A vostro giudizio ci sono altri libri che necessiterebbero di una revisione di questo tipo? Se se ne presentasse l'occasione sareste disposti a fare un lavoro come quello che avete fatto stavolta?

I libri 12 e 13 dovranno ancora essere pubblicati in questo formato, e forse poi non così in là nel tempo. Se saremo ancora interpellati, valuteremo.

Quello che abbiamo scoperto è che anche fra i professionisti c'è gente profondamente incapace di correggere testi e bozze, vuoi per ignoranza, vuoi per poca attitudine all'attenzione o alla precisione, e che qualcun altro, non necessariamente laureato in lettere o con esperienza nell'editoria, ma appassionato, potrebbe fare un lavoro migliore anche solo come semplice correttore di bozze. A tal proposito ad alcuni di noi – non tutti – non dispiacerebbe potersi cimentare in qualcos'altro (ma magari solo per opere altrettanto importanti) in questa fase della realizzazione di un libro. Come gruppo, però, non pensiamo di partecipare ad altre collaborazioni di questo tipo. Ci sono stati tanti lati negativi, e il motore che ci ha spinto è stata la passione per questa saga che ci ha permesso di sopportare disagi, frustrazioni, disappunti e la mancanza di un referente in grado di risolvere i nostri dubbi.

Altre opere che lo meritano ce ne sono di sicuro. La domanda, piuttosto, è quante vengono rovinate così senza che nemmeno lo sappiamo, perché solo un confronto del genere ce lo potrebbe dire.

Dopo oltre vent'anni La Ruota del Tempo è finalmente terminata. La conclusione è stata soddisfacente? Brandon Sanderson si è rivelato all'altezza del lavoro che gli è stato proposto? Perché, con tutte le saghe che ci sono in commercio, un lettore dovrebbe scegliere proprio questa?

Sanderson ha svolto un buon lavoro, probabilmente il migliore possibile, e concluso la saga in maniera degna anche se rimangono perplessità su diversi punti. Immaginiamo solo il panico che possa avergli causato l’essere incaricato di terminare una saga di un altro autore senza deludere i fan. Il lavoro che ha fatto è stato potente, con tutti i passaggi chiave che sapevano emozionare come quando a scrivere era Robert Jordan. Purtroppo anche se conosciamo la conclusione non sapremo mai nei dettagli come Jordan avrebbe portato a termine l’opera, pur con tutti gli appunti che ha lasciato, e questo ci mancherà. Probabilmente a causa del cambio di autore non tutte le trame hanno una conclusione, e grandi aspettative su alcuni personaggi potrebbero venire deluse. Alcune scene sono straordinarie, da far venire le lacrime agli occhi, altre molto più discutibili, ma anche l’ultimo romanzo è un bellissimo e godibilissimo prodotto. Per certi versi la conclusione è criptica, con una scena aperta a possibili interpretazioni capace di continuare a far discutere i fan di tutto il Mondo.

Per alcuni personaggi la caratterizzazione di Jordan è molto manichea, da una parte i buoni e dall'altra i cattivi, senza molte possibilità di rivalutarli come ad esempio avviene nelle Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin, mentre altri sono vivi e interessanti e crescono col progredire della storia. Jordan è stato spesso accusato di essersi dilungato troppo nella descrizione dell'ambientazione, cosa che può essere un difetto ma che indica anche che ha creato un mondo in maniera molto dettagliata ed è stato capace di renderlo vivo e credibile. Altre cose sono solo accennate, permettendo di immaginare parte del mondo stesso. Il sistema magico è caratterizzato e dettagliato e le trame credibili e totalmente coinvolgenti. Jordan spicca sugli altri scrittori fantasy per la sua incredibile epicità. E stato capace di narrare le vicende di questi eroi e di questi popoli in una maniera che richiama alla mente i vecchi grandi classici che ci facevano studiare a scuola. E offre una occasione di confronto su temi importanti come l’accettazione delle responsabilità o il sacrificio per un bene maggiore.

Se c’è gente che si è sentita in pace, ma svuotata, con l’uscita dell’ultimo libro, che ha seguito una saga fantasy per 20 anni (la prima edizione de L’Occhio del Mondo edito da Mondadori è del 1992) e che ha divorato l’ultimo volume in tutte le occasioni che glielo permettevano, vuol dire che è una saga a cui bisogna mostrare rispetto. Ha risvegliato nei lettori sentimenti molto contrastanti, con da un lato il desiderio di vedere finire le vicende raccontate nei libri e dall’altro un profondo vuoto perché tutto è concluso e un pezzo dei lettori si ferma lì, con la conclusione dell’opera.

È una di quelle letture che non ti faranno mai dimenticare quando, come, o chi te l’ha fatta conoscere, restandogli per sempre riconoscente. E la consiglieremmo a tutti, anche se non è per tutti. Bisogna essere in grado di apprezzare le cose.

Dopo anni La Ruota del Tempo ha la sua conclusione e già ne abbiamo nostalgia.

Il Save Moiraine Team è composto da:

Cesare Accorsi (-kay-), Francesca Armanno (semirhage), Andrea Attanasio (Mat Cauthon), Fabio Baruffini (Flag18), Federico Bugoni (Someshta The Green Man), Chiara Buracchi (-Luthien80-), Aniello De Santo (Garyon), Alessandro Dell'Olio (Xander Dellaine), Corrado Di Scala (Kyrian), Jessica Fraccaroli, Francesco Gallo (ziopitto), Chiara Manigrasso (XWP), Antonio Messaggiero (DragoRinato), Fabrizio Pedà (AQUILA ROSSA), Marco Giovanni Santinon (nihilim), Alberto Smanio (perluxi), Eliana Verbini [revisori dei volumi dal 2 all’11];

e da: Elena Bartolotti (Mercutia), Paolo De Simone (LanMandragoran), Katia Laudicella (SilmaCauthon), Andrea Regazzo (regaz), Andrea Tiso (shai-tan) [collaboratori].

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