Il continente Derlavai è scosso da una guerra globale. Pochi sono i regni che riescono a sfuggire a questa epidemia di odio e distruzione. L’esercito Algarviano raccoglie i Kauniani nei vari regni occupati per mandarli a ovest, verso Unkerlant, in campi di lavoro. I Kauniani rimasti si preoccupano di quale possa essere il destino dei loro cari, ma si lasciano convincere dalle bugie degli Algarviani.

Nel regno di Kuusamano, nel frattempo, gli studiosi delle Arti Magiche si affannano per scoprire la relazione tra le leggi di somiglianza e di contagio. Corrono strane voci circa i campi di lavoro algarviani, nascono tremendi sospetti cui sembra impossibile dare ascolto. Ma i Maghi conoscono la verità: sono infatti in grado di percepire la scomparsa di una vita nel più profondo della loro anima. Si prepara una fosca stagione di rancori e violenza, e l’intero continente si accinge ad affrontare la crescente oscurità del male…

Secondo libro della Guerra dei Regni di Harry Turtledove, sorta di parafrasi fantasy degli eventi della Seconda Guerra Mondiale. Premetto che, dopo aver letto i primi due volumi, sono convinto che una recensione per volumi non sia il modo migliore per parlare di questa saga. La trama è semplicemente divisa in sei libri, uno il seguito dell’altro; sarebbe come recensire un unico libro, capitolo per capitolo… Detto questo, Scende l'Oscurità mi è piaciuto molto. Dopo aver superato le prime pagine che ci consentono di rientrare nel giusto stato d’animo, e che ci riportano a mente gli eventi finora trascorsi, il libro scorre bene, i personaggi sono ormai familiari, sia per il loro carattere, che per il comportamento e, senza il rischio di diventare prevedibile, la trama prosegue nel suo sviluppo.

Gli eventi sono ben strutturati e sorretti da una organizzazione razionale e consequenziale molto ben fatta; i personaggi assolvono egregiamente il loro compito e anche se non avvengono grossi colpi di scena, il libro prosegue bene fino alla fine.

Un aspetto fastidioso è quello dei capitoli "riempitivi": Turtledove non può raccontare le svolte delle sottotrame (quelle legate ai vari punti di vista…) tutte insieme e in sequenza, perciò a volte troveremo dei capitoli dove il protagonista di turno non fa nulla di interessante o fondamentale per il dipanarsi della trama (la qual cosa potrebbe anche risultare interessante, se non ci si rendesse conto dello schema), ma riempe le pagine in attesa di un’altra sottotrama che invece presenterà delle svolte.

L'alternarsi in questo schema di capitoli “fondamentali” e capitoli “riempitivi” tende a spezzare il ritmo della lettura e l’attenzione, rischiando di farci perdere delle parti fondamentali della trama. Qualche passaggio quindi tende ad annoiare. Calcolando il fatto che, come in altri libri di Turtledove, i capitoli sono abbastanza lunghi, spesso ci si trova a lasciare un capitolo a metà e magari a non ritornarci sopra per giorni.

E’ questa una saga che per motivi di tempo e frammentarietà della trama va letta con calma. Io addirittura ho letto i primi volumi in contemporanea con altri libri, di tutt’altro genere…

La saga per ora è comunque bella e avvincente e mi riservo di dare la mia opinione definitiva quando l’avrò letta tutta.