Clean Slate, di Lawrence Block.

Per i suoi gialli Block ha sempre prediletto figure particolari, lontane dallo stereotipo dell’eroe perfetto come possono essere un investigatore con un passato da alcolista o un ladro gentiluomo. In Clean Slate la sua attenzione è caduta su una ragazza abusata la cui vita precipita in un cammino molto scuro. La storia, a giudizio di chi l’ha letta, è una di quelle che non si dimenticano facilmente.

And Ministers of Grace, di Tad Williams.

Della vasta produzione di Williams, una ventina di romanzi e svariati racconti, ben poco è arrivato in Italia. Al momento in commercio si trovano solo Il trono del drago e La pietra dell’addio, i primi due volumi di quel Ciclo delle spade giudicato “straordinario” da Martin. Un peccato perché lo scrittore è davvero bravo, opinione confermata anche dai giudizi espressi su questo racconto dai critici d’oltreoceano.

And Ministers of Grace è un racconto di fantascienza incentrato su due pianeti – Archimedes e Covenant – dalle credenze molto forti e diametralmente opposte. Il primo è abitato da una popolazione dalla mentalità strettamente razionalista, che li porta a credere solo in ciò che può essere conosciuto scientificamente, mentre gli Abramiti, che risiedono sul secondo, basano la loro vita sulla scrittura dello Spirito. I due mondi sono attraversati da un’aspra guerra al cui centro si trova Lamentation Kane, un assassino sacro impegnato in una missione della massima importanza. Ma quando la sua identità viene modificata per consentirgli di portare a termine più facilmente il suo incarico, Kane precipita in un’identità spirituale grigia, nella quale giusto e sbagliato finiscono col mescolarsi.

“Il mondo possiede solo due tipi di uomini” ha scritto Williams nel suo racconto. “Uomini intelligenti senza religione, e uomini religiosi senza intelligenza”, e il suo testo parla di estremismi in un’ambientazione molto vivida che per certi versi rispecchia i nostri stessi conflitti.

L’interesse dell’autore, più che sul conflitto interplanetario, è concentrato sull’effetto che il conflitto stesso ha su un individuo molto particolare. Da razionalista, ha spiegato, gli interessano molto le esperienze religiose delle altre persone e le loro convinzioni.

I racconti per lui costituiscono l’opportunità di fare esperimenti, e gli consentono di usare l’arte narrativa in modo diverso da un romanzo. Cose che non funzionerebbero in una storia lunga possono essere perfette se concentrate in uno spazio più breve, quindi reputa naturale passare da una dimensione all’altra.

Le avventure di Lamentation Kane, però, potrebbero non finire qui. Nella mente di Tad sta prendendo consistenza una saga, al momento definita The Arjuna books, nella quale Kane potrebbe avere un ruolo da protagonista.

Soldierin', di Joe Lansdale.

Che Joe Lansdale sia un autore molto eclettico non lo scopriamo certo ora. Così, quando i curatori lo hanno contattato per chiedergli se fosse interessato a collaborare con un qualsiasi racconto di sua scelta e facendogli presente che molti testi sarebbero stati horror, fantasy o di fantascienza, tutti generi con i quali si era già cimentato, lui ha scelto di dedicarsi a qualcosa di diverso.

Lansdale adora i Western, anche se fino a ora ha scritto un solo romanzo western contenente alcuni elementi fantasy, Il carro magico, e alcuni horror-western. Stavolta però ha deciso di narrare una vera e propria storia western avente per protagonista un cowboy di colore.

In realtà visto che già da un po’ pensava di scrivere un romanzo con quest’ambientazione recentemente aveva fatto un bel po’ di ricerche per catturare perfettamente l’atmosfera dell’epoca e non modernizzarla o per non scrivere qualcosa di politicamente corretto. La sua idea era mostrare che al tempo della Guerra di secessione gli uomini di colore non si sono limitati a cucinare, pulire i tavoli e ferrare i cavalli così come ci hanno fatto credere tante opere ambientate in quel periodo.

Il protagonista di Soldierin’ gli è piaciuto al punto da spingerlo a dedicargli immediatamente un secondo racconto, opera che sarà pubblicata on-line in un magazine edito da Subterranean Press. E probabilmente nuove avventure arriveranno in seguito, magari anche il romanzo ipotizzato all’inizio.

Dirae, di Peter S. Beagle.

L’unico testo di Beagle al momento reperibile in Italia è il romanzo fantasy L’ultimo unicorno. In Dirae la protagonista è una donna che combatte in difesa degli innocenti grazie alla sua capacità di trovarsi sistematicamente al posto giusto nel momento giusto. A metà fra la storia delle imprese di un supereroe impegnato in una missione e un viaggio nell’autocoscienza, mostra come anche la compassione richieda di pagare un prezzo.