La storia di Touched, nata inizialmente sul web e scritta dall’italiana Elisa S. Amore, prosegue con il secondo volume rieditato da Nord Editore nel 2013 dal titolo L’inganno della Notte. Unfaithful. Si tratta di un urban fantasy con qualche sfumatura romantica, tipica del genere con un pubblico principalmente adolescenziale, che narra la storia d’amore sorta fra una mortale e un cosiddetto Dannato, un “angelo nero” che reincarna il compito della Morte, costretto in eterno a usare i propri poteri per completare le missioni affidategli e condurre le anime dei mortali al confine. Al fianco di Evan vi sono altri tre dannati, Drake, Simon e Ginevra, apparsi già nel primo volume di Touched, e che accompagneranno i protagonisti per tutto il libro.

Il libro alterna abilmente le prospettive dei due personaggi, in parti differenti, che l’autrice finisce per far incrociare con l’obiettivo di descrivere in un crescendo lento, inesorabile l’evolversi della loro relazione sentimentale. Tuttavia non mancano le scene cupe, quel sapore leggermente dark, che rendono l’atmosfera del romanzo non troppo incline al romanticismo ma abbastanza piacevole da seguire. In linea con un genere in bilico fra l’urban fantasy e il paranormal romance per ragazzi.

La prima parte del romanzo esprime il punto di vista di Gemma, una normale studentessa di Lake Placid, la quale scopre la vera identità di Evan e se ne innamora perdutamente. Subito dopo le vicende del primo volume, i due cercano di abbandonarsi a se stessi dimenticando per un attimo il loro trascorso. Evan decide di confidarsi con Gemma e riesce con grande sforzo a raccontarle a cuore aperto ciò che non ha mai avuto il coraggio di raccontare a nessuno; il giorno in cui è stato ucciso. La scena si sposta nella Londra del 1720, fra le strade buie e cupe della città, in cui il personaggio Evan William James, dopo una furiosa lite con il padre ubriacone e scapestrato, tenta di coraggiosamente di salvare una donna dai lunghi e setosi capelli scuri e con indosso un abito in pizzo bianco da un branco di ragazzi. Tutto ciò che Evan ricorda del suo passato, e di quella notte, è il rumore dello sparo e la sensazione di gelo che pare lo avesse immobilizzato nel momento in cui il suo sguardo incrociò quello della donna. Da allora Evan sa di non essere più in vita, dopo aver trovato il suo corpo mentre stava tornando a casa, ma non riesce ancora a spiegarsi cosa sia accaduto con quella donna né chi sia quella figura.

Il tutto sembra impensierire Gemma, la quale crede che debba stare accanto a Evan per il trauma che egli ha subito in passato; al tempo stesso Evan cerca di liberarla dalla paura del tempo trascorso e decide di condurla, sotto consiglio di Ginevra, nella casa in cui giacevano alcuni ricordi su Faust e le vicende attinenti al primo volume.

 “Quella notte avevo rivissuto insieme a lui il ricordo che più lo tormentava e, in quell’istante, quel ricordo stava prendendo forma, concretizzandosi sotto le sue dita”.

[Pag 52-53, Evan suona a Gemma una canzone che ha scritto appositamente per lei]

Sia Gemma che Evan si ritrovano coinvolti in una relazione all’apparenza idilliaca, meravigliosa, senza problemi… che potrebbe andare avanti in eterno; ma qualcosa cambia nel momento in cui una voce femminile e una strana figura di donna dai lunghi capelli scuri inizia a tormentare in sogno Gemma, chiamandola con il suo secondo nome che nessuno prima di allora aveva mai pronunciato. “Nàyade”.

Il passato sta ritornando a galla così come i ricordi tormentati del Dannato, che non riesce a ricercare la felicità senza dover affrontare il proprio oscuro passato e mettendo in pericolo un amore, la vita di Gemma e Lake Placid.

Elisa S. Amore riesce a utilizzare una scrittura fresca, diretta, contenente molte descrizioni che definirei leggere, per nulla appesantite dall’uso degli aggettivi. Le descrizioni usate dall’autrice infatti per la maggior parte sono immediate, con lo scopo di rendere l’immagine più vivida senza appesantire la vicenda. Le parole di ogni pagina si incastonano perfettamente nell’immaginario del lettore sino a ricreare la situazione dei personaggi in maniera impeccabile. Essendo un urban fantasy perlopiù diretto ad un pubblico giovane, senza alcun dubbio questo modo di scrivere ha permesso all’autrice di rendere la lettura molto piacevole.

Ciò che riterrei avvicinarsi più a un difetto probabilmente è l’eccessivo spazio dedicato alla descrizione minuziosa del sentimento, dell’amore e del suo evolversi che entrambi i protagonisti sembrano provare l’un l’altro; periodi di riflessione in cui Gemma sembra rivivere ed elencare ogni aspetto che la terrorizza e allo stesso tempo la affascina di Evan o viceversa. A differenza del primo volume, tuttavia, vi è un miglioramento notevole e la personalità del Dannato entra nel vivo già a partire dalla seconda parte del libro in cui il lettore viene catapultato all’interno della mente di Evan e vive attraverso i suoi occhi una missione in cui sono coinvolti un gruppo di adolescenti sconsiderati del Kansas. Uno stile di scrittura leggero, una scelta ponderata nella maggior parte dei casi delle descrizioni psicologiche e fisiche dei personaggi. Dialoghi immediati e divertenti, talvolta, come il battibecco fra Drake e Evan al termine della missione o come le conversazioni rese quasi realistiche dall’ironia fra Gemma e il so Dannato.

Ne consiglio la lettura agli amanti del genere urban fantasy che abbia quel tocco di romanticismo in più, marcato, e a chi adora semplicemente lasciarsi trasportare dalle storie d’amore tormentate e imprevedibili.