Una squadra di archeologi dell'Università di Sheffield (UK) ha prospettato una nuova, significativa ipotesi riguardante il ruolo di Stonehenge a seguito della scoperta di una via cerimoniale, molto più ampia di quelle europee risalenti al Neolitico conosciute finora.

La strada, che si estende per un centinaio di metri e sulla quale sono state rinvenute orme umane, proverebbe l'esistenza di un passaggio fra un anello megalitico presso Durrington Walls e il fiume Avon, a tre miglia di distanza.

Il ritrovamento apre una falla nella teoria secondo cui i megaliti di Stonehenge sarebbero un esemplare a sé stante. Alla luce della nuova scoperta, si può infatti ipotizzare che il più famoso anello megalitico d'Inghilterra facesse parte di un più vasto insieme di anelli di di pietre e legname collegati al fiume attraverso un viale cerimoniale.

Nello specifico, il professor Mike Parker Pearson, del Dipartimento Archeologico dell'Università di Sheffield, ritiene che Stonehenge, Durrington Walls e l'adiacente sito di Woodhenge, fossero collegati dal fiume per formare un unico complesso, al quale lo studioso attribuirebbe funzioni funerarie.

Il lavoro della squadra di archeologi è stato filmato dal canale britannico Channel 4 per un programma che sarà trasmesso l'anno venturo.