La protesta, pur partendo da uno scontento accumulato verso più libri Fanucci inaccuratamente pubblicati nel corso degli anni, verteva principalmente sulle Torri di mezzanotte, reo di avere refusi e frasi tagliate e di essere stampato su carta scadente: tutti elementi che non potevano, per noi, giustificare gli alti prezzi del volume. I lettori aderenti, in quanto consumatori, con una proposta un po’ audace avrebbero gradito un rimborso o una ristampa delle copie, perché quei libri potevano essere considerati un prodotto di scarsa qualità, se non addirittura fallato. Non ci eravamo proposti per una collaborazione con l’editore.

Il tutto è stato mandato tramite raccomandata a Fanucci intorno a marzo/aprile 2012.

Come ha reagito l'editore? È stato lui a proporvi la collaborazione o è qualcosa che è nato da voi?

L'editore ha sorprendentemente risposto. All'inizio Sergio Fanucci ci ha chiesto di collaborare alle correzioni delle Torri di mezzanotte per le edizioni future, cosa che non comportava un effettivo rimborso/guadagno da parte nostra. Per questo ci siamo sentiti un po’ presi in giro, sebbene fossimo consci del fatto che difficilmente un editore avrebbe potuto ristampare ad hoc delle copie o tanto meno rimborsarci. La nostra intenzione era riuscire a smuovere qualcosa, al punto che ci siamo interrogati sulla possibilità di appellarci ai diritti del consumatore (come poi abbiamo anche fatto). In seguito dall'editore è giunta la proposta di un incontro nella loro sede a Roma, in estate, facendoci intendere che si sarebbe finalmente parlato dei problemi legati alle traduzioni. Il quattordicesimo romanzo era ancora inedito in inglese e noi desideravamo una traduzione curata e un'edizione all'altezza.

Nel corso dell’incontro, tenutosi nel settembre del 2012 con tre nostri rappresentanti, l'editore è sceso nei dettagli offrendoci il ruolo di collaboratori occasionali (e quindi regolarmente remunerati) alla revisione dei libri dal 2 all'11. Al loro interno ci sarebbe stato un ringraziamento al nostro gruppo. Una seconda proposta era quella di farci collaborare alla scoperta e valutazione di nuovi autori o testi fantasy in quanto noi, per la passione per il genere e il background di letture precedenti, avremmo potuto essere considerati degli esperti, in un certo senso.

Dopo l'incontro parte del gruppo si è trovato disponibile alla revisione, ma al momento abbiamo preferito non accettare il secondo impegno, quindi ci siamo organizzati in un team per affrontare il lavoro.

Che effetto vi ha fatto l'idea di poter in qualche modo collaborare alla realizzazione della Ruota del Tempo? La revisione ha riguardato l'intera saga o solo alcuni volumi? Come avete gestito il lavoro? Quali sono state le principali difficoltà che avete incontrato? In passato la traduzione è stata affidata a quattro persone diverse: Gaetano Luigi Staffilano si è occupato del primo volume, Valeria Ciocci del prequel e dei volumi dal secondo al settimo, Nello Giugliano dell'ottavo e Gabriele Giorgi dei volumi dal nono al quattordicesimo. Avete riscontrato differenze significative nel loro lavoro?

A voler essere precisi non si poteva dire che avessimo ottenuto quello che volevamo (e forse per questo non tutti hanno pensato di sostenere la nuova causa) ma l'esperienza che si presentava era molto più interessante. Molti di noi si sono offerti di collaborare perché amano questa saga ed erano arrabbiati per un’edizione italiana non all'altezza, quindi erano ben felici di poter intervenire a migliorare le nuove pubblicazioni. In più, anche se ognuno di noi era consapevole di non farlo principalmente per denaro, a molti non sarebbe dispiaciuto guadagnare qualcosa. Certo non avevamo idea del tempo che ci avrebbe richiesto, né quale cifra ci avrebbero proposto. Ma abbiamo capito subito che la possibilità era di quelle da non lasciarsi sfuggire, anche e soprattutto per dimostrare il nostro attaccamento all'opera e fare qualcosa di memorabile.

Quando ci siamo imbarcati in questa avventura sapevamo che avremmo dovuto faticare parecchio, ma siamo ugualmente rimasti sorpresi dalla quantità di note che abbiamo segnalato. Inizialmente abbiamo lavorato ai libri che vanno dal 2 all'11; il primo non poteva essere toccato per una questione di diritti. Il 12 ed il 13 erano appena stati tradotti, mentre a quel tempo A Memory of Light, l'ultimo, non era stato ancora pubblicato nemmeno in inglese. Per la revisione dell’ultimo siamo stati contattati solo poco tempo fa, e vi hanno partecipato tre membri del gruppo. Il tempo a disposizione però era pochissimo visto che abbiamo ricevuto il libro giovedì 9 maggio e lo abbiamo riconsegnato tassativamente lunedì 13.