Continua l'onda lunga del cosidetto "effetto The Avengers", o "effetto "Marvel Cinematic Universe". L'enorme successo commerciale dei cicli di film dei Marvel Studios ha praticamente indotto tutti i detentori di diritti su altri personaggi Marvel a concepire saghe in grande stile, nella non tanto segreta speranza di replicare il successo dell'iniziativa di Feige e soci.

Abbiamo già parlato di un possibile film sulla serie X-Force, ma sembra che non sarà l'unico progetto in cantiere.

Se le varie fasi del Marvel Cinematic Universe hanno in Kevin Feige e Joss Whedon il ruolo di artefici e coordinatori, questo compito per i personaggi i cui diritti sono detenuti dalla 20th Century Fox è stato affidato a Mark Millar, autore di Kick-Ass ma soprattutto di importanti storie come Old Man Logan e soprattutto artefice del cross-over Civil War.

Secondo quanto ha dichiarato a Collider, è tempo che la Fox sfrutti al meglio questi personaggi, che ha definito "i gioielli della corona".

Come ricorda l'autore inglese, negli anni '90 la Marvel versava in cattive condizioni economiche e vendette per necessità i diritti di quelli che all'epoca erano tra i personaggi più popolari. Gli anni '80 e gli anni '90 infatti erano stati anni di grande successo per le saghe mutanti, con milioni di copie vendute.

"Siamo seduti sopra a un potenziale montagna d'oro", questo è il pensiero di Mark Millar. L'autore non sa ancora come si articolerà la prossima costruzione dell'Universo Mutante al cinema, ma ha chiaramente detto che c'è materiale per almeno altri 5-10 film!

Intanto la costruzione dell'universo narrativo è in atto. Chi ha visto Wolverine: L'immortale sa che il film ha un collegamento con X-Men: Giorni di un futuro passato, dato come ormai è stile Marvel, dalla scena dopo i titolo di coda.

X-Men: Giorni di un futuro passato avrà due linee temporali, il presente e il passato. La prima comincia circa dieci anni dopo X-Men: Conflitto Finale, mentre quella del passato altrettanti anni dopo X-Men: L'inizio.

A rivelarlo è stato il regista del film Bryan Singer, in una intervista a Empire.

Insomma la febbre del franchise supereroistico cresce sempre più.

Anni fa, con due film Marvel Studios all'anno, si temeva la saturazione.

Ora tra film mutanti, Fantastici Quattro, tre seguiti per The Amazing Spiderman, la fase tre del Marvel Cinematic Universe, i film della DC Comics, si prevede un'onda lunga da qui al 2020. E ho citato, a memoria, solo le produzioni delle major principali. Chissà quanti film minori, indipendenti, come Kick-Ass, Super o Chronicle ci attenderanno nei prossimi anni al cinema.

Il rischio di indigestione, dopo cotanta abbuffata, è molto alto.