiva finemente progettato. 

E' soprattutto l'approfondimento psicologico sui personaggi a lasciare al lettore un senso di appagamento: nel corso dei libri ognuno ha portato avanti un suo personale percorso di crescita e maturazione. Non tutti avranno l'happy ending che avevamo sognato per loro (non dirò di più per non incorrere in rischio spoiler), ma ognuno troverà la sua dimensione, non quella che ci saremmo aspettati ma senza dubbio quella più giusta. Chi si credeva un codardo si scopre coraggioso, chi era senza fede si ritrova a credere, chi sembrava incapace di amare si sacrifica per un atto di gentilezza. Personalmente ho sempre trovato interessante seguire le vicende della maga Reven, così fredda da sembrarci a tratti sociopatica, un personaggio che vorremmo veder redento e che si redimerà a metà. Ho apprezzato la scelta della Iuorio di darle una nuova possibilità senza però snaturare il personaggio, una scelta che altri autori forse non avrebbero fatto. Si ha quasi l'impressione che le avventure della maga che ha dedicato la vita a vendicarsi dell'uomo che l'ha ingannata, Adras l'Oscuro, possano avere un seguito, ma questo lo sapremo solo col tempo. La stessa Reven, e il suo storico accompagnatore Denian il barbaro, hanno forse meno spazio in questo episodio conclusivo rispetto ai precedenti volumi. Vengono invece più fuori Laial ed Eledrel Eldowin, gli unici due Eldowin rimasti sulla faccia della terra, che recupereranno il loro amore grazie a una lontananza forzata, recuperando al tempo stesso le proprie identità più profonde. 

Laura Iuorio ha la grande capacità di scrivere un fantasy umano, in cui sono soprattutto i caratteri, tratteggiati benissimo, a spiccare. Il sigillo degli Eldowin è un libro godibile non solo per gli amanti del fantasy, ma di sicuro un amante del fantasy non può lasciarselo sfuggire.