Ci sarà un franchise di successo nel quale Hugo Weaving non è apparso? Il signore degli Anelli, Matrix, lo Hobbit, Transformers, senza dimenticare V per Vendetta. E ora anche Captain America: The First Avenger.

Qualche tempo fa in rete si sono diffuse le solite voci incontrollate su una trattativa tra l'attore britannico, naturalizzato austrialiano, e i Marvel studios, che lo avevano selezionato per interpretare il ruolo dell'Antagonista per eccellenza di Capitan America: Il Teschio Rosso.

E' di oggi la notizia che Weaving ha raggiunto un accordo con la produzione e interpreterà il super-soldato nazista accanto a Chris Evans (Steve Rogers/Cap) e Hayley Atwell (Peggy Carter). 

Il film sarà ambientato nel passato del Marvel Universe cinematografico, durante la Seconda Guerra Mondiale. Narrerà degli eventi che porteranno il gracile e malaticcio Steve Rogers a sottoporsi all'esperimento che lo trasformerà nel super soldato americano noto come Capitan America.

Non crediamo che ci sia bisogno di presentare Hugo Weaving ai nostri lettori, che lo ricorderanno sicuramente nel ruolo dell'Agente Smith, nella trilogia di Matrix, e nei panni di Elrond, il signore degli Elfi, nella trilogia di Peter Jackson tratta da Il Signore degli Anelli, V in V For Vendetta.

Recentemente lo abbiamo visto fronteggiare Benicio del Toro in The Wolfman, ma a chi vede i film in lingua originale non sarà sfuggita la sua interpretazione della voce di Megatron nei due film sui Transformers.

Weaving è un antagonista che rischia di togliere spazio al protagonista. D'altra parte ormai i ruoli di cattivo nei film sui supereroi sembrano essere quel fiore all'occhiello della carriera che, negli anni '60 e '70, era rappresentato dai ruoli di antagonista nei film su James Bond.

E ora qualche cenno sul ruolo che l'attore andrà a interpretare.

La prima apparizione del Teschio Rosso, in Captain America Comics # 1 (Mar 1941).
La prima apparizione del Teschio Rosso, in Captain America Comics # 1 (Mar 1941).
Un personaggio chiamato Teschio Rosso apparve quasi subito nella saga fumettistica di Capitan America, già nel 1941. Era la quarta storia del Capitano, intitolata: Capitan America e l'enigma di Teschio Rosso, scritta da Joe Simon e disegnata da Jack Kirby. Alla fine della storia, Cap e il suo partner Bucky scopriranno che sotto la maschera si cela un traditore al soldo dei Nazisti chiamato George Maxon. Ma nonostante che Maxon alla fine della storia sembri morto, il Teschio Rosso tornerà qualche storia dopo, con la sua identità stavolta lasciata in ombra.

E' un clichè classico quello di far sembrare morto il cattivo a ogni sua apparizione. In effetti anche la seconda volta e tutte le volte che il Teschio farà capolino nelle storie.

Quando negli anni '60 Stan Lee e Jack Kirby inseriranno il Capitano nel Marvel Universe, non si dimenticheranno della sua nemesi storica, apparsa anche nella retorica e propagandistica ripresa delle storie del personaggio negli anni '50, come impostore sovietico dal nome di Albert Malik.

Sarà quindi negli anni '60 che i lettori scopriranno che il vero nome del Teschio è Johann Schimdt, e che Maxon era quindi solo un traditore pagato per impersonare il Teschio. Anche Schimdt è sopravvissuto in modo fortunoso alla II guerra mondiale, mantenendo intatto il suo potere e il suo odio per l'America e il suo simbolo, il Capitano. In realtà a questo punto il lettore è certo che in tutte le apparizioni del Teschio della serie "classica" successive alla prima, la maschera è indossata da Schimdt.

Le origini del Teschio furono quindi raccontate nella storia Le Origini del Teschio Rosso, pubblicata per la prima volta in Italia nel 1973, nel numero 2 del quattordicinale Capitan America, edito dalle edizioni Corno.

In sole dieci e drammatiche tavole viene raccontata dell'infanzia di odio e terrore di Johann, dell'incontro di sguardi tra lui ed Adolf Hitler, che aveva appena sfidato un suo ufficiale urlandogli che avrebbe potuto addestrare e rendere un perfetto nazionalsocialista chiunque, anche il fattorino. In realtà è in quell'incontro di sguardi che Hitler nota un odio per l'umanità pari, se non superiore al suo, e sarà egli stesso a curarsi del suo addestramento per renderlo una perfetta macchina per uccidere.

La storia originale, pubblicato nel 1965 sul numero 66 del mensile antologico Tales Of Suspense, vinse quell'anno il premio come migliore storia breve a fumetti.

Quanto di tutto questo sarà nel film è ancora presto per dirlo, ma l'attore scelto per il personaggio è sicuramente in grado di sostenere il ruolo.

Captain America: The first Avenger, uscirà nelle sale statunitensi il 22 luglio 2011.