Sean Bean nel ruolo di Eddard Stark. La spilla sul suo petto indica la carica che ricopre, Hand of the King.
Sean Bean nel ruolo di Eddard Stark. La spilla sul suo petto indica la carica che ricopre, Hand of the King.

A causa di una traduzione troppo libera si è perso un presagio, o quanto meno la sua forza è stata molto sminuita. In questo caso si è trattato di una scelta consapevole di Altieri, che pur conoscendo il reale significato della parola antler ha optato per un animale più fantasy rispetto a uno apparentemente più banale come un cervo.

Un’altra scelta deliberata e discutibile riguarda la più alta carica del regno dopo quella del re, carica ricoperta da un uomo denominato the Hand of the King. Il titolo Mano del re in italiano si è trasformato in Primo Cavaliere, espressione che dà la giusta aura di nobiltà a chi ricopre il ruolo ma che è sbagliata sotto diversi punti di vista.

Il primo errore è implicito nel nome stesso scelto per la versione italiana, perché fa pensare che possa essere Hand of the King solo un cavaliere, mentre questo non è affatto necessario come dimostra la nomina a tale carica di Tyrion Lannister o, in passato, di uno dei piromanti di re Aerys (7). La Mano del re è il secondo uomo più importante del regno, ma il sovrano può designare chi preferisce, indipendentemente dal suo eventuale status di cavaliere.

Nel momento in cui iniziava la sua traduzione Altieri non aveva alcun modo di prevedere questi sviluppi, ma avrebbe dovuto rendersi conto che una modifica di questo tipo avrebbe reso privi di significato molti dettagli visivi descritti da Martin. Fra questi vi sono “un fermaglio d’argento battuto a forma di mano” (8) che identifica le guardie al servizio del Primo Cavaliere e uno analogo segnalato ripetutamente come indicazione della carica ricoperta da Eddard Stark (9), senza considerare le decorazioni dell’appartamento del Primo Cavaliere o la collana di mani intrecciate che farà un’apparizione ben più che marginale nei volumi successivi della storia (10). Certo, questa scena gli era forzatamente ignota, così come non poteva sapere che molti anni dopo, quando la carica sarebbe stata offerta a un personaggio monco, questi avrebbe rifiutato dicendo “A Hand without a hand? A bad jape” (11). Con il cambio di titolo la frase, traducibile letteralmente con Una Mano senza una mano? è diventata “Un Primo Cavaliere mutilato? Pessima battuta” (12), rendendo impossibile capire dove sia la battuta.

Il rischio di perdere giochi di parole in opere non ancora pubblicate è sempre altissimo e in una saga spesso un traduttore è costretto a compiere delle scelte senza sapere se le sue decisioni porteranno a problemi futuri, ma in questo caso una prima avvisaglia c'era fin dall'inizio.

Quando Robert offre a Ned la carica che lo porterà a Sud scherza riportando la battuta di una servetta: “Il re si abboffa mentre il Primo Cavaliere si becca la merda” (13). Robert scoppia in una tonante risata, ma la battuta in italiano è sparita. Una traduzione della frase originale, “The king eats, they say, and the Hand takes the shit” (14) con un Il re si abboffa mentre la Mano si becca la merda avrebbe mantenuto lo scherzo anche in italiano se Altieri avesse optato per la traduzione letterale della carica.

Ser Barristan Selmy nella prima stagione del Trono di spade
Ser Barristan Selmy nella prima stagione del Trono di spade

Alcune differenze sono inevitabili, e sono legate alle peculiarità delle singole lingue. Quando Sansa incontra per la prima volta l'anziano ser Barristan Selmy lo chiama con il soprannome con cui lui è noto in tutti i Sette Regni, Barristan il Valoroso. Renly Baratheon, abituato a scherzare su tutto e tutti, la corregge con un “Vorrai dire Barristan il Vecchioso” (15). Il gioco di parole inglese fra bold (valoroso) e old (vecchio) è intraducibile in italiano e Altieri è stato costretto a inventarsi una soluzione (e una parola) per forza di cose non del tutto convincente. Peccato che lo stesso gioco di parole sia stato ripetuto da Martin parecchi anni più tardi, in A Dance with Dragons, e che in questo caso la scelta sia stata differente. Xaro Xhoan Daxos, nell'intento di sminuire ser Barristan il Valoroso, appena elogiato da Daenerys, la corregge dicendo “Volevi forse dire Barristan il Vecchio?” (16). In questo secondo caso non c'è nemmeno il tentativo di preservare la battuta originale basata sulla quasi omonimia delle parole. Scelta legittima, una delle tante che un traduttore deve effettuare, ed è anche comprensibile che il traduttore non ricordi che la stessa situazione era stata risolta in modo diverso ben dodici anni prima. Quello che è meno comprensibile è che tre righe più in su rispetto alla battuta di Xaro Daenerys abbia chiamato il cavaliere Barristan il Coraggioso, dopo che per tutti i precedenti libri lui era sempre stato chiamato Barristan il Valoroso.

Se è vero che fra i significati della parola bold c'è coraggioso, e che tradurla con valoroso è una scelta un po' libera, è anche vero che dopo che la scelta era stata fatta una prima volta la si sarebbe dovuta mantenere per tutta la saga.

Non bisogna dimenticare però che mentre i primi tre romanzi sono stati tradotti dal solo Altieri, nel quarto Sergio è stato affiancato da Michela Benuzzi e nel quinto da Gaetano Luigi Staffilano. Non si può escludere perciò che la diversa traduzione sia stata operata da un diverso traduttore, anche se in redazione qualcuno avrebbe dovuto notare il dettaglio.