Era il 2000 quando nelle sale cinematografiche arrivò X-Men, film diretto da Bryan Singer che portò in scena la squadra di eroi mutanti ideata da Stan Lee e Jack Kirby nel 1962.

All'epoca il fumetto era reduce da due decenni di grandi successi e molta era l'attesa dei fan per la trasposizione cinematografica, motivata anche dalla scarsa qualità di praticamente tutti gli adattamenti live action di supereroi Marvel fino a quel momento.

La messa in scena fu convincente: ottimo cast, ottimi effetti speciali e una storia che rinunciava a narrare le origini del gruppo per mostrarlo subito in azione contro la sua nemesi, Magneto e i suoi mutanti malvagi. In realtà l'unico vero accenno a origini di un personaggio fu proprio quello relativo a Magneto. Unico indizio che potesse collocare in un determinato momento storico la vicenda.

Al periodo dell'uscita di X-Men, era già in lavorazione il primo film su Spider-Man diretto da Sam Raimi e la stessa Fox stava pensando a lavorare su altri personaggi Marvel dei quali deteneva i diritti: I Fantastici Quattro e Daredevil. La stessa Marvel nel 2008 inaugurò con Iron Man il suo Cinematic Universe.

Ma si può affermare senza timore che  fu il successo di X-Men a fare da apripista alla nuova generazione di film tratti da personaggi Marvel.

La Fox si è trovata a gestire un universo narrativo complesso, pieno di personaggi e quindi di potenziali spinoff cinematografici.

Dopo due altri due film sugli X-Men: X-Men 2 (2002), e X-Men – Conflitto finale, (diretto da Brett Ratner subentrato a Singer) la Fox decise di esplorare il passato dei mutanti con una pellicola su Wolverine, sicuramente il personaggio con le maggiori potenzialità commerciali, interpretato dall'attore australiano Hugh Jackman, che al personaggio deve tutta la sua fama. Così nel 2009 usci X-Men le origini – Wolverine, diretto da Gavin Hood.

X-Men le origini: Wolverine

X-Men le origini: Wolverine

Articolo di Emanuele Manco Domenica, 3 maggio 2009

Leggi

Nel tentativo di esplorare le potenzialità di altri personaggi, nonché con le origini dell'universo mutante tutte da raccontare, la Fox fece uscire nel 2011 X-Men – L'inizio, diretto da Matthew Vaughn, nel quale esplorò meglio le origini di Magneto, della squadra del Professor X e delle ragioni della trasformazione della loro amicizia in rivalità.

X-Men L'inizio

X-Men L'inizio

Articolo di Emanuele Manco Mercoledì, 8 giugno 2011

Leggi

Nel 2013 è uscito Wolverine – L'immortale, seconda avventura solitaria del mutante con gli artigli, diretto da James Mangold, narrante eventi successivi a quelli di X-Men – Conflitto finale.

Wolverine: l'immortale

Wolverine: l'immortale

Articolo di Emanuele Manco Mercoledì, 24 luglio 2013

Leggi

Nel 2014 è uscito  X-Men: Giorni di un futuro passato, film che ricongiunge le due cronologie, facendo incontrare la squadra di X-Men della prima trilogia con quella del film del 2011, diretto dal regista con il quale è cominciato il franchise, Bryan Singer.

X-Men: Giorni di un futuro passato

X-Men: Giorni di un futuro passato

Articolo di Pia Ferrara Giovedì, 15 maggio 2014

Leggi

Con eventi cataclismatici, questo film azzera di fatto la continuity dell'universo mutante, rendendo sia il primo film su Wolverine che la prima trilogia di Singer facenti parte di una storia alternativa, programmando di continuare la cronologia ufficiale con un terzo film, annunciato dalla scena post crediti: X-Men: Apocalisse.

La storia è iniziata cone scena finale di Wolverine – L'immortale ci ha mostrato Xavier e Magneto anziani contattare Wolverine. 

Abbiamo scoperto in X-Men: Giorni di un futuro passato la sua missione: essere mandato indietro nel tempo fino agli anni '60, dove ha incontrato le versioni giovani di Xavier e Magneto, in un momento storico successivo a quello di X-Men – L'inizio e precedente gli anni finali di X-Men Le Origini: Wolverine.

Quindi Giorni di un futuro passato è tecnicamente il sequel di due film e di due linee temporali. Una sorta di ideale raccordo della continuity.

Ma nel frattempo, con un parco personaggi così vasto, sono stati annunciati altri progetti per il suo sfruttamento cinematografico.

Quest'anno, a febbraio, è arrivato in sala Deadpool, avventura in solitaria di un personaggio noto come il mercenario chiacchierone, apparso al cinema nel primo film su Wolverine. Interpretato in entrambi i casi da Ryan Reynolds.

Deadpool

Deadpool

Articolo di Simone Bonaccorso Mercoledì, 17 febbraio 2016

La recensione del film di debutto di Tim Miller, con Ryan Reynolds nei panni del Mercenario Chiacchierone, aka Wade Wilson. L’anti-eroe Marvel per eccellenza sbarca sul grande schermo!

Leggi

La sua collocazione temporale non è semplice. Assodato che la continuità del primo film su Wolverine è stata spazzata via, si può ipotizzare che temporalmente sia successivo o parallelo agli eventi della prima trilogia di Singer, che ormai sono da considerarsi alternativi. 

Se la coerenza della continuità non è il maggior pregio del franchise X-Men, il modello commerciale di riferimento è quello del Marvel Cinematic Universe, con i suoi ottimi riscontri al botteghino. Sono ufficialmente corso di lavorazione al momento:

  • un terzo film su Wolverine che uscirà nel 2017, l'ultimo con Hugh Jackman nei panni del mutante X;
  • Deadpool 2, previsto per il 2017;
  • The New Mutants, con data da definire;
  • X-Force, con data da definire;
  • Gambit, inizialmente previsto per il 2016, ufficialmente slittato a data da destinarsi.
  • Un seguito di X-Men: Apocalisse, ambientato negli anni '90, con data da definire.

Esistono inoltre dei fumetti ispirati all'universo mutante:

  • Tre preludi dedicati a Wolverine, Professor X e Magneto;
  • l'adattamento ufficiale a fumetti del primo film;
  • un'avventura di Wolverine e una di Nightcrawaler, preludi al secondo film;
  • un preludio di X-Men – L'inizio.

Esistono anche tre videogiochi legati al franchise: due che fanno seguito ai primi film di Bryan Singer e uno che è l'adattamento videoludico del film su Wolverine. Non sono memorabili, ma contengono pezzi di Universo Mutante Cinematografico a loro modo.

Se volessimo vedere e leggere in esatta sequenza cronologica gli eventi dell'Universo Mutante l'ideale successione, tra film e fumetti, sarebbe quindi:

Per riepilogare gli eventi, oltre a leggere le trame sulla Wikipedia, di risorse in rete inoltre ce ne sono parecchie, in lingua inglese, dalla X-Men Movies Wiki nella quale potrete trovare una bozza di cronologia degli eventi, comprensiva di Timeline  e Infografica aggiornata.

L'infografica no-spoiler la riportiamo di seguito. Se volte potete fermarvi qui, perché dopo troverete la recensione di X-Men: Apocalisse e alcuni spoiler sulle contraddizioni a cui quest'ultimo film risponde e su quelle che invece genera.

L'infografica della timeline dei film sugli X-Men (fonte http://xmenmovies.wikia.com/)
L'infografica della timeline dei film sugli X-Men (fonte http://xmenmovies.wikia.com/)

Le contraddizioni del X-Men cinematic universe

Da una lettura di tali risorse potrete scoprire che ci sono alcune contraddizioni interne all'universo cinematografico mutante dei film, dovute alla mancanza di una vera pianificazione della sua crescita nel tempo. In parte le contraddizioni sono state resettate da Giorni di un futuro passato, ma in alcuni casi sono rimaste.

Sono rimaste senza spiegazione, le contraddizioni con X-Men – L'inizio. Infatti anche se X-Men: Giorni di un futuro passato ha creato un nuovo futuro, il film precedente sarebbe comunque lo stesso punto di origine. Pertanto rimane contradditorio che:

  • In X-Men, Charles Xavier racconti a Logan che ha incontrato Erik quando aveva 17 anni. In X-Men – L'inizio, il loro primo incontro avviene quando entrambi sono sulla trentina. 
  • In X-Men: Conflitto Finale e anche in (X-Men Origins: Wolverine), vediamo Charles Xavier camminare in epoche passate, ma successive a In X-Men – L'inizio, dove abbiamo scoperto che è rimasto paralizzato nel 1962. In  Giorni di un futuro passato abbiano Xavier camminare, ma sappiamo che è stato in conseguenza del siero che inibisce i poteri ideato da Hank McCoy. Pertanto rimane contradditorio che Xavier cammini e abbia al contempo i suoi poteri.
  • In X-Men, Charles non sa perché non riesce a trovare Erik con Cerebro, mentre in X-Men – L'inizio è testimone degli effetti del casco di Sebastian Shaw, adottato poi da Magneto.
  • Scott Summers e Ororo Munroe appaiono in un cameo come adolescenti in X-Men – L'inizio. Sono quindi più anziani rispetto ai primi film di Singer.
  • In X-Men – Conflitto Finale, Moira MacTaggert è un medico britannico, mentre in X-Men – L'inizio e seguenti è statunitense ed agente della CIA.

Sarebbe invece spiegata la presenza di due Emma Frost: quella che si vede negli anni '70 come un adolescente (film di Wolverine) e una adulta negli anni '60, alleata di Sebastian Shaw in X-Men Le origini, e che in Giorni di un futuro passato, Magneto afferma essere morta. La produttrice Lauren Shuler Donner ha infatti dichiarato che la Emma Frost in X-Men: Origins: Wolverine sarebbe solo un personaggio di nome Emma, ​​liberamente ispirato alla Emma Frost originale.

X-Men: Apocalisse

X-Men: Apocalisse

Articolo di Simone Bonaccorso Martedì, 10 maggio 2016

L’ultimo film sui mutanti di Bryan Singer che conclude sedici anni di lavoro sull’Universo X-Men della 20th Century Fox.

Leggi

Spoiler su X-Men: Apocalisse

Delle seguenti contraddizioni troverete inoltre una parziale spiegazione in X-Men: Apocalisse.

  • In X-Men 2, Hank McCoy discute in forma umana con un uomo di nome Shaw. In X-Men – L'inizio abbiamo assistito alla sua trasformazione in bestia blu. Già in Giorni di un futuro passato, abbiamo scoperto che ha messo a punto un preparato per inibire i poteri mutanti. Rimane comunque una contraddizione, poiché anche Giorni di un futuro passato dovrebbe essere ancora invariante, almeno fino all'arrivo di Wolverine dal futuro.
  • La X-Mansion in X-Men – L'inizio non è la stessa della trilogia del 2000. In Apocalisse, film ormai ambientato nella continuità divergente creata da GFP, la X-Mansion sarà distrutta e ricostruita. 

Di contro rimane innegabile che Scott e Jean Grey sono più grandi di quanto visto nella trilogia iniziale. Se sono poco più che ventenni nel 1983, nel 2000 saranno quasi quarantenni. La contraddizione rimane per le considerazioni fatte su X-Men – L'inizio, che dovrebbe essere un punto di cronologia invariante.