Torna la commovente storia della piccola Lilo e dell'alieno Stitch, raccontata nel lungometraggio d'animazione Lilo & Stitch nel 2002, nel classico Disney numero 42, numero legato alla fantascienza da un legame indissolubile grazie a Douglas Adams e alla sua Guida Galattica.

In questa versione live action diretta da Dean Fleischer Camp (Marcel The Shell), la struttura della storia resta la stessa. La piccola Lilo (la debuttante e stupefacente Maia Kealoha) e la sorella maggiore Nani (Sydney Agudong) sono orfane. Nani cerca di badare come può alla sorellina, ma è solo una giovane adulta che si è trovata improvvisamente a supplire alla scomparsa dei genitori, in un momento in cui era ancora impegnata negli studi e nella costruzione di se stessa.

Lilo & Stitch
Lilo & Stitch

Sulle due sorelle si posa l'occhio pur benevolo della Sig.ra Kekoa, impiegata dei servizi sociali (Tia Carrere) che vuole dare fiducia a Nina, a patto che trovi una stabilità lavorativa ed emotiva. Ma non è facile gestirsi tra vita lavorativa, mancanza cronica di denaro e le necessità di una bambina traumatizzata e con disturbi comportamentali, il cui famelico desiderio di affetto la porta a volte a essere anche distruttiva.

In questa situazione complicata piove letteralmente dal cielo l'Esperimento 626, una creatura aliena ideata dal genetista folle Jumba Jookiba (Zach Galifianakis) per essere il killer perfetto, indistruttibile e innarrestabile. Nato in laboratorio, intelligente e senziente, 626 non ha avuto la possibilità di uno sviluppo emotivo equilibrato, ed è inseguito dal suo stesso creatore e da un inviato della Federazione Galattica  Pleakley (Billy Magnussen).

Lilo & Stitch
Lilo & Stitch

Precipitato sulla Terra, finisce rocambolescamente in un canile. Per sopravvivere e cercare di mimettizarsi si finge cane e qui le sue strade s'incrociano con Lilo, che adotta 626 battezzandolo Stitch. Nonostante la mimesi la natura aggressiva di Stitch emerge, con conseguenze distruttive sulle cose, ma anche sulla vita già complicata di Lilo e Nani, facendo rischiare alla sorella maggiore di perdere la tutela della piccola. Ad aggravare il tutto ci sono anche i tentativi dei pasticcioni Jookiba e Pleakley di catturare Stitch, nonché la comparsa dell'agente della CIA Cobra Bubbles (Courtney B. Vance) che si mette sulle tracce degli alieni. 

Lilo & Stitch
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Ma Nani e Lilo scopriranno di non essere sole. A cercare di aiutarle troveanno l'amorevole vicina Tūtū (Amy Hill) e il suo nipote pasticcione David (Kaipo Dudoit),  innamorato di Nani.

Questo gruppo disfunzionale scoprirà, tra avventure e disavventure, di essere parte di qualcosa di più grande, che gli hawaiani chiamano ohana, una vera famiglia allargata in cui "nessuno viene abbandonato", con un percorso di crescita suggellato dalle famose parole finali di Stitch, Questa è la mia famiglia, l'ho trovata per conto mio. È piccola e disastrata, ma bella, sì, molto bella.

Lilo & Stitch
Lilo & Stitch

Quando nel 2002 uscì l'originale Lilo & Stich diretto da Chris Sanders e Dean DeBlois, presentava parecchi elementi innovativi rispetto a molti classici. Se era già stata sdoganata nel decennio passato la non appartenenza a etnia caucasica dei protagonisti principali, il film si distinse per la messa in scena di problemi reali, del mondo reale, mescolati a elementi fantascientifici; ma anche per uno stile grafico ispirato ai dipinti di Paul Gauguin, voluto fortemente da Sanders, insieme a sfondi acquerellati che restituivano in pieno i colori hawaiani.

Sul fronte tematico, era un film inclusivo sincero, quando questo termine non era diventato un dovere da rispettare con un bilancino, ma un'esigenza spontanea di narrare storie di personaggi più vicini alla sensibilità del tempo.

Lilo & Stitch
Lilo & Stitch

Il remake live action conferma quanto il film originale fosse ben scritto: la nuova sceneggiatura di Chris Kekaniokalani Bright e Mike Van Waes aggiunge veramente poco all'originale di Sanders e DeBlois, da un lato fissandone i pochi punti traballanti, dall'altro aggiornando particolari che probabilmente non reggerebero la prova della sospensione dell'incredulità in un film con attori. Nello specifico, nel primo caso con lo sdoppiamento che dal solo Cobra Bubbles come assistente sociale da vià nel secondo film ai due personaggi dell'assistente sociale e dell'agente della CIA, dando modo a Tia Carrere, voce di Nani in originale nel primo film, di partecipare al progetto. Nel secondo caso con la sostituzione di trucchi e parrucche posticci per Jumba Jookiba e Pleakley con un dispositivo di camuffamento più fantascientifico, cosa che consente di esprimere al meglio di talenti comici di Billy Magnussen e Zach Galifianakis.

Lilo & Stitch
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L'operazione remake non solo propone una versione dal vivo di un cartone animato, ma rinverdisce in realtà una vecchia tradizione Disney nel campo delle commedie fantastiche per famiglie: dai film di Robert Stevenson (Un professore fra le nuvole, Pomi d'ottone e manici di scopa, tra i tantissimi), fino a film come Il computer con le scarpe da tennis, o Il gatto venuto dallo spazio, i più relativamente recenti Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi o Nelle pieghe del tempo. Film che vogliono mescolare all'avventura e al divertimento un messaggio edificante, portatore di valori. Gli esiti, di pubblico e di critica, non sono sempre stati all'altezza delle aspettative, ma è una linea che comunque affiora di tanto in tanto nella produzione della major.

Lilo & Stitch
Lilo & Stitch

Dean Fleischer Camp ha delle incertezze nella regia e nella gestione del lungometraggio. Se fulminante era stato nei corti di Marcel The Shell, lo era stato un po' meno nel film avente lo stesso personaggio protagonista, dove non riusciva a imprimere ritmo.

In questo caso è aiutato da un film la cui durata simile a quella dell'originale animato, che non superava l'ora e mezza, che riesce a imprimere i giusti tempi al succedersi degli eventi. Un elemento che però colpiva già nel lungometraggio precedente, e in Lilo & Stitch riaffiora in perfetta coerenza, è la capacità di Fleischer Camp nella gestione sia dell'alternanza di toni, che della commistione tra avventura e messaggio, e di veicolare come in un imbuto concetti complessi in modo semplice ai ragazzi, riuscendo a non sminuirili o snaturarli.

Lilo & Stitch è alla fine un film divertente, commovente ed emozionante, che vale un pomeriggio al cinema in famiglia.