Genere: Role-Playing

Produttore: Bethesda Game Studios

Versione provata: PC

Voto 3/5

Immenso.

Non ho altri aggettivi per definire in breve The Elder Scrolls V: Skyrim, il gioco RPG d'azione di Bethesda Softworks. Una esperienza immersiva, totalizzante, una vera e propria second life fantasy. 

Ambientato duecento anni dopo gli eventi del precedente Oblivion, è un gioco che è vasto già nella sua trama principale, ma diventa enorme per la quantità e qualità di elementi giocabili presenti nel mondo.

L'opera di sviluppo del gioco non ha nulla da invidiare a una vera e propria subcreazione di un mondo secondario, concetto al quale siamo abituati come lettori di narrativa.

È una narrazione che vede il giocatore nelle duplici vesti di personaggio scritto e lettore, senza l'ingrato compito di creare il mondo narrativo.

In realtà la principale caratterista del gioco è che il come questo mondo narrativo si rapporti al personaggio cambia in funzione delle scelte fondamentali. Se vogliamo essere maghi, combattenti o ladri,  dobbiamo essere preparati all'idea che il mondo e i personaggi intorno a noi si adatteranno di conseguenza. Questo è frutto sia della qualità della costruzione narrativa, sia del lavoro tecnico degli sviluppatori delle Intelligenze Artificiali, le famose Radiant AI.

Sfuggo alla tentazione di raccontarvi oltre di storia e personaggio, che meritano invece la scoperta momento per momento. Trovate la sinossi ovunque, vorrei solo dirvi che è molto stimolante partire da una situazione di prigionia, e come lettore, pardon giocatore, fare evolvere il personaggio, imparando a gestire poteri straordinari ma anche il rapporto con il complesso mondo intorno.

Superba è la gestione delle locazioni, perché non c'è luogo o oggetto nel gioco che non possa portare a storie secondarie, divertenti ed emozionanti quanto quella primaria. Stiamo parlando che a fronte di una cinquantina di ore di gioco del gioco principale, sommando le storie secondarie superiamo le trecento. Non le ho giocate tutte, ma c'è la possibilità di farlo in futuro. Questo dona al gioco una longevità di tutto rispetto in relazione all'investimento economico.

Intuitiva e immediata è anche l'interfaccia, con uno schermo molto libero, che riesce a fare concentrare sull'azione.

L'unico grosso problema è tecnico. Se l'immersione e l'immedesimazione sono totali, grazie anche alla grafica allo stato dell'arte, al sonoro avvolgente, alle musiche, brusco è il risveglio quando a bloccarci non sono le prove del gioco, ma i guasti tecnici, troppo frequenti nella versione che ho provato.

È un vero peccato. È come se durante la lettura di un libro particolarmente emozionante venisse occultata temporaneamente una pagina. È possibile riprendere la narrazione, ma parte di quella magia del momento è persa.

Non nascondo però che per la maggior parte più forte è stata la volontà di riprendere della frustrazione.

Risolti spero con delle patch i problemi tecnici, il gioco non è meno di un capolavoro.