Il pilot di Game of Thrones è andato in onda su HBO il 17 aprile scorso, con un seguito di oltre due milioni di telespettatori. Una cifra risibile per i grossi network nazionali, ma buona per un canale via cavo come HBO, che si regge su criteri - soprattutto di budget - diversi. Vale anche la pena di ricordare che tre anni fa True Blood esordì con poco più di un milione di telespettatori, eppure da allora è diventato una delle serie di punta del canale. E in effetti sembra che HBO abbia intenzione di continuare a credere nelle possibilità di successo della sua produzione più giovane.

Il risultato della serata di domenica è stato talmente buono che HBO ha già annunciato ufficialmente che la serie tv tratta dalla saga di George R.R. Martin tornerà per una seconda stagione. "Siamo estremamente soddisfatti del modo in cui David Benioff e D.B. Weiss (i produttori esecutivi di Game of Thrones, n.d.r.) hanno portato sullo schermo lo splendido libro di George R.R. Martin, e entusiasti della risposta che abbiamo avuto dai media e dai nostri spettatori". Queste le parole di Michael Lombardo, direttore della programmazione del canale, il giorno dopo la messa in onda del pilot della serie.

Oltre al buon riscontro di pubblico, i 50 milioni di dollari investiti nella prima stagione di 10 episodi hanno avuto per ora un'ottima risposta di critica; vedremo se nelle prossime settimane la serie giustificherà le previsioni della produzione continuando in crescendo.

Vi proponiamo la suggestiva sigla della miniserie, realizzata da Angus Wall per a52, la stessa compagnia che ha realizzato altre sigle per HBO tra cui Carnivàle, Rome, Deadwood e John from Cincinnati. 

La musica originale è di Ramin Djawadi, compositore delle colonne sonore di Blade, Iron Man,  Scontro tra Titani e Prison Break.

Chi conosce la saga riconoscerà la mappa dei Sette regni.