Qualcuno è stato contattato subito dopo da un redattore per avere spiegazioni in merito a determinate scelte o piccoli dettagli, tipo perché scrivevamo sempre la Panarca. La risposta è banale: si tratta sempre di una donna, ma la cosa non era vera stando a come era stata resa in italiano, perché a volte compariva l’articolo il. Poi più nulla fino alla rivelazione della pubblicazione prevista per il 2 maggio (ad esclusione dell’11, La lama dei sogni, revisionato da noi ma per ora non ristampato come gli altri). Non c'è stato dialogo o discussione delle correzioni con l'editore, né sappiamo se le nostre correzioni sono state a loro volta revisionate o modificate. Il tempo da loro impiegato ci sembra sia stato poco in rapporto alla mole di lavoro, quindi bisognerà vedere quante modifiche sono riusciti a inserire nel testo. Lo abbiamo spiegato quando ci hanno dato l'annuncio, ma il signor Fanucci ha liquidato la questione dicendo che sfogliando gli impaginati non aveva trovato tutti i problemi di cui aveva sentito parlare. Per noi è un commento sorprendente dato che c'è stata una media di una correzione importante a pagina, oltre ad eventuali segnalazioni stilistiche, e quindi discutibili, che possiamo capire se non sono state considerate (comunque di queste non abbiamo abusato poiché non abbiamo ritenuto rientrasse nel nostro compito).

A tale proposito c'è da dire che avevamo concordato di non rifare la traduzione se il senso era stato mantenuto per rispettare il lavoro del traduttore, ma anche questa è stata una decisione nostra e non un’indicazione fornita all’inizio dalla casa editrice.

Andando sullo specifico di Memoria di luce chi se ne è occupato si è meravigliato di come, per certi termini, il traduttore avesse cambiato traduzione, nonostante fosse stato lui ad essersi occupato degli ultimi libri. L'impressione è quella di un lavoro fatto di fretta, con addirittura molti pezzi in più o in meno rispetto al libro americano, come se Giorgi avesse tradotto una versione un po' diversa dell'originale, forse bozze della stessa Tor che i nostri revisori non hanno avuto. In questi casi non abbiamo avuto alcuna indicazione su come comportarci.

In definitiva anche per noi sarà una sorpresa vedere quanto sia stato effettivamente corretto. Ci auguriamo che sia positiva; la soddisfazione verrà di conseguenza.

Siete soddisfatti dei nuovi volumi? Pensate che l'esistenza di comunità di appassionati come la vostra possa spingere gli editori a ricercare una maggiore qualità nelle opere che propongono? A lavoro ultimato quali sono i vostri sentimenti?

Premesso che le nuove copertine non piacciono a nessuno di noi, e che non abbiamo niente a che vedere con il titolo cambiato nella copertina del volume 5 (inspiegabilmente passato da I fuochi del cielo a I fuochi nel cielo), quello che speriamo è che le nuove edizioni abbiano accolto molto del nostro lavoro di revisione, perché, anche se non siamo traduttori professionisti siamo fan esperti, in grado di cogliere le sfumature e le sottigliezze presenti nel testo.

Il lavoro in sé stesso è stato soddisfacente. Meno soddisfatti saremo se vedremo che il nostro lavoro non è stato preso abbastanza in considerazione. Riteniamo che comunità come la nostra sarebbero da coinvolgere maggiormente in iniziative simili affinché si ottenga una qualità migliore del prodotto-libro, soprattutto nel caso di un'opera importante e complessa come questa. Gli editori seri dovrebbero tenere in grande considerazione lo zoccolo duro dei fan di una saga poiché sono quelle persone che, oltre a comprare i libri, possono far conoscere un autore senza venir pagati o aspettarsi qualcosa in cambio. Gli editori non seri, invece, o mostreranno solo una cortesia finta e di facciata oppure non ascolteranno neanche, giudicando i libri solo come qualcosa da vendere e non come parte di una cultura o un nutrimento meraviglioso per l’immaginazione.

L'esperienza è stata a tratti divertente, per la collaborazione che abbiamo realizzato, forse più organizzata ed efficiente di un ufficio redazionale, a tratti frustrante perché ci siamo resi conto del reale stato dei libri prima del nostro intervento e per la comunicazione a singhiozzo con l'editore, ma alla fine gratificante, anche perché non è cosa da poco dover muoversi costantemente tra italiano e inglese. Al termine c'è stato anche sollievo per essere riusciti a fare tutto nei tempi ristretti che avevamo.

Se tutte le modifiche saranno state accettate potrete aspettarvi una edizione più accurata e fedele all’originale. Non la perfezione, probabilmente, ma di sicuro un lavoro migliore. E comunque c’è la soddisfazione perché la Ruota del Tempo, il compianto Robert Jordan e Brandon Sanderson meritavano che il loro lavoro fosse pubblicato nel modo migliore.