Catwoman è la storia della bella e sensibile artista, Patience Philips (Halle Berry), una giovane donna che sembra passare la sua vita a chiedere scusa per la propria esistenza. Patience lavora come disegnatrice per la Hedare Beauty, una società di prodotti cosmetici che sta mettendo a punto un rivoluzionario prodotto anti-età.

Quando Patience inavvertitamente viene a conoscenza di un terribile segreto aziendale si trova intrappolata in una pericolosa cospirazione.

Quello che accade poi cambierà la sua vita per sempre.

Per un magico gioco del destino Patience si trasformerà in una donna che possiede la forza, la velocità, l’agilità e i sensi sviluppatissimi di un gatto.

Grazie e queste nuove capacità fisiche Patience diverrà Catwoman, una creatura elegante e furtiva in bilico tra il bene e il male.

Dal film di Pitof (Jean-Christophe Comar) si desume principalmente una cosa cioè che c’è ancora spazio per i film manichei: i buoni sono buoni, i cattivi sono cattivi, gli stupidi sono stupidi e così via, senza troppi approfondimenti o introspezioni.

Approdato a Hollywood dopo aver diretto Vidocq, il regista francese se la cava quando si tratta di scene d’azione ma quando non ha a che fare con gli effetti speciali, che si rivelano troppo grossolani tanto da non riuscire a ingannare l’occhio dello spettatore, il risultato è decisamente deludente.

Sharon Stone è così monocorde - nemmeno la strega della Bella Addormentata arriva a tanto - da riuscire a dimostrare allo stesso tempo che è molto cattiva e molto “mummificata” e che ormai nemmeno l’intervento benevolo di Bast, la dea-gatta egiziana, potrà trasformarla in un’attrice, con buona pace di chi la sopravvalutò ai tempi del pessimo Basic Instinct.

Halle Berry è incantevole, ma tutto qui. I personaggi maschili sono piatti, scontati e convenzionali.

Peccato, perché il film ha buone premesse, la prima parte funziona, già dai titoli ci sono sapidi suggerimenti (che però non vengono sviluppati), si entra nell’azione senza premesse lunghe, noiose e fuorvianti, ma dalla prima trasformazione della graziosa Patience in Catwoman si scivola nell’eccesso e il racconto procede a gobba di cammello, con continui alti e bassi, deja-vu e incongruenze vistose anche per un bambino; per esempio, si strizza l’occhio alle sofisticate tecniche tipo C.S.I. per incastrare la protagonista e poi gli investigatori tralasciano gli indizi più evidenti (non diciamo come e quando, vi lasciamo il piacere della scoperta perché la svista è piuttosto lapalissiana) .

Quanto ai decantati spunti sexy, ce n’è soltanto uno durante la partita di pallacanestro che risulta ben gestito, per il resto è tutto troppo forzato e a volte un po’ fastidioso e comunque, anche se il parere è personale, la protagonista è molto carina ( soprattutto al naturale piuttosto che non mascherata) ma come sensualità si rimpiange la Pfeiffer.

Un ultimo appunto, per il quale garantiamo che non occorrono occhi particolarmente esercitati: possibile che, con le tecniche a disposizione, sia così evidente lo stacco tra personaggio in carne e ossa e in CGI, e che un regista e il suo staff non riescano a camuffare meglio una comparsa, dato che in tutte le scene d’azione che vedono coinvolta Sharon Stone si nota perfettamente l’uomo al suo posto?

Il film non è sgradevole malgrado la risibilità della trama, certamente la parte magica, molto promettente, poteva essere sviluppata meglio ma Catwoman sembra destinato a non avere un seguito malgrado il finale aperto con la protagonista destinata alla solitudine sentimentale dal momento che ai disastrosi risultati al botteghino si è aggiunto anche l’unanime parere negativo della critica.

Un’ultima raccomandazione: non fatevi fuorviare dai criptici messaggi ambientalisti, tipo “Guarda con che coraggio si suggerisce che le bieche multinazionali scaricano impunemente scorie mortifere nel fiume Hudson!” o potreste finire col credere che Fievel è un film patriottico sull’integrazione degli immigrati russi.

Terminiamo con due note liete e positive: nel film squillano così tanti telefoni e telefonini che, se il vostro vicino lascerà acceso il suo, non ve ne accorgerete e non lo picchierete, e inoltre i rockettari malvagi e corrotti avranno una giusta e graffiante punizione.