Alice Kingsleigh (Mia Wasikowska) è cresciuta. Archiviata l'avventura nel sottomondo, la ritroviamo al comando del vascello Wonder, nave mercantile ereditata dal padre. Il suo spirito avventuroso è più o meno lo stesso, così come il vizio di infilarsi in situazioni pericolose.

Al suo ritorno da un viaggio di tre anni scopre che la sua casa è in pericolo e che dovrà forse venire a patti con le necessità del mondo reale.

Ma prima viene catapultata di nuovo nel Sottomondo, attraverso uno specchio magico. Lì ritroverà i suoi vecchi amici, dal Brucaliffo allo Stregatto, dal Bianconiglio a Pinco e Panco, la Regina Bianca (Anne Hataway) e tutti gli altri, tra i quali il Cappellaio Matto (Johnny Deep), che però sembra aver perso la sua verve.

Alcuni indizi gli suggeriscono, contro ogni logica, che i suoi familiari, deceduti per un incendio provocato dal Ciciarampa parecchi anni prima che Alice lo uccidesse, siano ancora vivi. Ma nessuno gli crede.

Alice (Mia Wasikowska) pronta ad attraversare lo specchio
Alice (Mia Wasikowska) pronta ad attraversare lo specchio

Neanche Alice che però, per la stessa salvezza del Cappellaio, che si sta lasciando morire di tristezza, perché avrebbe voluto sentire su di sé almeno una volta l'approvazione del integerrimo padre Zanik (Rhys Ifans), accetta una strampalata missione: andare indietro nel tempo, fino al giorno dell'incendio, per salvare la famiglia del Cappellaio. Ma per farlo c'è da rubare la Cronosfera dalle mani di Tempo in persona (Sacha Baron Cohen). Un oggetto al cui possesso aspira anche la Regina Rossa (Helena Bonham Carter), per i suoi misteriosi scopi.

Di come  e perché si tratti di un piano strampalato è compito vostro scoprirlo, pena anticiparvi i dettagli di una storia a suo modo interessante, perché da un lato mette Alice davanti alle sue responsabilità, a decisioni che saranno determinanti sia per il destino di Sottomondo che per la sua vita futura, da un altro fa luce sulle motivazioni e le intenzioni dei personaggi di contorno.

Un balzo avanti notevole rispetto al precedente film, narrativamente più confusionario, con il quale condivide la grande cura dell'allestimento visivo.

Questa volta Alice indaga su stessa, su cosa vuole, ma il film fa uscire dallo sfondo i personaggi del Cappellaio, della Regina Bianca e dalla Regina Rossa, rendendoli tridimensionali. Spariscono quindi le manichee divisioni tra bene e male, tra giusto e sbagliato, tra logico e illogico.

Sacha Baron Cohen è Tempo in Alice attraverso lo specchio
Sacha Baron Cohen è Tempo in Alice attraverso lo specchio

Autentico fulcro narrativo è la personificazione di Tempo, un sempre bravissimo Sacha Baron Cohen, entità amorale, né buona né cattiva, con uno scopo talmente complesso che non è facile da fare comprendere ai suoi interlocutori che, sottovalutando il suo parere, rischieranno grosso con il tessuto stesso della realtà.

La sua dimora in stile steampunk è uno degli ambienti migliori del film.

Insomma, questa volta una storia c'è. Di per sé non completamente originale, sia da  un punto di vista visivo né da quello narrativo. I complessi concetti legati ai paradossi spazio-temporali sono distillati in una forma semplice. Se conoscete non tanto la Hard SF ma anche solo Doctor Who, non sarà difficile capire dove il film andrà a parare, mentre il profano potrà godere di una storia di viaggi nel tempo che non gli farà venire il mal di testa. 

Johnny Depp è il Cappellaio Matto in Alice attraverso lo specchio
Johnny Depp è il Cappellaio Matto in Alice attraverso lo specchio

Se scopo del film è l'intrattenimento, allora è raggiunto in pieno. Non siamo davanti a un nuovo classico, ma a un film che farà passare 108 minuti senza noia.