Corre voce che l’imminente Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban uscirà, almeno negli Stati Uniti, con l’obbligo di PG-13, ovvero il divieto di assistere al film senza i genitori se si hanno meno di tredici anni.

E’ vero che nel film vedremo scene abbastanza paurose, creature orribili come i Dissennatori ma questo non ci sembra sufficiente a giustificare una scelta di questo tipo.

Forse a influenzare la decisione della Motion Picture Association of America sono intervenuti altri fattori.

Primo il fatto che la regia del film sia stata curata da Alfonso Cuarón, che ha alle spalle una pellicola come Y Tu Mama También (vincitrice del premio per la miglior sceneggiatura alla 58° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia); un film “sessuale” nel quale, senza alcuna reticenza, il regista affronta tutte le situazioni del genere che si verificano realmente nell'ambiente giovanile dei due protagonisti.

Secondo che i giovani attori de Il Prigioniero di Azkaban ormai sono cresciuti e si trovano proprio nel bel mezzo di quella tempestosa fase della vita che è l’adolescenza che, a quanto pare, Cuarón in questo caso ha saputo tratteggiare con molta bravura.

La decisione ci pare eccessiva e un po’ ipocrita, considerando anche che i bambini di oggi sono, purtroppo, fin troppo abituati a vedere scene, reali o di fantasia, non proprio adatte alla loro età trasmesse a tutte le ore da tutti i media.

Andando avanti di questo passo c’è il rischio che, prima o poi, si finirà col chiedere alla Disney di mettere le mutande a tutti gli abitanti di Paperopoli.