Non è questo l’unico intervento di del Rey sull’opera. In un’occasione rifiuta con decisione un prologo di ventisette pagine ponendo come limite massimo una lunghezza di otto, pena pesanti tagli. Il suo tocco, e quello di Judy-Lynn, sono sempre presenti, ed è proprio grazie a loro, alla loro lungimiranza, alle loro capacità e al loro entusiasmo che nuovi autori sono giunti in libreria rivoluzionando completamente il genere.

Ancora Eddings ricorda che “quando terminammo il terzo volume della Saga dei Belgariad, ci incontrammo con Lester e Judy-Lynn del Rey per cenare insieme. Dissi a Lester che avevamo molto più da raccontare di quanto si potesse stipare in cinque volumi, quindi stavamo pensando a una seconda serie. Lester manifestò interesse, Judy-Lynn volle scrivere un contratto su un tovagliolo. «Visto e preso» non rende nemmeno l’idea.” (16)

A Judy-Lynn fu assegnato nel 1986 un premio Hugo come miglior editor professionista, ma Lester lo rifiutò dicendo che la vittoria era dovuta solo al fatto che lei era appena morta.

Lester, al quale nel 1990 era stato assegnato un Grand Master Award per la sua lunghissima attività nella fantascienza e nella fantasy, è morto il 10 maggio del 1993 a causa di problemi cardiaci. Uno dei migliori ricordi dell’uomo proviene, ancora una volta, da Terry Brooks: “Se parlate con gli scrittori che hanno conosciuto Lester del Rey, alcuni vi diranno che era difficile lavorare con lui. Molti lo ricordano come una persona incontentabile e talvolta dispotica. Altri vi diranno che era impossibile discutere con lui. Alcuni si stancarono della lotta continua per proteggere l’integrità dei loro scritti e passarono ad altri editori. C’è anche chi scuote ancora la testa, quando sente pronunciare il suo nome, e mormora commenti non proprio lusinghieri.

Io non sarò mai uno di loro.

Lester aveva un biglietto da visita che dava a tutti. Io ne ho ancora uno. C’è scritto: “Lester del Rey. Esperto”.

Qualcuno potrebbe contestare la validità di quell’affermazione, ma non sarò certo io.” (18)

Note

1) T. BROOKS, Sometimes the Magic Works, Ballantine Publishing Group, 2002, trad.it. A volte la magia funziona, Mondadori, Milano, 2003, pag 15-16.

2) I. ASIMOV, Isaac Asimov Presents The Great Science Fiction Stories 7 (1945), Daw Books, 1982, trad.it. Le grandi storie della fantascienza 7 (1945), Bompiani, Milano, 2008, pag. 176.

3) Asimov, op.cit., pag. 176

4) I. ASIMOV, Puzzles of the Black Widowers, Doubleday Broadway Publishing Group, 1990, trad.it. Gli enigmi dei Vedovi Neri, Minimum fax, Roma, 2009, pag. 79.

5) I. ASIMOV, Isaac Asimov Presents The Great Science Fiction Stories 3 (1941), Daw Books, 1980, trad.it Le grandi storie della fantascienza 3 (1941), Bompiani, Milano, 2008, pag. 380.

6) I. ASIMOV, Isaac Asimov Presents The Great Science Fiction Stories 2 (1940), Daw Books, 1979, trad.it Le grandi storie della fantascienza 2 (1940), Bompiani, Milano, 2008, pag. 110.

7) Asimov, Gli enigmi… pag. 122.

8) Asimov, Gli enigmi… pag. 161.

9) Brooks, op.cit., pag. 12.

10) Brooks, op.cit., pag. 15.

11) Brooks, op.cit., pag. 16-17.

12) Brooks, op.cit., pag. 44.

13) Brooks, op.cit., pag 45.

14) Hour 25: A Talk With Philip K. Dick, interview with Mike Hodel, 26 giugno 1976, pubblicata su www.philipkdickfans.com

15) D. e L. EDDINGS, The Rivan Codex, HarperCollins, 2002, Il codice rivano, Sperling & Kupfer, Milano, 2002, pag. 17.

16) Eddings, op.cit., pag. 17.

17) Eddings, op.cit., pag. 19.

18) Brooks, op.cit., pag. 45.