Brian, grazie per il tempo che ci dedichi. Iniziamo da qualcosa che ti terrà piuttosto impegnato nel prossimo futuro. Stai per iniziare a lavorare al sequel di The Dark Crystal. Come mai hai deciso di prendere parte al progetto, e cosa ne pensi finora?

La prima volta che Wendy (Wendy Froud, sua moglie, n.d.a.) e io siamo stati contattati in merito al film mi sono domandato perché gli spettatori avrebbero dovuto tornare in quel mondo. Cosa potrebbe rendere interessante un sequel? Questo perché alla fine del primo film abbiamo lasciato un luogo di assoluta bellezza, in pace. Poi io e Wendy abbiamo contribuito alla sceneggiatura, e credo di poter dire che abbiamo aiutato a rispondere a questa domanda. Torniamo nel mondo di The Dark Crystal perché nel tempo in cui siamo stati assenti qualcosa è andato storto, e questo “qualcosa” rende la storia interessante.

Si sa già quando è prevista l’uscita del film?

So che la produzione spera che sia pronto nel 2009.

Qual’è il tuo ruolo nella produzione?

Sto lavorando alla realizzazione di un personaggio, e Wendy ha messo mano a Jen e Kira, ma al momento siamo ancora in una fase di pre-produzione, non hanno ancora deciso una data di inizio riprese. Credo che stiano ancora organizzando i finanziamenti.

Puoi dirci se dobbiamo aspettarci molti nuovi personaggi e creature?

Oh, incontreremo sia vecchi amici che alcune nuove conoscenze.

Dal punto di vista della produzione, quali sono le principali differenze tra questo nuovo film e l’originale?

Sicuramente ci sarà più CGI, computer grafica. In The Dark Crystal la maggior parte degli effetti erano ottenuti secondo tecniche tradizionali: persone in costume, pupazzi di scena, eccetera. In questo caso l’idea è usare sia pupazzi che CGI, ma non so in che percentuale pensano di bilanciare le due cose.

Questo ci porta alla nostra prossima domanda: qual’è la tua opinione sull’uso di computer grafica nei film? Le tecniche che usi regolarmente sono molto diverse.

Alcuni anni fa ho avuto l'occasione di visitare un studio di produzione Sony; mi hanno mostrato un po' dei loro lavori e io ho cominciato a chiedere se potevano ottenere un certo effetto o una certa soluzione, la tal cosa o la tal altra. Ogni volta la risposta era: "quasi", "ci stiamo arrivando", "non ancora". A un certo punto uno degli addetti ha perso la pazienza e mi ha detto che per certe soluzioni avrei dovuto guardare un vecchio film, The Dark Crystal. Non ha capito perché sono scoppiato a ridere.

eravamo così avanti, in quello che facevamo, che ci sono voluti degli anni perché la computer grafica ci raggiungesse, ma credo che ora ci abbia raggiunto, sì.

In che senso?

Una volta mancava la parte più emozionale, e la schiettezza, di altre tecniche. Quando si usano pupazzi, ad esempio, ci si preoccupa della performance, come con gli attori. Era un modo di lavorare molto diretto. Oggi vedo che anche nella lavorazione digitale ci si preoccupa di inserire un tocco di umanità e di non eccedere nel cercare la perfezione, che non è sempre la cosa migliore.

Quindi sì, tornando al film, sono speranzoso che la CGI porti un risultato positivo.

Pensi di usare la computer grafica anche per il tuo lavoro?

Sì, è da qualche anno che stiamo lavorando ad un film sulle fate realizzato al computer. Io credo che fate e pixel abbiano qualcosa in comune, una connessione che non riesco bene a identificare ma che ha a che fare con la percezione visiva.

Brian, un'ultima domanda su un altro progetto: so che stai anche lavorando alla realizzazione di un film d'animazione tratto dal tuo libro Goblins, vero?

Sì, ma al momento non mi è permesso parlarne, purtroppo. Diciamo che, in potenza, c'è la possibilità che Goblins diventi un film, sì.

Con che tecniche lavorerete, se e quando partirà il film?

Tecniche diverse: principalmente riprese dal vero, stop motion e pupazzi.

Brian, grazie ancora per il tuo tempo e per la disponibilità.

The English version of the interview is at the following link: www.fantasymagazine.it/interviste/8184

Ringraziamo l'organizzazione e lo staff di Lucca Comics & Games per la collaborazione e la possibilità di realizzare quest'intervista.