I genitori di Rand sono Tigraine e Janduin, cosa che all’inizio della saga è ignota allo stesso Rand. Lady Dyelin di Casa Taravin spiega a Rand che lui le ricorda “l’erede al trono di Andor”, scomparsa una notte di venticinque anni prima. “Si chiamava Tigraine. Si lasciò alle spalle un marito, Taringail, e un figlio, Galad. So che è una pura coincidenza, ma rivedo Tigraine nel tuo volto.” (4).

Ciò che Dyelin non può sapere è che non si tratta di una coincidenza, poiché quest’episodio coincide con ciò che Rand ha già appreso sulla storia della sua famiglia. “Un giorno” gli aveva raccontato Amys, “abbiamo visto una donna […] dai capelli dorati, vestita di seta, con dei cavalli da soma e a dorso di una bella giumenta. […]

«Shaiel» intervenne Bair «è il nome che scelse per sé. Non ne diede mai un altro per tutto il tempo che la conobbi. Nella lingua antica significa ‘la donna che è dedicata’. […] Shaiel all’inizio era amareggiata» concluse la donna.

Accovacciata sui talloni accanto a Rand, Amys annuì. «Parlava di un figlio abbandonato, un bambino che amava e di un marito che non amava. Dove, non voleva dirlo.»” (5).

E se Tigraine era l’erede al trono di uno dei regni più solidi e antichi della sua terra, Janduin, come capoclan della setta Taardad degli Aiel, non era meno nobile di lei (6).

Il suo concepimento è preceduto da difficoltà, prosegue Rank. A titolo di esempio lo psicoanalista austriaco cita astinenza, lunga sterilità o amplesso segreto dei genitori a causa di divieti od ostacoli esterni.

Maria concepisce un figlio pur essendo vergine. Secondo Matteo (1, 18): “sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si ritrovò incinta per opera dello Spirito Santo.”

Più dettagliato è il racconto di Luca dell’episodio noto come Annunciazione (1, 26-38). In questi versetti l’evangelista sottolinea la verginità di Maria e l’appartenenza di Giuseppe alla casa di Davide. E anche se Giuseppe non è davvero il padre, sulla famiglia rimane un’aura di nobiltà.

Come Gesù non è figlio del marito di Maria, Rand non è figlio di Taringail, il marito di Tigraine. Quanto alle difficoltà antecedenti al concepimento, nel suo racconto Amys ricorda che quando Tigraine aveva varcato il Muro del Drago gli Aiel erano stati indecisi su come comportarsi. Alcuni di loro avrebbero voluto denudarla e scacciarla, cosa che avrebbe quasi certamente comportato la sua morte. Morte comunque sfiorata dalla giovane, spiata di nascosto dal popolo del deserto, qualche giorno dopo, a causa della morte del cavallo e dell’esaurirsi delle sue scorte di cibo e acqua.

Soccorsa dai suoi osservatori, l’anno successivo la donna riesce a fare qualcosa che nessuna che non fosse un’Aiel aveva mai fatto prima: diventa una Fanciulla della Lancia. In seguito Shaiel contravviene alla legge combattendo insieme alle Fanciulle pur essendo incinta.

Durante la gravidanza in genere c’è un annuncio premonitore, che può assumere indifferentemente la forma di un sogno o quella di un oracolo, che mette in guardia circa la nascita del bambino.

Vari profeti dell’Antico Testamento (Isaia, Ezechiele, Daniele, Michea) sottolineano la forte attesa messianica del popolo ebraico negli ultimi secoli prima della nascita del Cristo. Fra i tanti brani che potremmo citare ve ne è anche uno di Malachia: “ecco, viene, dice il Signore degli eserciti. Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire?” (Ml3, 1-2).

Anche nel Nuovo Testamento compaiono diversi segni – alcuni accolti con gioia, altri con preoccupazione – che annunciano la nascita di un bambino molto speciale.

Il primo è il sogno di Giuseppe descritto da Matteo:

ecco che gli apparve in sogno un angelo dei Signore e gli disse «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».

Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:

Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio

che sarà chiamato Emmanuele,

che significa Dio con noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore” (Mt 1, 20-24).

Subito dopo troviamo l’episodio dei Magi:

Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella e siamo venuti per adorarlo». All’udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme.” (Mt 2, 2-3).

Se il sogno di Giuseppe rassicura l’uomo circa il comportamento della promessa sposa, l’astro visto dai Magi preoccupa enormemente Erode. Poiché i Magi, avvisati in sogno (Mt 2, 12) delle malvagie intenzioni del sovrano, scelgono un’altra strada per tornare alle loro terre, quest’ultimo dà ordine di compiere la strage degli innocenti (Mt 2, 16-18), non prima però di un altro sogno profetico che spinge Giuseppe a fuggire con tutta la famiglia (Mt 2, 13-14).