Lucca Comics& Games, primo giorno. Negli stand c'è un’atmosfera di attesa, il grosso degli appassionati deve ancora arrivare: tutti aspettano l’onda di marea da domani a domenica.

La casa editice Asengard è già pronta, e un’intervista non può mancare. Ringrazio Edoardo Valsesia, il “signor Asengard”, per la gentilezza e la disponibilità.

Asengard è un editore coraggioso nel panorama editoriale fantasy: pubblica scrittori giovani e spesso esordienti, senza alcun contributo.   A breve distanza dal vostro esordio (2006), siete riusciti a essere competitivi?

Facendo un bilancio, posso dire che siamo in grado di tenere fede alla nostra impostazione iniziale: questo grazie alla decisione di pubblicare esordienti validi accanto ad autori già affermati. Sicuramente le scelte iniziali sono state fatte in base ai nostri gusti personali: devo dire che abbiamo avuto fortuna, visto che le prime pubblicazioni di Asengard sono state accolte positivamente. Questo ci ha permesso di continuare il viaggio nel mondo editoriale del Fantasy.

La Fiera di Lucca è diventata, negli ultimi anni, un evento importante per gli appassionati del Fantastico: qual è la vostra impressione?

Questa è la nostra prima esperienza a Lucca, data la nostra “nascita” piuttosto recente.  Dopo l’esperienza più che positiva alla Fiera di Torino, abbiamo deciso di partecipare per la prima volta alla manifestazione toscana, sia perché abbiamo una buona scelta di libri da presentare, sia perché il Comics & Games ha un target giovane e molto fantasy, in linea con le nostre proposte editoriali.

Quali sono le novità Asengard?

L’uscita più recente è il secondo volume di Prodigium, di Francesco Falconi. Oltre a questo, abbiamo i recenti Zeferina di Riccardo Coltri, e l’antologia Sanctuary curata da Luca Azzolini. Le nostre prossime novità saranno presentate nei primi mesi del 2010. Abbiamo in programma alcune novità di sicuro interesse per gli appassionati.

Parliamo di Sanctuary: in genere le case editrici sono restie a proporre antologie, specialmente di autori vari.  Come è andata questa esperienza?

Considero Sanctuary un’idea coraggiosa. Lavorare su quest’antologia mi ha permesso di rivalutare la capacità espressiva ed espositiva del Fantasy in formato racconto, spesso sottovalutato rispetto al romanzo. Ne siamo molto soddisfatti.

Come si è detto, voi avete il grande pregio di essere aperti agli esordienti. Quali sono gli errori che assolutamente non bisogna fare proponendovi un manoscritto?

Ci sarebbe molto da raccontare, ma mi limito ai casi più eclatanti. Non è utile dire che il romanzo è piaciuto alla mamma e al papà, o alla zia e alla nonna… Anche autogiudicare il manoscritto non fa una bella impressione; ovvio che per l’autore la propria creatura è un capolavoro, ma asserzioni del tipo: "Il mio romanzo farà il successo economico della casa editrice e di tutto l’universo” non predispone a una lettura seria e interessata.  Inoltre, per l’invio dei manoscritti, sono richieste poche e semplici modalità indicate sul sito. Non è difficile rispettarle!

Asengard legge un’opera valida e decide di pubblicarla. A questo punto si pone il problema dell’editing.  Qual è la situazione, in generale?

Quello che ci arriva ha ovviamente vari livelli di “cura” da parte degli autori. Alcune opere sono riviste al meglio, altre delegano parte della revisione al nostro editing. Posso dire che a parità di valore, la bellezza di un testo è molto più evidente e comprensibile se è l’autore a curarne la forma. Un testo scorrevole e corretto fa sicuramente un’impressione migliore, perché facilita la lettura e rende più visibili i meriti di originalità, intreccio e stile. Presentare al meglio, sotto ogni punto di vista, è nell’interesse dell’autore e favorisce una buona predisposizione alla valutazione da parte della casa editrice.

Parliamo ancora del futuro: la vostra linea editoriale sarà sempre rivolta al Fantasy o avete in progetto il Fantastico più in generale?

Fantasy, sicuramente, e Fantasy italiano. Anche perché il genere è vasto e aperto a tante possibili diramazioni: Urban fantasy, Horror Fantasy, Med fantasy, New Weird e quant’altro. C’è ancora moltissimo da proporre e sperimentare. Molti autori italiani stanno procedendo in queste direzioni, e noi ne siamo interessati.