Ormai l'industria cinematografica si è abituata a fare il film di ogni singolo racconto del geniale Stephen King. E così, dopo i vari Misery, IT, Stand By Me, L'Acchiappasogni e compagnia bella, ecco arrivare sui nostri schermi Secret Window.

E' una bella giornata e Mont Rainey (Johnny Depp) è dentro la sua macchina fuori da un motel; poi la situazione precipita, scattano flash allucinogeni e le azioni si fanno concitate. Ci ritroviamo 6 mesi dopo; questa volta Mont è in una casa isolata in mezzo al bosco, è depresso, triste e solo dopo la rottura con la moglie. Improvvisamente uno sconosciuto bussa alla sua porta. E' un personaggio inquietante che si fa chiamare John Shooter (John Turturro) e che accusa Mont di aver copiato e storpiato il suo racconto, ed è pronto a tutto per far valere i suoi diritti.

Il mistero si infittisce, prima la morte di un cane, poi omicidi ben più spaventosi.

"Sei mesi prima" e "sei mesi dopo" sono la chiave del mistero che tiene incollati gli spettatori. Che cos'ha fatto Mont in quel motel sei mesi prima? E chi è quel personaggio misterioso che appare sei mesi dopo? E' chiaro che le due "piste" porteranno alla risoluzione finale dell'enigma, in un epilogo tipicamente Kinghiano.

Non si può negare che il regista David Keoppcop sappia tenere alta l'attenzione del pubblico, la storia è strana e proprio per questo interessante.

Se lo scopo del film era quello di farci venire un infarto con la solita tecnica del "Alza Volume Improvvisamente", ci è riuscito in pieno; la classica formula funziona sempre e riesce a regalare veri momenti di tensione, aiutato anche dalla musica ispirata del sempre bravo Philip Glass.

La sceneggiatura rischia ogni tanto di di cadere nel banale e nell'improbabile ma complessivamente regge bene la propria parte, così come Johnny Depp, che dà alla pellicola il tocco di classe di cui aveva bisogno.

Concludendo, Secret Window è un thriller fatto con mestiere, nulla di memorabile, ma sempre meglio delle solite banalità che vengono proposte in giro.