J.K.Rowling ha dichiarato che Alfonso Cuarón ha avuto una felice intuizione; infatti il regista, in Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, ha inavvertitamente preannunciato degli eventi che dovranno accadere nel sesto e settimo libro che la stessa autrice deve ancora completare.

“Mi è venuta davvero la pelle d’oca quando ho visto un paio di quelle cose, e ho pensato che la gente potrebbe guardare il film e pensare che sono state messe lì come indizi” ha detto la scrittrice in una recente intervista.

Cuarón da parte sua ha dichiarato: “E’ stata pura e semplice intuizione ma tutto è così eloquente da un punto di vista emotivo che tutti i suggerimenti si possono trovare nel libro”.

La Rowling ha sempre sostenuto che Cuarón ha sempre avuto un’ottima intuizione per il suo film che è meno letterale rispetto al romanzo dei due precedenti ed è anche più breve.

E’ rimasta particolarmente impressionata dalla sua visione dei Dissennatori. “Sono paurosi come li avevo immaginati, semplicemente superbi” ha continuato l’autrice “Uno dei momenti più importanti del libro ruota su Harry che riesce a sconfiggere i Dissennatori che per me sono la personificazione della tristezza e della depressione. Penso che Alfonso abbia fatto veramente un gran lavoro riuscendo a mostrare cosa quegli esseri possono far provare e le circostanze nelle quali si cade in loro potere”.

La Rowling ha continuato dicendo che il processo creativo del terzo libro ha rappresentato “l’esperienza di scrittura più gratificante che io abbia mai avuto. Dei cinque libri che sono stati pubblicati Azkaban è stato il più semplice da scrivere e penso che lo si veda, Mi sentivo a mio agio, i miei problemi finanziari più immediati erano superati e l’attenzione della stampa non era così pressante come adesso”.

Ha aggiunto anche di essere rimasta subito intrigata dall’idea di affidare la regia a Cuarón del quale le è piaciuto tantissimo Y Tu Mama También. “E’ chiaro che Alfonso capisce gli adolescenti e tutti sanno che i miei personaggi hanno ormai tredici anni... Questo è il libro in cui Harry, alla lettera, apprende come avere cura di sé, scopre che suo padre è come lo aveva immaginato, trova ben due padri putativi, ma il solo che gli salva la vita è proprio lui stesso”.

La scrittrice ha sempre apprezzato la capacità di Cuarón di trarre film da romanzi classici per ragazzi. “Avevo visto La Piccola Principessa e pensavo fosse un adattamento eccellente, non molto letterale ma assai aderente alla realtà emozionale della storia. Alfonso ha realizzato la sua versione del mio mondo. E’ suo figlio. Proprio perché i libri e i film sono mezzi di comunicazione tanto diversi, un adattamento letterale potrebbe non essere la soluzione migliore; lui ha fatto esattamente ciò che io speravo, ha inserito anche tantissimo umorismo, penso sia fantastico. Rimarrei veramente molto sorpresa se la gente non ritrovasse le parti favorite del libro nel film”.