Sapevate che Stephen King è stato uno dei musicisti dei Rock Bottom Reminders insieme al creatore dei Simpson? O che i proventi del romanzo Blaze sono tutti devoluti a una fondazione che si occupa di artisti freelance finiti sul lastrico?

George Beahm, scrittore e biografo incredibilmente produttivo, ha raccolto nel Grande Libro di Stephen King tutto quanto era possibile riguardo al Re dell'Horror. Appassionato narratore dei fenomeni di massa e delle icone pop, Beahm ha scritto di Steve Jobs e di Tolkien, si è occupato di Star Wars, dell'universo di Harry Potter e del fenomeno Twilight. Questa è la sua ultima redazione della biografia The Stephen King Companion del 1989, già ampliata nel 1995 e nel 2015 e, finora, mai pubblicata in Italia. E di roba da dire, Beahm ne ha tanta.

Il "Bestsellersaurus Rex" Stephen King

Il Grande Libro di Stephen King edito da Mondadori Electa è un grosso volume cartonato nero e con il taglio delle pagine rosso sangue. Perfetto, per il periodo d'uscita, proprio alle porte di Halloween, e fa un figurone in libreria. Ma il vero gioiello è costituito dai contenuti.

Beahm dispiega sotto i nostri occhi la nascita e lo sviluppo del "marchio King", pagina dopo pagina, senza rinunciare a parlarci dell'uomo Stephen.

Parte dall'inizio, come in un romanzo di Dickens, cominciando a seguire il protagonista dall'infanzia. Non si poteva fare altrimenti, nel caso di Stephen King, che dell'età della fanciullezza ha fatto una delle sue fonti d'ispirazione primarie, trasformandola in uno dei suoi topoi narrativi più interessanti e amati dai lettori.

Esplora il rapporto con la madre Ruth e il vuoto lasciato dall'abbandono paterno. Ricostruisce il bambino Steve attraverso i racconti e le testimonianze del fratello o degli amici. Un largo spazio è lasciato a tutta la fiction che ha nutrito King nei suoi primi anni di vita, dai fumetti horror al cinema, passando per la narrativa di H.P. Lovecraft a quella di Richard Matheson. Ci viene permesso di seguirlo nei suoi primi vagiti letterari del liceo e dell'università, tra articoli per giornali di tiratura poco più che casalinga, fino alle poesie e ai racconti proposti a professori e riviste specializzate.

Attraverso George Beam, cresciamo insieme a Stephen King e ci trasferiamo in una roulotte con Tabitha Spruce, che diventerà a sua volta scrittrice e sua moglie. Lo conosciamo nei panni di padre e di perno di una fiorentissima organizzazione letteraria di stampo familiare.

Nel rapporto dello scrittore con il New England e il Maine vediamo l'opera di King iscriversi all'interno del Gotico e nel Grande Romanzo Americano, facendo di lui un vero e proprio "Bestsellersaurus Rex".

La critica

Il Grande Libro di Stephen King analizza le opere una a una una, attraverso il contesto storico e l'impatto sul pubblico, a cominciare da Carrie, Le Notti di Salem e Shining, i primi romanzi pubblicati dall'amatissima casa editrice Double Day, fino ad arrivare ai lavori più recenti, Later e Billy Summers, quest' ultimo appena uscito nelle librerie di tutto il mondo.

George Beahm si sofferma sul controverso rapporto di King con la critica letteraria, che lo denigra e lo osanna, e sul problematico rapporto tra i letterati e il fantastico, tra il giornalismo elitario e l'horror di consumo.

Esamina i romanzi e la vastissima produzione dei racconti, con una particolare attenzione alle edizioni limitate e alle collaborazioni con altri autori, alle graphic novel e alle trasposizioni per il cinema e la televisione. Non si tira indietro neanche quando c'è da sviscerare il contrasto di King con Stanley Kubrick e con Jack Nicholson, durante le riprese di Shining.

Un'attenzione particolare, nel volume, è data alla vita editoriale parallela di King sotto il nome d'arte di Richard Bachman, che non si limita a essere un semplice nom de plume, ma un vero e proprio alterego. E, ancora, alla saga in otto volumi della Torre Nera, soffermandosi sulla particolarità dell'opera e le iniziali difficoltà di pubblicazione, sulle basse aspettative di King, tradite dal successo effettivo del pistolero Roland di Gilead, entrato nel cuore dei Fedeli Lettori con il suo afflato epico.

Il volume

Tutto è supportato da interviste a familiari, amici, registi e collaboratori, da stralci di lettere e dichiarazioni raccolte con cura, da frammenti di carteggi degli stessi fan.

L'apparato iconografico del volume è vastissimo: sono presenti più di duecento fotografie, oltre ai magnifici disegni di Glenn Chadbourne e a un fascicolo con alcune, spettacolari tavole di Micheal Whelan quasi tutte incentrate sulla saga della Torre Nera.

Il Grande Libro di King è un volume che tutti i fan del Re vorrebbero avere in casa, un ottimo regalo per appassionati e una coccola per chi è cresciuto con il Re.

E, anche se non è lo scopo che si prefigge, il volume è utile anche agli scrittori, del fantastico e non solo: in mezzo alle tante parole di King si trova sempre qualche consiglio interessante per continuare a tenere la testa alta in un mondo che non è dolce con chi cerca di produrre narrativa.