Sono tempi duri nella galassia. L'Impero instaurato da Palpatine non sembra avere rivali. Dei Cavalieri Jedi si è perso il ricordo. 

In questo quadro fosco Ezra Bridger  vive alla giornata, tra piccoli furti ed espedienti. La sua vita è destinata a cambiare quando s'imbatte in un apparente gruppo di ladri, comandato dall'umano Kanan Jarrus e composto da un gruppo eterogeneo di personaggi: la cacciatrice mandaloriana Sabine Wren; un guerriero Lasat di nome Zeb; Hera Syndull, pilota dell'astronave Ghost, nella quale il gruppetto scorrazza per la galassia, di razza Twi'lek; il droide astromeccanico C1-10P, alias Chopper.

Le fortuite circostanze per le quali Ezra s'imbatterà nel gruppo daranno il via a un avventura nella quale il ragazzo scoprirà il volto dell'impero, raffigurato dall'Agente Kallus, comandante di un agguerrito gruppo di Stoormtropper, dai Distruttori Stellari e dai caccia TIE. Insomma quelli che gli appassionati puri e duri conoscono come i veri nemici nella saga di Guerre Stellari.

Se infatti era stato relativamente interessante vedere gli Jedi della Vecchia Repubblica nella Guerra dei Cloni contro gli avversari più disparati, è certo che non è Star Wars senza Imperiali, come non è Indiana Jones senza nazisti.

Non manca all'insieme anche "il fronte Jedi" della vicenda, sia con la scoperta che Kanan Jarrus ha un legame tutto da esplorare con l'ormai disciolto ordine, sia con la presenza di un inquisitore ancora senza nome, che probabilmente si rivelerà dotato dei poteri necessari per combattere il "Potere della Forza".

Oltre agli Imperiali, non mancano alla serie molti degli elementi narrativi caratteristici della saga. Come Star Wars Episodio IV: Una Nuova Speranza, Star Wars Rebels TV Movie: La Scintilla della ribellione, è un classico viaggio dell'eroe, la storia della chiamata a un destino diverso per "il predestinato" e per un manipolo di personaggi, trovatisi "al posto sbagliato al momento sbagliato", che probabilmente diventeranno eroi.  Avremo modo di vedere come nei 16 episodi di cui si comporrà la prima stagione, con la certezza che è già in produzione una seconda.

La storia è ambientata circa quattordici anni dopo La Vendetta dei Sith, e cinque prima di Una nuova speranza. Nell'episodio fa un'apparizione olografica anche Obi Wan Kenobi e la produzione ha annunciato che anche altri personaggi "classici" avranno posto nella storia.

Sarà interessante osservare come la narrazione dei cinque anni che precedono la battaglia contro la Morte Nera si raccorderà alla trilogia originale, che ovviamente dei protagonisti di questa serie non ha traccia. Ancora più interessante vedere se sarà possibile che Darth Vader non venga coinvolto nella storia.

Il primo episodio è una storia avventurosa dal buon ritmo, che mescola all'avventura un tocco di ingenuità ironica e auto-ironica.

Se anche dal punto di vista della caratterizzazione grafica dei personaggi si è effettuata una scelta di semplificazione, di estremo cartooning, il vero punto di forza è la caratterizzazione grafica dell'universo di Star Wars, con ambientazioni che si rifanno all'opera del compianto Ralph McQuarrie, omaggiato in modo esplicito mediante il personaggio Zeb, che ha l'aspetto che aveva Chewbacca nei suoi primi studi preparatori.

Il grosso dell'impatto di questo primo episodio è tutto qui, e non è poco, visto che le astronavi Imperiali sono tornate a fare paura, stagliandosi non solo contro gli spazi stellati, ma anche sui cieli azzurri dei pianeti ribelli.

Cieli azzurri, distese desertiche e di vegetazione, costruzioni immaginifiche. Visivamente l'essenza e il sense of wonder di Star Wars c'è tutto.

In questo primo episodio sono le caratterizzazioni dei personaggi ad essere state sacrificate, compresse tra ambientazioni stupefacenti e trama fin troppo densa di eventi.

La logica della serialità impone che i personaggi crescano nel tempo. Il risultato è godibile e fa venire voglia di vedere se nel prosieguo la serie manterrà le buone premesse iniziali.