Un’antologia formata da dodici racconti per la collana Camera Oscura, diretta da Daniele Bonfanti. Ambientazione Venezia, più precisamente nel periodo di Carnevale, da cui il titolo - volume curato, oltre che da Bonfanti, anche da David Riva. Nomi nuovi, conosciuti e affermati, tra gli autori: Michael Laimo, Riccardo Coltri, Samuel Marolla, Marica Petrolati, David Riva, Alberto Priora, Stefano Andrea Noventa, Davide Cassia, Simone Corà, J. Romano, Gabriele Lattanzio e Zefiro Mesvell. Dodici racconti che si intrecciano con i capitoli di Mario Cella (ideatore del libro) e Ian Delacroix.

La veste grafica di Carnevale salta subito all’occhio, ancor prima dei dodici racconti. Le illustrazioni degli artisti di Diramazioni (conosciuti anche come Vocisconnesse e Tryfar), sono complesse immagini che impreziosiscono gran parte del libro. Figure caratteristiche per ogni capitolo, più la cover, in cui sullo sfondo emerge una Venezia misteriosa e tetra. Arte visiva che si rifà alla fotografia e al fotoritocco con Photoshop; ed è impossibile non considerare questi lavori come una citazione e/o ispirazione a uno dei maggiori sviluppatori dell’arte digitale concettuale, Dave McKean. Sbilanciandosi in una considerazione, forse Carnevale sarebbe stata tutt’altra antologia priva dei lavori del duo grafico milanese, particolare che avrebbe probabilmente conferito meno risalto a tutto il progetto narrativo. 

Veniamo ai racconti. Ciò che cattura è indubbiamente l’ambientazione, cardine principale di tutta l’opera. Una minuziosa rappresentazione della città sulla laguna, che mescola all’attualità le tradizioni di tempi andati – è il caso di Non dimenticare mai di Gabriele Lattanzio – con alcuni rimandi a un’epoca ancora più datata, quella del Settecento. Ottima rappresentazione dell’ambientazione, dunque, che purtroppo non rispecchia il carattere e la trama delle dodici produzioni. Se il lettore è catturato da una prosa curata e scorrevole, caratteristica comune per ogni autore, non si può certo dire lo stesso delle storie, incapaci di appassionare completamente e di lasciare un segno una volta chiuso il volume. Trame opache, con poche eccezioni, tra cui Una sola notte di David Riva, con protagonista la maschera diavolesca di Alichino, genesi del più conosciuto Arlecchino, e il racconto Puzzle di carne di Davide Cassia, autore di Inferno 17, thriller del 2007 sempre pubblicato da Edizioni XII

Ineccepibile dal punto di vista stilistico. L’atmosfera e il mistero di una Venezia stregata dal Giovedì Grasso si tocca con mano e si osserva con la mente. Ma non basta a Carnevale per impiantarsi in modo totalmente positivo nell’immaginario del lettore. Laddove sbocciano le buone, alte aspettative, queste vengono leggermente deluse a fine lettura, facendo dell’antologia una discreta produzione a cui è mancato un salto di qualità per un’affermazione editoriale di maggior rilievo.