La fase di scrittura è terminata, ora per la realizzazione delle Cronache del ghiaccio e del fuoco se ne apre un’altra.

No, George R.R. Martin non ha terminato A Dance with Dragons, quinto, attesissimo, romanzo della saga che lo ha reso famoso in tutto il mondo. A essere pronta è la sceneggiatura dell’episodio pilota dell’adattamento televisivo in corso di realizzazione ad opera della rete HBO.

Il testo completo non è stato diffuso, ma l’autore di Bayonne ne ha fatto conoscere il contenuto, insieme alla sua eccitazione per come stanno procedendo le cose, al blog autorizzato.

Questa la trama: l’inizio dell’episodio è dedicato al prologo, con Gared, Waymar Royce e Will che s’imbattono negli Estranei durante la loro missione oltre la Barriera.

Seguono i titoli di testa, sovrapposti al volo di un corvo che, percorrendo la mappa dei Sette Regni, dal Castello Nero giunge ad Approdo del Re dopo aver toccato tutti i luoghi più importanti, fra i quali vi è naturalmente Grande Inverno.

La scena successiva, quella della decapitazione, segue in maniera molto fedele gli eventi del primo capitolo del libro, compreso il calcio di Theon alla testa del condannato. Subito dopo vengono scoperti i Metalupi.

Quindi si salta al terzo capitolo, che da’ l’avvio alle vicende di Daenerys. Lei e Viserys discutono del suo prossimo matrimonio, e fanno piani per riconquistare il trono. Poi Illyrio li presenta al kahl Drogo.

Un nuovo cambio di scena trasporta lo spettatore ad Approdo del Re, presso il corpo senza vita di Jon Arryn. Lì Cersei e Pycelle s’interrogano sul significato delle sue ultime parole, “Il seme è forte.” Nello stesso momento, mentre Tyrion si sta intrattenendo con una delle ragazze di un bordello, irrompe Jaime per dirgli che devono partire per Grande Inverno.

Un breve passaggio indietro nel secondo capitolo mostra Ned e Catelyn nel parco degli dei, intenti a parlare del prossimo arrivo del corteo regale.

Quando Robert arriva lui e Ned si recano nella cripta per poter discutere senza essere uditi da nessuno. Nella scena successiva, quella della festa nella sala grande, compare uno scambio di battute fra Ned e Jaime assente nel romanzo.

Poi Jon parla con Benjen dei Guardiani della Notte e con Tyrion dei bastardi.

Poco dopo, nella loro camera da letto, Ned e Catelyn ricevono il messaggio di Lysa, e lui decide di accettare l’offerta di Robert.

Il giorno successivo i giovani Stark e Lannister si affrontano con le spade da esercitazione.

Tutte queste scene, ad eccezione dell’incontro fra Ned e Jaime, benché un po’ condensate seguono molto fedelmente quanto descritto in Il trono di spade.

Un nuovo salto riporta lo spettatore a Pentos, alla festa nuziale di Dany e Drogo. Ci sono balli, stupri e uccisioni. I doni vengono consegnati, e la coppia consuma il matrimonio.

Il film si chiude a Grande Inverno, dove Robert e Ned parlano prima di partire per una battuta di caccia.

Bran scala le mura e spia Cersei e Jaime. Quest’ultimo mormora “Amore, amore… quali atti si compiono in tuo nome…” Poi la caduta nell’oscurità.

Chi ha letto la sceneggiatura si dichiara impaziente di vedere l’episodio ultimato. In un singolo film trovano spazio numerose scene, e il blog, Winter Is Coming, temeva che la storia finisse per avere un ritmo troppo lento.

Fra il prologo e la fine dell’ottavo capitolo non accadono molti eventi rilevanti, ma nonostante questo David Benioff e D.B. Weiss sono riusciti a fornire tutte le informazioni più importanti mantenendo alto il livello d’interesse.

Una sorpresa è legata alle scene aggiunte. Martin ha dichiarato che si tratta di un adattamento fedele al testo originario, ma la sceneggiatura si discosta dal romanzo in diversi punti. Per esempio, nello script non si vede il combattimento fra Royce e l’Estraneo. Semplicemente i due Guardiani della notte vengono circondati, ed è sottointeso che vengano uccisi.

La differenza più grande, però, è data dalle scene aggiunte ambientate ad Approdo del Re. La presentazione di Tyrion in un bordello è divertente, e adeguata al suo carattere. E anche se la scena non compare nel romanzo il dialogo coglie perfettamente l’animo dei due fratelli.

Cambia anche l’età di alcuni personaggi. Jon e Robb hanno 17 anni invece di 14, Sansa 13 e non 11, che risulta invece essere l’età di Arya, anche lei cresciuta di due anni. Bran passa da 7 a 8, Dany da 13 a 15. Gli altri ragazzi sembrano mantenere la stessa età che hanno nel romanzo, creando così una stranezza nel duello fra Robb e Jeoffrey, separati da 4 anni.

Non ci sono flashback. La storia del passato, con il re Aerys il Folle, la ribellione di Robert e la vicenda di Lyanna, viene raccontata direttamente nei dialoghi fra i vari personaggi in maniera molto efficace.

Complessivamente, si tratta di un’ottima sceneggiatura, molto serrata e con un buon ritmo.

I dialoghi sono eccellenti, in parte ripresi parola per parola dal romanzo, ma con alcune battute divertenti pronunciate da Tyrion, Robert e Jaime. I personaggi sono costruiti bene, e si percepisce chi siano davvero. Compaiono anche una certa quantità di sesso, linguaggio volgare e sangue, rispettando anche in questo lo spirito della storia.

A meno che la produzione non decida di pasticciare sul testo o non lo trovi troppo costoso, i fan della saga avranno modo di divertirsi.

Perché, come ben sanno gli Stark, l’inverno sta arrivando.