Qualche giorno fa l'Academy of Television Arts and Sciences ha organizzato una tavola rotonda con George R.R. Martin e alcuni membri della produzione di Game of Thrones. Ciò che ne è scaturito è stata un'interessante conversazione di un'ora e mezza dedicata alla serie televisiva, la cui terza stagione sta per giungere sugli schermi americani.

Ecco un breve resoconto di quanto è emerso dal panel:

Già parecchi anni fa, quando la popolarità delle Cronache del ghiaccio e del fuoco aveva iniziato a crescere, Martin era stato contattato da diversi produttori che volevano realizzare un film su Eddard Stark o Jon Snow o Daenerys Targaryen. George aveva rifiutato ogni offerta perché sapeva che un film non poteva certo essere abbastanza lungo da riuscire a narrare tutta la sua storia, ed estrapolare le vicende di uno dei personaggi per renderlo protagonista della vicenda tralasciando tutti gli altri avrebbe snaturato completamente la sua saga.

Quando David Benioff e D.B. Weiss lo hanno contattato per esporgli il loro progetto per prima cosa lui gli ha fatto alcune domande, in modo da accertarsi che avessero davvero letto i romanzi. Una riguardava l'identità – ancora mai rivelata esplicitamente – della madre di Jon Snow. David e Dan ne avevano già parlato fra loro e quindi non hanno avuto problemi nel fornire una risposta che ha strappato allo scrittore un sorriso più eloquente di molte parole.

E se Martin è stato spesso accusato di essere assetato di sangue vista la spiacevole fine fatta da molti dei suoi personaggi, a suo gudizio Benioff e Weiss sono ancora più brutali, anche se su alcuni dettagli stanno un po' modificando il tiro. Nel quarto episodio della prima stagione un cavaliere, già scudiero di Jon Arryn, viene ucciso durante un torneo da ser Gregor Clegane. La scena della morte, con tanto di sangue bene in vista, dura cinque secondi. Se la dovesse rifare ora Benioff si limiterebbe a tre soli secondi.

Fin dall'inizio comunque lo sguardo dei produttori era rivolto a questa stagione ricca di scene devastanti, e se nella serie televisiva sono già morti diversi personaggi che nei libri sono ancora vivi, l'affermazione che nei Sette Regni nessuno può dirsi al sicuro va interpretata alla lettera.

Il primo attore a entrare nel cast è stato Peter Dinklage, lo straordinario attore che per la sua interpretazione di Tyrion Lannister ha vinto un Emmy e un Golden Globe. Prima di accettare il ruolo, prima ancora di avere altre informazioni, Dinklage, stanco dei nani stereotipati di molta fantasy post-Tolkien, aveva affermato di non volere la barba. Un'altra cosa che gli manca, ma che a questo punto della storia forse i fan dei romanzi si sarebbero aspettati di trovare, è la mutilazione al naso, sostituita da una vistosa cicatrice sul volto. L'episodio, narrato nella Regina dei draghi, è stato ispirato a Martin da un fatto reale verificatosi nel corso del primo episodio di Ai confini della realtà da lui sceneggiato nel 1986. Due cavalieri, entrambi senza elmo, stavano duellando con movimenti a zig-zag. Nel momento in cui uno dei due ha sbagliato movimento ed è andato dal lato sbagliato si è ritrovato con il naso tagliato.

Dinklage è amico di lunga data di Lena Headey. È stato anche grazie a lui, che ha suggerito il suo nome ai produttori, che Lena ha partecipato al casting di Game of Thrones e, almeno sullo schermo, è diventata sua sorella Cersey. La loro complicità si percepisce nella naturalezza con cui interpretano le scene comuni, nelle quali gli è anche capitato di improvvisare.

Quella di Cersei è una figura dura, concentrata solo su di sé. Parlando del rapporto fra i loro personaggi Nikolaj Coster-Waldau, interprete di Jaime Lannister, ha spiegato che lui è sinceramente innamorato della sorella, mentre lei semplicemente vorrebbe essere lui, e avere accesso a un potere che nel mondo di Westeros non è accessibile alle donne.

La ricerca del potere è la forza che muove molti personaggi e un oggetto, il trono di spade, è divenuto uno degli emblemi della storia. Nessuno fra i partecipanti al panel ha voluto o potuto rivelare chi alla fine dominerà su Westeros, anche se Martin ha scherzato affermando che prima della fine diverse persone si siederanno su quel trono.

Daenerys Targaryen, interpretata da Emilia Clarke.
Daenerys Targaryen, interpretata da Emilia Clarke.
Martin stesso comparirà in questa stagione. Lo scrittore era già apparso in un cameo in quello che all'epoca era l'episodio pilota di una serie ancora in fase di progettazione. George era una comparsa nel banchetto nuziale di Daenerys, ma quando Emilia Clarke è subentrata nel ruolo a Tamzin Merchant tutte le scene della Nata dalla tempesta sono state girate una seconda volta e Martin è scomparso.

Attualmente George sta scrivendo il quinto romanzo della saga, The Winds of Winter. Non ha rivelato a che punto è, e ovviamente viste le precedenti esperienze non ha voluto azzardare previsioni sul tempo che gli occorrerà per ultimarlo, ma è ben consapevole che la serie televisiva incombe alle sue spalle. La produzione di HBO si sta muovendo più in fretta di lui, anche se lo scrittore ha ancora un certo vantaggio. Benioff comunque si è preoccupato di precisare che, nonostante le voci che si sono susseguite in quest'ultimo periodo, la quarta stagione non è ancora stata ufficialmente confermata.

La terza, quella che vedremo a breve, è stata girata in quattro diversi Paesi in modo da rendere al meglio i differenti paesaggi e climi dei continenti di Westeros ed Essos. La maggior parte delle scene sono state girate a Belfast, ma le location comprendono anche l'Islanda per gli episodi che si svolgono oltre la Barriera, il Marocco per le vicende di Daenerys e la Croazia per gli esterni di Approdo del Re. E spiegando quanto questo show sia costoso Benioff ha fatto presente che spesso c'erano contemporaneamente al lavoro tre unità operative, con una quarta che si aggiungeva di tanto in tanto.

Un pensiero è andato anche ai meta-lupi, che da sempre hanno creato difficoltà alla produzione. Quest'anno sarà possibile vedere all'opera lupi veri filmati in uno studio negli Stati Uniti, ingranditi e quindi inseriti nel montaggio.

Fra pochi giorni sarà possibile iniziare a vedere l'aspetto definitivo di questa monumentale opera. E per ingannare il tempo nell'attesa del 31 marzo è possibile dare uno sguardo a volti e costumi dei personaggi che ancora una volta animeranno questa straordinaria storia: