Anche se gli eventi narrati sono un’invenzione dell’autrice, lo spunto le è stato fornito da un incidente mortale realmente avvenuto, quello di Cornelia Fort, la prima delle 38 donne appartenenti alla WASP morte durante l’adempimento del dovere.

Ancient Ways, di S.M. Stirling.

La serie di Embeverse, della quale fa parte anche questo racconto, è una delle più famose fra quelle scritte da Stirling, autore capace di spaziare dal fantasy alla fantascienza e alla storia alternativa. E proprio a quest’ultimo genere appartengono diversi romanzi di tipo post-apocalittico, ambientati in un’America a cavallo fra il XX e il XXI secolo nella quale non funzionano più l’elettricità, le armi da fuoco, i motori a vapore e tutte le scoperte scientifiche dell’ultimo mezzo millennio.

In questo contesto due guerrieri involontari sono impegnati nell’improbabile missione di salvare una principessa.

Ninieslando, di Howard Waldrop.

Waldrop, autore di fantascienza specializzato in racconti, narra una vicenda che in un primo momento si potrebbe definire “storica”, dedicata a un soldato della Prima guerra mondiale. Almeno finché l’uomo non scopre un posto strano fra le trincee.

Recidivist, di Gardner Dozois.

In Recidivist l’umanità è sotto il controllo di un’intelligenza artificiale, e un gruppo di uomini lotta per cercare di conservare le proprie memorie.

My Name is Legion, di David Morrell.

Forse il nome di Morrell non risulta familiare ai più, ma certo il protagonista della sua opera d’esordio ha lasciato il segno nel nostro immaginario: il romanzo First Blood è stato infatti trasposto sul grande schermo con il titolo di Rambo. Con My Name is Legion l’attenzione dell’autore si sposta sulla Legione francese, e su cosa può accadere quando i legionari si ritrovano a combattere l’uno contro l’altro.

Defenders of the Frontier, di Robert Silverberg.

Molto attivo sia come autore di romanzi e racconti che come curatore di antologie di fantasy e fantascienza, negli ultimi anni Silverberg è sparito dalle librerie italiane. In questo testo la sua attenzione si sofferma su un gruppo di anziani soldati stanziati in una postazione isolata.

The Scroll, di David Ball.

Autore di un thriller e di un paio di romanzi storici, Ball pone al centro della vicenda di The Scroll un ingegnere francese catturato da un crudele monarca marocchino. Ball mostra qui il lato più oscuro della natura umana descrivendo i vari sistemi di tortura usati dal carnefice nel corso degli anni e la lotta della vittima per conservare la propria sanità mentale anche mentre vede svanire le speranze di venire rilasciato.

The Mystery Knight, di George R.R. Martin.

Shawn C. Speakman definisce senza mezzi termini The Mistery Knight la più bella – e la più pericolosa – delle tre storie fin qui dedicate a Dunk ed Egg. La trama è più complessa, lo stile e i dialoghi sono straordinari e i personaggi, con le loro sfumature di grigio, risultano più vivi che mai. Entrambi i protagonisti crescono come individui, sia nella loro relazione che nell’importanza che rivestono per i Sette Regni.

La storia è legata ancora una volta a un torneo nel quale i due s’imbattono durante i loro vagabondaggi. Il premio per il vincitore però è decisamente speciale: un uovo di drago.

Martin ha spiegato che dei tre racconti questo racconto è stato il più affascinante e complesso, ma anche il più lungo da scrivere. Lui è affascinato da Dunk ed Egg e gli accenni al loro destino sono la parte più difficile. I personaggi appartengono a quella parte della storia di Westeros che ha ripercussioni sugli eventi della serie principale, quindi ha senso che di tanto in tanto siano menzionati anche lì, ma lui deve fare attenzione a non rivelare troppo. Se i lettori delle Cronache del ghiaccio e del fuoco conoscessero già lo svolgersi degli eventi i racconti perderebbero gran parte della loro suspance. Il suo intento quindi è cercare di proporre nelle diverse trame delle svolte imprevedibili.

Per quanto riguarda storie future, la speranza è di poter scrivere una serie di racconti che seguano le vicende di Dunk ed Egg dalla giovinezza alla maturità e alla vecchiaia, per poi raccoglierle in un libro, o più probabilmente in tre o quattro. Ha già qualche idea per diversi altri racconti, e naturalmente anche per l’ultimo, che dovrebbe essere molto difficile da scrivere. Ma trovare il tempo da dedicare a queste vicende è difficile. La sua intenzione originaria era di alternare romanzi e racconti, ma tanto The Sworn Sword quanto The Mystery Knight si sono rivelati difficili da scrivere, e lui si è trovato a doverli accantonare per un po’ e a lasciarli maturare nel suo subconscio per un certo periodo di tempo per potersi occupare dei romanzi. Gli piacerebbe riuscire a scrivere un quarto racconto dopo aver terminato A Dance with Dragons, ma in proposito non sta facendo alcuna promessa.

Un estratto di The mystery Knight può essere letto sul blog di Patrick St. Denis:

http://fantasyhotlist.blogspot.com/2010/01/exclusive-excerpt-from-george-r-r.html

Venti grandi autori impegnati in altrettanti racconti, riuniti insieme per dimostrare che ciò che conta non è il genere di un testo ma il modo in cui è scritto e la storia che vi è narrata, e per ricordare che la narrativa breve è inferiore al romanzo solo se si parla di dimensioni. Vedremo mai quest’antologia anche in Italia? C’è da dubitarne, e dai commenti che giungono d’oltreoceano sarebbe un vero peccato.