Fra i quindici titoli di Ibs e i ventidue del New York Times a prima vista la differenza non è molta, ma se le classifiche si guardano un po' più attentamente si notano dettagli non proprio entusiasmanti riguardo all'Italia.

Da noi l'unica opera capace di arrivare al vertice è stata la Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico di Sepúlveda, romanzo letto da tantissimi amanti del mainstream che mai si accosterebbero a un fantasy classico o a un urban fantasy, mentre negli Stati Uniti questa posizione è stata raggiunta da ben cinque autori. Il nuovo romanzo di King dedicato alla Torre nera è stato primo negli USA ma solo diciottesimo in Italia mentre A un punto morto della Harris è passato dal primo al trentanovesimo posto. Non sono ancora stati tradotti i romanzi di Ward e Hamilton, ma le loro posizioni massime (con altre opere) nel corso dell'anno sono state per entrambe la tredicesima. Quanto a Butcher, il suo Le furie di Calderon aveva venduto un numero di copie talmente basso da far dubitare che saranno tradotti altri romanzi suoi. Anche perché quel libro era stato pubblicato da Rizzoli nella collana HD, collana che nel 2011 ha visto la pubblicazione di un solo titolo e che nel 2012 non ne ha visto nessuno, facendo nascere il forte sospetto che la collana sia stata soppressa.

Terry Brooks si è spinto fino al terzo posto con Wards of Faerie, ma la traduzione del suo precedente romanzo ambientato nel mondo di Shannara, Il potere della magia, è arrivato al massimo in trentatreesima posizione. Salvatore, quarto negli Stati Uniti, da noi è rimasto nelle retrovie, e se Martin apparentemente ha venduto meglio in Italia la realtà è ben diversa.

A Dance with Dragons è stato pubblicato il 12 luglio del 2011, e nonostante il trascorrere dei mesi nel 2012 è stato capace di piazzarsi ancora al quinto posto. I fuochi di Valyria e La danza dei draghi, due delle tre parti in cui è stato suddiviso il romanzo originale, sono riusciti ad arrivare al massimo al secondo e terzo posto, mentre I guerrieri del ghiaccio, pubblicato alla fine di ottobre 2011, quindi oltre tre mesi dopo l'edizione originale, è arrivato al massimo al diciottesimo posto. Non solo, nella top 15 italiana troviamo ben quattro titoli di Martin in edizione economica, mentre il New York Times compila classifiche ben distinte fra edizioni tascabili ed edizioni rilegate, con quest'ultima che è molto più importante delle altre. Se dovessimo comportarci allo stesso modo i quindici titoli italiani si ridurebbero a undici.

Allo stesso modo con la traduzione perdono posizioni (con titoli diversi) tutte le autrici: la Feehan passa dal settimo al trentacinquesimo posto, la Kenyon dall'ottavo al cinquantasettesimo, la Adrian dal nono al decimo, e quindi è l'unica che si sposta davvero di poco, la Moning dal nono al cinquantacinquesimo.

Guardando con attenzione la classifica di Ibs possiamo notare anche Le torri di mezzanotte di Robert Jordan e Brandon Sanderson piazzato al ventinovesimo posto. Una posizione dignitosa ma non eclatante, e non c'è ragione di dubitare che quando, nel corso del 2013, A Memory of Light sarà tradotto nella nostra lingua, raggiungerà una posizione simile. Peccato che tutti i sette volumi della Ruota del Tempo pubblicati da The Path of Daggers (1998, tradotto come Il sentiero dei pugnali) a A Memory of Light (2013) abbiano raggiunto il vertice della classifica. E situazioni analoghe, di autori capaci di raggiungere il vertice negli Stati Uniti ma di arrivare solo in posizioni dignitose in Italia, ne abbiamo già viste altre in passato. In anni non tanto lontani la cosa si è verificata con Terry Goodkind e Patrick Rothfuss.

In conclusione possiamo dire che la fantasy, in tutte le sue accezioni, sta uscendo dal ristretto numero degli appassionati del genere, soprattutto quando ad aiutarla c'è la trasposizione della storia in un altro formato artistico, ma che la strada da percorrere per accostarci agli Stati Uniti è ancora lunga.